Ciao a tutti, son nuovo
Sono un vostro "appassionato" (anche se da poco tempo) lurker. Ho deciso di iscrivermi perché reputo che avere pareri esterni, confrontarsi e mettersi in discussione sia fondamentale nella vita.
Mi definisco una persona abbastanza riservata, però sappiate che il mestiere a cui ambisco e per il quale sto studiando fa dello scrivere il suo fulcro, quindi anche se vi dico che cercherò di evitare i WoT, non fateci troppo affidamento
Veniamo al dunque.
Età: lei 20, io 28.
Ci siamo conosciuti perché è la sorella di un mio collega di uni. Inizialmente, uscivamo tutti assieme, poi capitano un paio di situazioni in cui ci troviamo soli io e lei (una serata in centro e un pomeriggio a correre in un parco). Cose tranquille, in amicizia, soprattutto perché ho avuto l'abilità di incasinarmi con un'altra collega di corso, che chiameremo Chanel, per via delle sue doti profumieristiche. Praticamente Chanel prima mi ha fatto credere chissà cosa (e io "furbo" a cascarci in pieno) e poi mi ha friendzonato di brutto. Questo a metà maggio.
Accuso il colpo, ma tento di reagire (in genere mi serve un po' di tempo) e uscire dalla friendzone (leggende dicono che non si possa, ma a quanto pare non è così ). Per staccare un po', decido di andare fuori una settimana.
Quando torno mi trovo la sorella del mio collega che mi chiama per uscire. Accetto senza farmi troppi problemi e vedo che prima è un giorno solo, poi son due, al terzo rilancio io (non mi piaceva l'idea di stare lì senza far nulla) e così via.
Finché inizia a scattare qualcosa. Ora, purtroppo, siccome sono un soggetto che tende pochissimo ad agire per "istinto" e a "iper-ragionare" su queste cose (traducasi, pippe mentali), accade che inizio a non sentirmi più a mio agio nelle situazioni e a non riuscire più ad essere tranquillo (con tutti i danni che ne conseguono).
Il danno maggiore imho è che per colpa delle pippe mentali uno finisce col focalizzarsi troppo su cosa sta pensando piuttosto che su quello che gli accade intorno, il che tradotto significa non riuscire più a vedere eventuali segnali e non riuscire più a interpretare il contesto in cui ci si trova.
La domanda quindi è: come fare per non pensarci? Per affrontare le situazioni al meglio? Per rimanere calmi nonostante certi margini di insicurezza?
Inoltre, per quanto riguarda l'aspetto pratico: stasera volevo invitarla a cena fuori, ma lei mi ha anticipato invitandomi a casa sua (non sarebbe nemmeno la prima volta che ci vado).
Appoggio la sua idea, portando qualcosa da bere, oppure rilancio sull'andare fuori?
Spero di non avervi annoiato