Allora, scrivo il wot al suono dell'electroswing e cercando di mantenere una postura umana.
Inutile stilare un diario di viaggio vero e proprio, qua si va per l'immagine repentina.
Lo divido per giorni sennò è spaventoso. Ma leggete tutto, un consiglio personale.
17 Dicembre:
Lisbona, primo giorno per conto mio, cammino in giro, tutti saliscendi, la fatica c'è (non abituato dopo mesi di lavoro a tavolino) e sento dentro quel groviglio che dice: ricordati che da solo devi valere, perchè non c'è l'amico del caso che ti appoggia moralmente.
Quindi decido di prendermela con calma, giro un po', risolvo la questione carta ricaricabile parlando con questa dama bruna di giovine età molto sorridente e accogliente, mi passa per la testa di attaccare subito le prove dello spettacolo e di chiederle a che ora stacca, ma decido che lì per lì non me la sento troppo. Mm.
Dunque l'ostello dove mi trovo, senza dilungarsi troppo, è una roba ottima. Tre sedi in lisbona della stessa catena di ostelli, ognuno ha la sua:
-il Sunset dove alloggio io è vicino al mare, e sicuramente dà il meglio di sè d'estate, quando la piscina circolare è in uso e la temperatura porta le donne a denudarsi istintivamente, mostrando le carni.
-il Patio Alfama Hostel, dove la cifra stilistica è quella del pergolato romantico, un tavolo ping pong all'aperto e con terrazza dal sapore storico che chiama il bacio (nota per me stesso: baciare qualcuno in questa terrazza prima o poi).
-Il Lisbon che è il mio preferito appena ci entro: grossa "living room" con biliardo, ping pong, pianoforte, roba di cuscinoni/materassi in giro, chill-out zone perfetta e al caldo. Sarà protagonista del finale della nostra storia.
(Inutile dilungarsi sulle facilities, ad ogni modo per chiunque vada a Lisbona raccomando uno di questi tre, c'è un sito, andateveli a vedere. Penso sia giusto che siano stati definiti tra i primi in graduatoria mondiale come ostelli: verrete trattati amabilmente, e non potrete mai lamentarvi sul serio. Letti comodissimi, etc.)
Percorrendo rapidamente il tempo:
Prima sera e l'ostello mi viene incontro sul darmi qualcosa da fare: pub crawl. Ottimo, beviamo si.
Prima del pub crawl vado in serata sulla balconata (siamo al Sunset) a vedere di chiacchierare in giro, incontro gente, fast forward su questa (scusino le utenti femmine inesistenti se mi esprimo crudo, ma il caso lo prevede, non me ne voglia il Signore) cicciona canadese di fatto simpatica, spiritosa e porcona.
Io all'ironia sto sempre, quindi le dò corda sulle battute etc, già capisco che m'ha puntato. Quando dico cicciona intendo GRASSA, tonda, no "in carne che ci va bene". Poi che poteva andare bene a altri non lo escludo anzi, ma io sono choosy e metrosexual dentro.
Dunque si va per pubcrawl, per ora è importante sapere solo che dello staff dell'ostello sono presenti un tizio e mi pare nessun altro. Alcuni dei partecipanti sono dei volontari che lavorano all'ostello (pagati in alloggio sostanzialmente), e con i quali farò amicizia lungo il viaggio.
Cmq, com'è come non è, musica tendenzialmente scadentona ma divertente e poco coatta, si beve, non ballo perchè la situazione non mi prende (e per ora bene così, sticazzi), la cicciona si fa semrpe più vicina e niente, a un certo punto mi mette al muro, non so che fare e decido che di rifiutarla apertamente non mi va, sarebbe suonato antipatico a tutti e sono al primo giorno qua.
La bacio, lingue, mi dice che l'ho fatta bagnare tantissimo, si preme contro di me, dice cagate tipo "here is my husbaaand" e io me ne frego che tanto sono ubriaco. Ma dentro di me si fa strada il rifiuto e quella sensazione di freddezza spietata, per cui decido che no, non sono uno che si gode la vita a quantità, voglio la qualità e l'idea di scoparla mi fa un po' senso.
Cmq quindi niente, la serata si conclude con lei che fortunatamente si dilegua prima di altri, e bene così.
Fine primo giorno.