veramente gli usa in politica estera hanno fatto solo catastrofi dalla guerra in afghanistan esclusa a oggi (e speriamo che l'accordo con l'iran non sia l'ultimo della lista). che obama in politica interna sia apprezzabile sono d'accordo. purtroppo le cose non sono tutte in bianco o nero.
Ricordiamo anche la pregevole Odyssey Dawn, che ci sta riempendo di merda da anni.
in politica interna non e' apprezzato da gran parte del ceto medio. Oggi viene supportato solo dalle elite democratitiche (per ragioni puramente partitiche, e manco da tutte) e dalle comunita' nere e ispaniche (in parte).veramente gli usa in politica estera hanno fatto solo catastrofi dalla guerra in afghanistan esclusa a oggi (e speriamo che l'accordo con l'iran non sia l'ultimo della lista). che obama in politica interna sia apprezzabile sono d'accordo. purtroppo le cose non sono tutte in bianco o nero.
Le "riforme" interne sono apprezzate piu' in Europa che in casa sua...
Si ma ricordiamoci di che opinioni è capace la popolazione e ricordiamoci delle alternative in questo periodo, bisogna mettere le cose in relazione, il "ceto medio" (che poi che significa, io voglio sapere i soldi che fanno, tanto quello è il distinguo) con Donaldo Trampo si divertirà
Con trump il ceto medio sparirà del tutto.
Appunto.
Non esiste alcun politico in carica che abbia un giudizio positivo, i danneggiati (inevitabili in qualsiasi decisione politica) fanno poca fatica a far sentire le proprie lamentele.
Quindi basarsi sul "sentiment" delle persone per giudicare l operato politico é sbagliato.
Esatto. Non mi fido dell'opinione del popolo io, mai.Non esiste alcun politico in carica che abbia un giudizio positivo, i danneggiati (inevitabili in qualsiasi decisione politica) fanno poca fatica a far sentire le proprie lamentele.
Quindi basarsi sul "sentiment" delle persone per giudicare l operato politico é sbagliato.
Ogni presidente (ma soprattutto la propria amministrazione) ha le sue pecche e virtù. Personalmente posso dire che gli ultimi presidenti hanno fatto abbastanza schifo, per svariati motivi.
I veri statisti del periodo d'oro sono stati rappresentanti dalla triade Roosevelt, Truman e Eisenhower.
Poi a seconda dell'argomento, trovi luci ed ombre:
Kennedy, il presidente più sopravvalutato dalla storia, ormai viene ricordato più per le belle paroline, che per il resto. Ricordiamo il suo disastro nella baia dei porci, la quasi terza guerra mondiale, scandali su scandali, fino a finire ammazzato (e da qui l'icona, il martirio, bla, bla, bla). E' stato secondo me il primo esempio di show politico mediatico in senso attuale, e quindi nefasto.
E inoltre va ricordato per aver dato il via alla bruttissima escalation in Vietnam.
Lyndon B. Johnson, il brutto vice-president, in verità in politica interna è stato uno degli ultimi a fare qualcosa di decente per la classe media e povera. La sua Great Society è quella che tiene un pò in piedi il welfare state americano, che se no si ritroverebbero nella giungla.
In politica estera il suo nome rimarrà legato al disastro del Vietnam, una guerra gestita male, molto male, con fraintendimenti fin dall'inizio.
Richard Nixon, il presidente del WaterGate, brutto, sporco e cattivo. In politica estera in verità fu veramente furbo, guidato ovviamente da Kissinger, dove aprirono relazioni con la Cina e posero fine alla guerra del Vietnam, in un periodo turbolento fra stagnazione, shock petrolifero e contestazioni ovunque, oltre che un generale clima cupo negli Usa post-vietnam.
Gerald Ford, incolore e di transizione. Però lo ricordiamo con questa foto, dove appaiono due cupi protagonisti del futuro:
Spoiler:
Jimmy Carter, un proto-obamiano in tempi difficili. E proprio per questo, un tentennamento disastroso. Infatti durante la sua presidenza, breve, si verificherà la rivoluzione iraniana, il disastro degli ostaggi, oltre che la crisi economica di fine anni 70. Troppo debole per dare una scossa. Sotto di lui (ma non per colpa sua), ma anche qualche anno prima, incominceranno a venire seminati i germi del lento declino della classe media.
Ronald Reagan, il presidente della restaurazione imperiale Usa dopo il Vietnam. Di sicuro in questa fare gli Usa ebbero un rilancio, soprattutto in fatto di marketing, con un uso micidiale della propaganda Usa e dell'american way of life, potente e diffusa. Grazie anche al suo carisma, gli Usa tornarono in sella, con un rilancio dell'economia e una generale rivitalizzazione. A distanza di anni però, emergono tutti i lati oscuri di questa amministrazione.
