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con cosaslon ha scritto lun, 17 luglio 2006 alle 21:50
potrei anche attaccarti
tu con cosa ti difenderestisimux ha scritto lun, 17 luglio 2006 alle 21:53
con cosaslon ha scritto lun, 17 luglio 2006 alle 21:50
potrei anche attaccarti
13 lanciamissili e 10 laserslon ha scritto lun, 17 luglio 2006 alle 21:54
tu con cosa ti difenderestisimux ha scritto lun, 17 luglio 2006 alle 21:53
con cosaslon ha scritto lun, 17 luglio 2006 alle 21:50
potrei anche attaccarti
io ho una flotta tu nosimux ha scritto lun, 17 luglio 2006 alle 21:56
13 lanciamissili e 10 laserslon ha scritto lun, 17 luglio 2006 alle 21:54
tu con cosa ti difenderestisimux ha scritto lun, 17 luglio 2006 alle 21:53
con cosaslon ha scritto lun, 17 luglio 2006 alle 21:50
potrei anche attaccarti
entro domani ce la ri-hoslon ha scritto lun, 17 luglio 2006 alle 21:57
io ho una flotta tu nosimux ha scritto lun, 17 luglio 2006 alle 21:56
13 lanciamissili e 10 laserslon ha scritto lun, 17 luglio 2006 alle 21:54
tu con cosa ti difenderestisimux ha scritto lun, 17 luglio 2006 alle 21:53
con cosaslon ha scritto lun, 17 luglio 2006 alle 21:50
potrei anche attaccarti
sto già costruendo due carghi leggeri, 2 caccia pesanti e 5 caccia leggeri
sesesimux ha scritto lun, 17 luglio 2006 alle 22:00
entro domani ce la ri-hoslon ha scritto lun, 17 luglio 2006 alle 21:57
io ho una flotta tu nosimux ha scritto lun, 17 luglio 2006 alle 21:56
13 lanciamissili e 10 laserslon ha scritto lun, 17 luglio 2006 alle 21:54
tu con cosa ti difenderestisimux ha scritto lun, 17 luglio 2006 alle 21:53
con cosaslon ha scritto lun, 17 luglio 2006 alle 21:50
potrei anche attaccarti
sto già costruendo due carghi leggeri, 2 caccia pesanti e 5 caccia leggeri
correzione: ho 16 laser leggeri
Rotola fuori da un’urna
a raccogliere i fiori, a raccogliere
i fiori a raccogliere, gemme di pianto saltava
la lana, un ghigno allo spazzolino, saltava.
Colata di nero alla pupilla fonda
per la casa capovolta era un girare scalzo.
Un prato, un odore di gnomi freschi, un cane
fuori dal letto, Funghetto. Fuori dalla credenza
pasticcini della sera prima. Sarà musica e rumore di tazze.
Ci vorrebbe del tè fumante da buttare alle oche.
il tempo di fabbricare un cargo e ti invio qualcosa
slon ha scritto lun, 17 luglio 2006 alle 22:10
il tempo di fabbricare un cargo e ti invio qualcosa
Quote:
La storia di Syd Barrett è una delle più tristi ed insolite nella mitologia Rock.
Al pari di altri giovani geni come Jimi Hendrix, Jim Morrison, Janis Joplin o Kurt Cobain, Syd Barrett brillò come una stella, o meglio, un diamante, per breve tempo, poco più dell'estate 1967, per poi sparire ed entrare nella leggenda.
E' noto che a differenza di altri giovani eroi dell'olimpo del rock Syd non morì, ma si ritirò per cercare di combattere la sua personale lotta con una schizofrenia latente che l'uso di acidi aveva fatto esplodere fin dal 1968.
Nello spazio di pochi anni ( 1965-1967) Syd aveva fondato i Pink Floyd, composto singoli geniali come "See Emily Play" e "Arnold Layne" e concepito l'LP "the Piper at the Gates of Dawn", capolavoro psichedelico che ispirò i Beatles di Sgt. Pepper.
Dopo aver lasciato i Pink Floyd e la pubblicazione dei due album solisti "The Madcap Laughs", e "Barrett" (entrambi del 1970) e qualche sporadico tentativo di incisione del 1971, Syd Barrett non era più in grado di comporre e, torno' a Cambridge dalla famiglia e ridiventando Roger Keith Barrett. La rock star Syd era sparita per sempre.
Nel suo ritiro non componeva più musica ma dipingeva, e scriveva, sempre evitando giornalisti e fans, ed è di qualche anno fa la notizia che alla schizofrenia si era aggiunto il diabete, e le notizie sempre più drammatiche sul suo stato di salute fino alla morte che sarebbe avvenuta due giorni fa.
