Io invece ritengo questo disco terribilmente manieristico, con degli orrendi suoni di tastiera e del tutto privo del bagaglio emozionale dei DT precedenti.Morandar ha scritto dom, 23 gennaio 2005 alle 03:13
Il disco che mi ha cambiato la vita ed il modo di intendere l'arte, dico solo questo.
Beyond this Life è la bibbia dell'assolo, oltre che una gemma imperdibile per testo e musica. Dance of Eternity è LA strumentale sborona ed assurda, ma così legata ad un concept immenso da risultare più che gradevole, necessaria. Le altre, tutte capolavori. Niente da dire, tra i 10 dischi migliori che io possa citare (ed ai primi posti!)...
In pratica ci sono tutti i template di canzoni per un album metal, senza alcuna inventiva. In più le atmosfere che cercano di creare falliscono SEMPRE a causa dell'eccessivo manierismo con il quale sono scritti i riff e per i suoni di tastiera, assoutamente inadatti.
Esempio: "Alone at night i feel so strange", avete presente quando lo dice? Bene, lì forse dovrebbe in qualche modo suonare inquietante o strano. Per farlo Rude sceglie una soluzione semplicissima, quasi da film dell'orrore anni '40.
Se si fosse ispirato alla musica classica avrebbe ottenuto risultati più freschi ed ispirati, questo è sicuro.
Invece in quel modo ottiene una soluzione che suona quasi come "film horror divertente", come se in uno sketch di Stanlio ed Ollio avessero dovuto far apparire un fantasma e farlo comunque suonare divertente.
Aggiungiamo una batteria priva di ogni ispirazione passata: portnoy da questo disco in poi suonerà così:
"TU PA TU PA PRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII TU PA TU PA"
Dove il PRIIIIIIIIIIIII è una sfilza di colpi velocissimi su cassa, rullante e tom, solitamente in questa sequenza:
cassa cassa qualcosa qualcosa qualcosa qualcosa
Suonati in tredadueesimi per dare un minimo di dinamismo.
Rudess erede di Moore? Direi di no: le sue linee sono banalissime e puramente incentrate sullo strumento e non sulla musica.
Myung vuole ricordare il suo storico assolo in Metropolis Pt1? Non ci riesce, con quell'accozzaglia con suono distorto non si capisce nemmeno che note faccia.
E Labrie? Boh, non ho alcuna critica nei suoi confronti, il suo lavoro l'ha sempre fatto.
Però questo è l'album che più di tutti mi ha deluso dei DT. FII dopotutto lo avevo accettato: ha dei bellissimi pezzi, anche se Derek Sherinian mal si accostava al gruppo.
Questo invece doveva essere la rinascita, il ritorno, la summa opera che tutti i fan attendevano dopo la monumentale ed incompiuta Metropolis Pt1.
Invece è un'accozzaglia di template del metal uno dopo l'altro.
La storiella, grazie al DVD, diventa ben chiara e senza alcun dubbio rimasto sugli eventi.
E' bella la storia? Non lo so, immagino di sì, a me non ha lasciato nulla, ma forse la colpa è la terrificante delusione che mi ha bruciato il fegato per mesi, fino ad arrivare al successivo disco, che mi ha confermato la fine del mio gruppo preferito di sempre.