Di sicuro in politica estera gli va dato il merito di aver contribuito al collasso dell'Unione Sovietica, evento epocale. Inoltre per il resto, data l'esperienza del Vietnam, fu abbastanza limitato negli interventi. Da segnalare l'affaire Iran-Contras su i rapporti machiavellici degli Usa Inoltre va segnalato per aver finanziato i famosi mujaheddin in Afghanistan.
In politica interna ed economia diede il via all'epoca Reaganiana, insieme alla Thatcher. Proprio per questo accelerò il declino della classe media e l'emergere di quella classe oligarchica facente capo alla finanza odierna. E' proprio sotto di lui che le storture del Sistema prendono il volo. Ma la stessa propaganda sul "minor stato, liberismo, ecc", in verità si rivelerà una mezza balla, in quanto la spesa pubblica aumenterà, così come il deficit statale, ecc. Ed infatti Rothbard e gli altri lo giudicheranno malissimo.
Insomma è stato un grande attore. Ma il suo periodo lo apprezzo per i film, le colonne sonore e la musica
Colonna sonora momentanea:
George H. W. Bush, il presidente dell'apogeo imperiale, insieme a Clinton. Verrò ricordato per la guerra del golfo, dove saggiamente decise di tenere in piedi Saddam. In politica interna dovette fronteggiare la crisi di fine anni 80, dopo l'orgia del decennio precedente.
Bill Clinton, il presidente dell'ultimo periodo semi-d'oro degli Usa a livello economico. Grazie al boom della bolla dot com, all'apogeo militare (vista l'assenza di rivali validi) e l'ascesa della globalizzazione + paesi emergenti (tutte cose con cui sistemò i conti statali), molti americani lo ricordano con affetto. In verità anche lui presenta luci e ombre.
Sotto di lui il declino della classe media e povera prosegue. Inoltre la sua alleanza con Wall Street getterà la basi per le crisi future (basta pensare all'abolizione di una certa legge...).
In politica estera effettua interventi limitati, salvo sottovalutare l'emergere di Al Qaeda e dell'estremismo islamico, nonostante l'attentato del 1993 alle twin towers. Lo ricordiamo anche per l'intervento imbecille in Kossovo nel 1999, cosa che ha seminato precedenti pericolosi.
Insomma Clinton fu anche molto fortunato a trovarsi in un periodo di grazia, che sarebbe finito nel 1999.
George W. Bush, il presidente del declino manifesto. Probabilmente verrà ricordato così per tutta una serie di eventi. Anche se va fatto notare che lui raccoglie quello che hanno seminato i suoi predecessori, mettendoci del suo. Oltre a tutta le demenziale "guerra al terrore" con i due interventi militari disastrosi, va ricordato per un involuzione della stessa società americana. Continuano sotto di lui le diseguaglianze, mascherate dalla bolla immobiliare e e dalla bolla dei sub-prime.
Inoltre il disastro di Katrina e la crisi del 2007/8 riveleranno tutta l'incapacità della sua amministrazione.
ed infine... Barack Obama, il salvatore, la luce dopo il buio, bla, bla. In verità è stata una colossale operazione di marketing per rinfrescare la facciata del palazzo. Con un carico di speranza enorme e con il supporto entusiasta di quasi tutti i media occidentali (per parafrasare Moloch: essendo nero e di sinistra, non poteva essere che ben visto) è salito al potere promettendo il paradiso in terra. In verità è stato fino ad ora un presidente mediocre, sotto certi aspetti disastroso.
Sotto di lui la "ripresa" economica è stata la più lenta di sempre. E le disuguaglianze sociali hanno raggiunto il picco. Lo stesso dato della disoccupazione è in gran parte taroccato da i media, che spesso si dimenticano di parlare della qualità del lavoro (i famosi working poor) e del fatto che il tasso di occupazione è ai minimi da 35 anni. E tutto ciò dopo aver fatto schizzare il debito pubblico alle stelle (peggio di tutti i precedenti presidenti messi assieme) e con QE a valanga. Lo stesso guinzaglio a Wall Street non si è visto, se non con leggi blande.
