Sono quasi a metà di Maschere per un massacro di Rumiz.
Tanta roba
Sono quasi a metà di Maschere per un massacro di Rumiz.
Tanta roba
Racconto diretto del giornalista sulla guerra nei Balcani.
Ho scoperto retroscena politici e militari che non conoscevo per nulla.
Scritto con stile diretto, quando ce n'è bisogno per colpire il lettore, a cui alterna una capacità straordinaria di creare immagini molto vivide della Bosnia
Finito "player one". Nonostante alcuni difetti (abbastanza paraculo,scritto non benissimo,a tratti banale e infantile) mi è piaciuto molto,leggerlo e' stato un vero spasso. Ora inizio "le storie di Carl webster" di elmore leonard
Comunque ieri ho letto le prime pagine di Infinite Jest
Finito "Il regno" di Carrere.
Molto molto interessante il tema, forse un po' discutibile l'approccio (sempre a metà tra saggio e romanzo "storico", ogni volta che leggevo l'espressione "non so bene come sia andata davvero la vicenda ma a me fa comodo immaginarla così" mi veniva l'orticaria), ma alla fine lo stile scorrevolmente egocentrico tipico di Carrere vince sui difetti.
Ieri sera ho iniziato "Norvegian Wood" e non volevo più spegere la luce per mettermi a dormire.
Naturalmente il caldo torrido che immaginavo avrebbe tormentato i miei sonni non aiutava a prendere la decisione di interrompere la lettura, ma di sicuro anche il libro mi ha preso un casino.
Bello lo stile un po' naif (estremamente nippo-poetico) e avvincenti le vicende del protagonista (che non ho potuto fare a meno di figurarmi come un Holden Caulfield con l'occhio a mandorla).
La cosa interessante è che si pone domande che i cattolici normali, cioè il 99% del totale, non si pongono mai. Sarebbe interessante discuterne con chi è credente.Finito "Il regno" di Carrere.
Molto molto interessante il tema, forse un po' discutibile l'approccio (sempre a metà tra saggio e romanzo "storico", ogni volta che leggevo l'espressione "non so bene come sia andata davvero la vicenda ma a me fa comodo immaginarla così" mi veniva l'orticaria), ma alla fine lo stile scorrevolmente egocentrico tipico di Carrere vince sui difetti.
esattoFinito "Il regno" di Carrere.
Molto molto interessante il tema, forse un po' discutibile l'approccio (sempre a metà tra saggio e romanzo "storico", ogni volta che leggevo l'espressione "non so bene come sia andata davvero la vicenda ma a me fa comodo immaginarla così" mi veniva l'orticaria), ma alla fine lo stile scorrevolmente egocentrico tipico di Carrere vince sui difetti.
Ieri sera ho iniziato "Norvegian Wood" e non volevo più spegere la luce per mettermi a dormire.
Naturalmente il caldo torrido che immaginavo avrebbe tormentato i miei sonni non aiutava a prendere la decisione di interrompere la lettura, ma di sicuro anche il libro mi ha preso un casino.
Bello lo stile un po' naif (estremamente nippo-poetico) e avvincenti le vicende del protagonista (che non ho potuto fare a meno di figurarmi come un Holden Caulfield con l'occhio a mandorla).
Io ho finito la prima parte del Regno e devo dire che mi sta piacendo un sacco, temo proprio per i motivi che hanno fatto infuriare molti (tipo Langone qui: http://www.ilgiornale.it/news/politi...o-1107723.html)
Carrère ha una presenza "scenica" ingombrante ma geniale, è (o ci fa credere di essere) sincero fino all'eccesso, ha letto e sa un sacco di cose in materia, ma si diverte a fare accostamenti azzardati e in certi punti di tutta l'erba un fascio (buddismo, yoga, I'ching, cristianesimo). In genere ha un atteggiamento bizzarro che mi affascina.
Certo, sì, sarebbe interessante il parere di un credente
Stasera leggo un po' la parte su Paolo!
Ultima modifica di Milton80; 06-07-15 alle 20:30:06
Sono abbastanza d'accordo con te e con Langone (anche se di quest'ultimo non condivido la stizzosa acidità ).Io ho finito la prima parte del Regno e devo dire che mi sta piacendo un sacco, temo proprio per i motivi che hanno fatto infuriare molti (tipo Langone qui: http://www.ilgiornale.it/news/politi...o-1107723.html)
Anche lui sottolinea la mancanza di argomentazioni per certe uscite di Carrere ed è un po' il limite che scrivevo sopra nel mio post.
