
Originariamente Scritto da
zinho
Avendo a disposizione qualche ora da dedicare ai videogiochi mi sono buttato su Total War Rome II, che giaceva mestamente installato sul mio pc da alcuni mesi.
Dopo essermi "tolto la sete", a mente fredda, faccio alcune considerazioni.
Giocare un Total War mi da sempre le stesse sensazioni: è come uscire con una ragazza bella ma scema (e chi è che rifiuterebbe un appuntamento con una così?).
Con il passare dei minuti però si affievolisce l'eccitazione e inizia ad affiorare quel senso di leggera insoddisfazione, che poi diventa insofferenza, che poi diventa irritazione.
All'inizio infatti è tutto bello.
Essendo un giocatore di lungo corso (l'ho già detto che ci casco sempre?), mi sono sentito come a casa. Si apprezzano subito anche tutte le novità, che sembrano essere state azzeccate tutte. Bello il sistema delle provincie, bello il modello di "crescita sostenibile", bello anche il sistema di equilibrio nella politica interna. Le prime 5 ore di gioco vanno via che è un piacere e inizi a pensare che si, ce l'hanno fatta!
I guai seri arrivano proprio nel momento in cui il gioco dovrebbe decollare: a metà partita sei sopravvissuto alla bagarre iniziale, hai conquistato con i denti 15 territori, hai pensato a tutto e sei in equilibrio perfetto. Ed è proprio in quel momento che l'IA inizia a perdere i colpi in maniera decisiva. Fazioni che ti dichiarano guerra a caso, ma poi chiedono la pace, ma il turno dopo dichiarano di nuovo guerra. Flotte nemiche arenate sulle tue coste per turni e turni. Tu che, di contro, puoi dichiarare guerra a tutti, tanto ormai sei troppo forte e troppo in vantaggio per essere ostacolato e te ne puoi impipare bellamente degli agenti, della politica interna e di tutto il contorno.
In quel preciso istante capisci che questo gioco finisce nel momento stesso in cui impari a giocarlo.
Mi spiego meglio: in un gioco normale (in un gioco fatto bene diciamo va') una volta imparati i meccanismi devi utilizzarli per vincere, in una ipotetica partita a scacchi fatta di mosse e contromosse. In Total War quando hai imparato i meccanismi invece hai già vinto, perchè l'IA non ha contromosse da opporti. Per restare nella metafora degli scacchi, sarebbe come se, una volta che hai imparato a muovere i pezzi, l'avversario rimanesse fermo.
La situazione non migliora nelle battaglie, vero marchio di fabbrica della serie. Dove si ripete la solita storia: nelle battaglie più piccole l'IA sembra riuscire a gestire meglio le proprie risorse, in quelle in cui si confrontano eserciti con 20 unità la tattica è sempre, sempre, sempre la stessa.
Bisogna ammettere una cosa: Total War Rome II è perfettamente coerente con lo spirito della serie e tutti quelli che si aspettano qualcosa in più (come me) sono destinati a rimanere frustrati.
Senza volerlo mi è cascato l'occhio sull'achievement QUESTO E' TOTAL WAR, che si sblocca "dopo aver dichiarato guerra ad ogni fazione nel turno in cui le incontri e senza aver mai negoziato un trattato di pace".
Appunto, questo è Total War.