In politica estera un disastro totale, dato che ha accelerato il declino della potenza Usa. In medio-oriente, il caos in persona. Dopo aver fatto incazzare tutti a rotazione, ha proseguito a caso fino forsa ad un mezzo risultato con l'Iran. In Libia ha lasciato fare alla Francia e Uk, senza impedire il disastro successivo. In Siria per poco non favoriva i jihadisti alla grande, eliminando Assad. In Iraq, una post gestione allucinante, con il paese finito in parte agli sciiti (quindi Iran) e al Califfato. La guerra al terrorismo, già inefficiente sotto Bush, con lui ha dimostrato tutti i limiti, visto che il Jihadismo non è mai stato così bene, forte e diffuso. La primavera araba è stata gestita alla cazzo di cane (chissà cosa aveva visto), con l'apoteosi in Egitto, dove nel giro di pochi anni (non decenni eh ) ha cambiato tre volte posizione (pro Mubarak, pro Morsi, pro Al Sisi). Con Israele, alleato storico, è al punto più basso da decenni. Si è fatto pure prendere a pesci in faccia dalla Turchia. Infine l'accordo con l'Iran, forse l'unica cosa positiva: ma per dare giudizi bisogna aspettare.
Nel resto del mondo, un nulla misto nulla, salvo la nuova guerra fredda con Putin, dove paradossalmente molti americani (soprattutto repubblicani) hanno più stima (e invidia) del machismo di Putin . Le altre potenze spesso si fanno di più gli affari prori, senza aver troppo timore dell'impero. La stessa Germania, su questioni economiche, tratta da pari con frasette di scherno nei confronti degli Usa.
Sul clima è stato una grande bluffatore, con grandi parole e pochi fatti. L'accordo con la Cina è una mezza fuffa talmente diluita nel tempo, che probabilmente saremo in mezzo a disastri peggiori. Lo stesso ultimo annuncio è una presa per i fondelli, ed infatti gli ambientalisti ormai lo odiano. Non puoi parlare di ambiente, quando sotto di te l'industria petrolifera Usa ha conosciuto una seconda giovinezza con le sabbie bituminose (la cui tecnica per estrarre il petrolio è estremamente inquinante). Per non parlare dei tentennamenti sul Keystone XL (mai realmente sospeso) o delle concessioni alla Shell per le perforazioni artiche... Fra l'altro le scadenze promesse per abbattere le emissioni (ai massimi storici ricordiamo), sono come sempre lontane e con cavilli da far ridere.
Per quanto riguarda l'Obama-care mi riservo di esprimere opinioni in futuro, dato che per la sua implementazione effettiva ci vorranno anni (e da qua il rischio di smantellamento da parte dei repubblicani). Invece voto positivo per i matrimoni gay e per la legalizzazione della cannabis in alcuni stati (ma quanto c'entra effettivamente lui?).
Per la lotta alla Droga, oltre allo scandalo Fast & Furious, va segnalato che gli stessi messicani sfottono gli Usa, con meno cooperazione sotto Nieto (basta pensare all'ultima vicenda del Chapo).
E sull'immigrazione ormai siamo all'invasione (altro che gli allarmi di Salvini ) da anni. Ma in fondo gli Usa sono sempre stati un paese dai forti flussi immigratori.
Vediamo come va a finire...
Per il resto sottolineo che qua in Europa, i presidente democratici sono sempre trattati benissimo dalla nostra stampa da quattro soldi, mentre i repubblicani vengono descritti come demoni (quando un giorno qualcuno riuscirà a tirare in testa ai cialtroni radical-chic un tappeto di bombe, sarà un giorno splendido!).
P.S ricordiamoci sempre che il potere effettivo del Presidente è sempre molto relativo, se non basso, in una realtà molto complessa come quella Usa, dove dominano oligarchie una peggio delle altre, fra finanza, lobby, multinazionali, oligarchi di partito, apparato pubblico, militare e industriale, ecc.
Ultima modifica di Edward Green; 10-08-15 alle 13:47:16
Voglio altre analisi politiche da Edward Green!
più che altro il presidente ha un potere legislativo molto limitato, tanto che può aver problemi a far passare leggi incisive pure con un congresso del suo stesso colore.P.S ricordiamoci sempre che il potere effettivo del Presidente è sempre molto relativo, se non basso, in una realtà molto complessa come quella Usa, dove dominano oligarchie una peggio delle altre, fra finanza, lobby, multinazionali, oligarchi di partito, apparato pubblico, militare e industriale, ecc.
difatti i politoligi americani passano il tempo a lamentarsi dell'inefficienza e inefficacia del presidenzialismo, e decantando le lodi del parlamentarismo.
parlamentarismo inglese ovviamente, con maggioranze chiare, legate al PM, e assoluta disciplina di partito.
mica la merda parlamentare italiana, ecco
le lobby c'entrano fino a un certo punto, è il sistema politico che è farraginoso.
