Anche durante gli anni 80 erano spesso in 4-5 a doppiare una serie, ammettiamo pure anche che non seguissero l'originale (e sicuramente era così nella stragrande maggioranza dei casi), però si avevano spesso risultati di tutto rispetto, superiori agli standard attuali.
Poi il discorso paga c'entra relativamente, è un lavoro di tipo artistico, che uno sceglie innanzitutto per amore, non per inseguire i quattrini.
Capisco che probabilmente i doppiatori italiani vorrebbero tutti doppiare film hollywoodiani, ma visto quanto poco impegno ci mettono nei cartoni giapponesi, mi sembra più che legittimo per l'appassionato ripiegare nell'originale, senza per questo doversi sentire chiamare da certi fissati "giappominchia".