Per quanto riguarda la discussione con un credente, io penso che Carrere abbia toccato l'argomento fulcro di tutta la faccenda ma purtroppo non abbia poi dato una risposta. O almeno la sua risposta.
Una volta descritte senza peli sulla lingua le miserie umane di quella banda di pescatori ignoranti che erano i discepoli.
Una volta messe in luce le ridicole controversie presenti tra le diverse fazioni dei primi cristiani.
Una volta sviscerate le contraddizioni e le inverosimiglianze dei vangeli.
Una volta dissacrate le liturgie attuali nate dalla casuale ripetizione lungo i secoli di gesti senza importanza.
Dopo tutto questo, rimane aperta la domanda: come ha fatto il cristianesimo a sopravvivere per due millenni arrivando ad oggi (sì con le ossa rotte ma) ancora incredibilmente diffuso e influente?
A leggere questo libro, l'unica conclusione plausibile alla vicenda raccontata sarebbe che, dopo la morte di Paolo e degli esponenti dell'altra corrente di cristiani (Giacomo, Pietro, etc.), inevitabilmente questa strana setta avrebbe dovuto finire rapidamente dimenticata nelle pieghe della Storia.
Iniziato Doc Sleep di King
Vediamo se è così merda come dicono
Semplicemente (per quanto semplice possa essere), ad un certo punto si è deciso di mettersi a tavolino e creare uno standard (detta in modo poco pulito) o meglio, i vari influssi sono stati raccolti in una dottrina che cercasse o di mettere d'accordo tutti o, più vicino alla realtà, risolvere le controversie. Il forte impatto storico/politico e la forte presa sulla massa ha fatto il resto.Sono abbastanza d'accordo con te e con Langone (anche se di quest'ultimo non condivido la stizzosa acidità ).
Anche lui sottolinea la mancanza di argomentazioni per certe uscite di Carrere ed è un po' il limite che scrivevo sopra nel mio post.
Per quanto riguarda la discussione con un credente, io penso che Carrere abbia toccato l'argomento fulcro di tutta la faccenda ma purtroppo non abbia poi dato una risposta. O almeno la sua risposta.
Una volta descritte senza peli sulla lingua le miserie umane di quella banda di pescatori ignoranti che erano i discepoli.
Una volta messe in luce le ridicole controversie presenti tra le diverse fazioni dei primi cristiani.
Una volta sviscerate le contraddizioni e le inverosimiglianze dei vangeli.
Una volta dissacrate le liturgie attuali nate dalla casuale ripetizione lungo i secoli di gesti senza importanza.
Dopo tutto questo, rimane aperta la domanda: come ha fatto il cristianesimo a sopravvivere per due millenni arrivando ad oggi (sì con le ossa rotte ma) ancora incredibilmente diffuso e influente?
A leggere questo libro, l'unica conclusione plausibile alla vicenda raccontata sarebbe che, dopo la morte di Paolo e degli esponenti dell'altra corrente di cristiani (Giacomo, Pietro, etc.), inevitabilmente questa strana setta avrebbe dovuto finire rapidamente dimenticata nelle pieghe della Storia.
A proposito di Carrère, nessuno ha mail letto la sua biografia di Philip K Dick?
Dopo ci dici se anche questo libro può essere annoverato nella raccolta delle sue opere che ha per titolo "Ennesima autobiografia di Carrere, propinata con la scusa di parlare di Limonov, San Paolo, quel serial killer che non mi ricordo, Dick, etc...."
The Red Queen: Sex and the Evolution of Human Nature di Matt Ridley.
Per ora molto bene, temo per la seconda parte.
Celo! È da un bel pezzo che voglio leggerlo... Prima però dovrei finire il "classico" di Maynard Smith (che ho colpevolmente abbandonato da mesi) e Endless form most beautiful di Carroll
Endless form è fico , ho apprezzato molto anche le talk di Carroll a TED e su Youtube, di Maynard mi manca tutto.
Mi piacerebbe leggere qualcosa anche dell'altro Carroll, quello fisico, soprattutto The Arrow of Time
Err, confesso di averlo inziato a messo temporaneamente da parte. Ne ho letto uan ventina di pagine, se ben ricordo è abbastanza classica come biografia, e carrere si tiene abbastanza distante. Non so quando lo riprenderò però.
Vorrei prender eun libro di Steinbeck, che dite prendo I Pascoli dle cielo o La valle dell' Eden?
Vai con la valle dell'eden.anche furore e' obbligatorio. Steinbeck comunque merita tutto