Fino a che non si beccano una minoranza che propone 500000 emendamenti creati con il generatore casuale di frasi per emendamenti.
Il sistema più efficiente per evitare questi problemi è una bella dittatura. Pensiero unico e via basta decidersi eh. Ed essere meno ipocriti soprattutto. Perchè quando il dissenso è nel tuo partito sono dei rompicoglioni che non hanno a cuore il paese (cit.) Se sono negli altri partiti "guai a tarpare la voce della democrazia"
Si, certo. Anche le elezioni di midterm che consegnano spesso entrambe le camere ai rivali, i quali a loro volta sono divisi in fanatici vari (vedasi Tea party), non aiutano affatto. Specialmente negli ultimi anni con lo scontro che si è radicalizzato.più che altro il presidente ha un potere legislativo molto limitato, tanto che può aver problemi a far passare leggi incisive pure con un congresso del suo stesso colore.
difatti i politoligi americani passano il tempo a lamentarsi dell'inefficienza e inefficacia del presidenzialismo, e decantando le lodi del parlamentarismo.
parlamentarismo inglese ovviamente, con maggioranze chiare, legate al PM, e assoluta disciplina di partito.
mica la merda parlamentare italiana, ecco
le lobby c'entrano fino a un certo punto, è il sistema politico che è farraginoso.
Per le lobby avevo letto che negli ultimi 2 decenni c'era stato un boom mai visto, con Washington letteralmente invasa
Secondo me semplicemente bisognerebbe persone e non pagliacci in politica...se sono sensati e diversi tra loro si possono fare anche 10000 emendamenti, se li si usa solo per perdere tempo no...
Con questa mossa calderoli oltre ad avere i suoi 15 minuti di celebrità ha legittimato Renzi a fare il dittatorucolo.
Ma per piacere su, ma quando le faceva il pd ste stronzate?
Il sistema più efficiente per evitare questi problemi è una bella dittatura. Pensiero unico e via basta decidersi eh. Ed essere meno ipocriti soprattutto. Perchè quando il dissenso è nel tuo partito sono dei rompicoglioni che non hanno a cuore il paese (cit.) Se sono negli altri partiti "guai a tarpare la voce della democrazia"
"parlamentarismo inglese".
non tutto il mondo è orribile come casa nostra, eh
Andavano presi a calci come calderoli perché alla fine legittimavano Berlusconi a fare il dittatorucolo...
La politica deve essere fatta da persone intelligenti che hanno in mente il bene comune non da pagliacci di destra o sinistra.
Io sto seguendo i consigli comunali e devo dire che una buona parte delle persone vede anche il piccolo comune come un poltronificio mica come un lavoro
con la disciplina di partito le lobby fanno ciao ciao
o comunque devono investire MOLTO di più per influire direttamente a livello di esecutivo, invece che di singolo parlamentare
Che la politica estera di Obama sia disastrosa lo dicobo i fatti, mica io.
La primavera araba è figlia delle disastrose scelte di Obama, la crisi in ucraina in buona parte pure, l'ISIS? Idem con patate, e fra poco l'Iran sarà una potenza nucleare.
Nemmeno Bush Junior col suo interventismo scellerato ha fatto tanti danni...
...poi, vivi pure col prosciutto sugli occhi.
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Si ma se hai persone che non aspettano altro che tirare su soldi e potere per diventare ricco e influente dubito che la disciplina di partito regga. In Italia la vedo utopica con le persone che abbiamo che cambiano gruppo parlamentare più frequentemente delle mutande...
Magari in inghilterra funziona bene sia chiaro...non conosco
Ma infatti cos'è che impedisce/ limita le mosse da stVonzi dei politici italiani e il loro menesbattismo ai politici inglesi? Cioè dov'è secondo voi il motivo/i motivi che segnano la distanza tra i due mondi
difatti non esiste nessuno al mondo che invidi il sistema politico italiano
maggioritario uninominale.
senza un partito dietro non vieni eletto nel collegio, e se in parlamento non voti come ti dice il capogruppo fai ciao ciao con la manina alla tua rielezione
anche i membri del congresso USA sono eletti col maggioritario, ma con elezioni molto frequenti per la camera bassa (due anni) e con un radicamento territoriale molto più forte dell'affiliazione partitica in sè.
di conseguenza il voto nella camera dei rappresentanti è spesso un'incognita, e i singoli deputati vanno in contrattazione coi capigruppo per il loro voto sulle questioni più delicate. o con le lobby
se hai visto house of card capisci cosa intendo, è un sistema più caotico e imprevedibile del parlamento italiano. però le loro norme sull'ostruzionismo parlamentare sono MOLTO più divertenti