Il cuore batteva ad un ritmo forsennato nel petto di Tay’Lunk, figlio di Gre’Thal. Talmente forte che aveva l’impressione che tutti nell’affollata sala dei ricevimenti della base stellare 001 potessero sentire il suo possente cuore di klingon rimbombargli nel costato.
Tutte le personalità di spicco del comando di flotta erano presenti: l’ammiraglio Necheyev, il console Vixen di Andoria, il commodoro Tyler e molti alti funzionari federali.
Ma non era questo a mettere tanta emozione all’ammiraglio Tay’Lunk, era il prossimo arrivo del cancelliere Gowron, capo dell’alto consiglio klingon a metterlo a disagio.
Il momento storico del primo Ammiraglio Klingon della Flotta Stellare, per questo motivo la solennità del momento era palpabile nell’aria, e questo lui lo sapeva benissimo.
<<Finalmente sono finite tutte quelle formalità.>> sbottò il capitano Braga dalla sua poltrona di comando.
<<Verissimo Capitano, tutte queste smancerie e procedure sono così tipicamente umane.>> Concordò l’ammiraglio.
<<A lei l’onore signore>> offrì il capitano.
<<Ammiraglio Tailong a tutto l’equipaggio, mi aspetto grandi cose da ognuno di voi: comportatevi bene e nessuno si lamenterà mai della severità klingon, comportatevi male… e rimpiangerete il momento in cui vi siete arruolati nella Flotta Stellare… noi klingon non siamo mai stati molto bravi nei discorsi, quindi non mi perderò in chiacchiere come molti capitani umani. Tailong Chiudo.>>
<<Bel discorso ammiraglio. Non la deluderanno.>> commentò il comandante Drizzt.
<<Questo sarò io a stabilirlo! Comandante.>> fece una pausa <<Timoniere. Rotta 2547.2 un quarto di impulso. Ci porti fuori.>> Le mani del tenente Riker si muovevano velocemente sulla console di navigazione e la USS Magellano copriva i primi metri della lunga strada verso le stelle.