I Pink Floyd andarono avanti e conquistarono il mondo senza di lui: David Gilmour lo sostituì alla chitarra mentre la leadership fu presa da Roger Waters.
Erano diversi i "suoi" Pink Floyd da quelli di Waters e del successo planetario degli anni 70. I Pink di Barrett erano immaginifici, psichedelici, istintivi, erano un quadro impressionista diverso da quell'iperrealismo psichedelico, o lucida e struggente follia, che caratterizzò il suono e le parole dei Pink Floyd nei loro anni migliori.
Se i Pink Floyd degli anni 60 devono a Barrett il nome ed il primi successi, fu ancora la sua follia la principale ispirazione dietro a "The Dark Side of the Moon", e fu il senso di perdita dell'innocenza dopo Dark Side, unito al rammarico di aver lasciato per la strada Syd per poter raggiungere il successo ad ispirare nel 1975 l'album "Wish You Were Here", non a caso definito "il più clamoroso esempio di omaggio rock per una persona vivente".
Ed è ancora il mito di Barrett a fondersi con un Waters al limite dell'esaurimento nervoso ed ispirare Pink, rock star in crisi protagonista di "The Wall".
Questo è stato Syd Barrett. Prima un genio sfortunato che ha composto in pochi anni canzoni stupende ed ha inventato uno stile, non solo di cantare ma anche di comporre e suonare che riecheggia propotentemente ancora nella musica di oggi, poi un fantasma del passato che ha continuato ad influenzare l'arte dei Pink Floyd e i loro principali capolavori.
Ascoltando i suoi ritratti immaginifici e naiff della fine degli anni 60, e le struggenti autoanalisi dei suoi album solisti e di "Jugband Blues", l'ultimo pezzo inciso per i Pink Floyd, ci si rende conto di quanto la musica abbia perso non oggi, con la morte di Roger Keith Barrett ma fin nel 1971, con la scomparsa di Syd.
La struggente "Shine On You Crazy Diamond", che viene interpretrata ai nostri giorni sia da Roger Waters che da David Gilmour, e la clamorosa dedica sulle prime note di "Wish You Were Here" durante il Live 8, sono toccanti omaggi a quella scomparsa che non devono essere sporcati oggi da tutta la retorica da telegiornale con la quale la triste notizia verrà cammentata.
I Pink Floyd, separati o insieme, hanno sempre espresso il massimo rispetto e la massima riservatezza per tutto quello che riguardava Roger Keith Barrett ma hanno portano avanti il loro personale omaggio a Syd fin dal 1975. E' così, penso, ovvero senza goffi servizi sui giornali o ridicole considerazioni sulle cause della sua follia che dovremmo raffrontarci con questo lutto: domani, a Lucca, quando Waters ricanterà di nuovo "Shine On You Crazy Diamond" sono sicuro che il coro del pubblico sarà più forte che mai, ma le parole avranno ancora lo stesso identico significato che avevano nel 1975, ovviamente, "Continua a brillare Diamante Pazzo"....
Si chiama Wouldn't Miss Me ed è la prima antologia a racchiudere in un solo cd il meglio della geniale e bizzarra carriera solista di Syd Barrett, primo leader dei Pink Floyd, nonché eminenza grigia dell’intero movimento psichedelico d’oltremanica (e non solo). Difficile, infatti, elencare tutte le band che in qualche modo hanno tratto ispirazione dalle visioni lisergiche del “testamatta” di Cambridge. Da Robyn Hitchcock a Julian Cope, da Badly Drawn Boy ai Mercury rev fino al folletto hip-hop Beck, sono in tanti ad aver mosso i primi passi sul sentiero tortuoso tracciato da Barrett. Eppure, i suoi due lavori solisti, Madcap Laughs e Barrett (entrambi pubblicati nel 1970 su etichetta Harvest), sono stati anche l’ultimo fuoco di fiamma di un uomo sconfitto, che si avvicinava alla fine della sua creatività. Concepiti in uno stato progressivo di depressione, gestito incautamente con massicce dosi di uno psicofarmaco potente come il Mandrax, segneranno in un certo qual modo il distacco definitivo tra l’universo di Barrett e il mondo reale.
Ma riascoltare questi classici della psichedelia, anche a distanza di trent’anni, non può non emozionare chi ha amato la carriera dei primi Pink Floyd, quelli non ancora miliardari, che si divertivano a sperimentare, tra ballate acustiche, filastrocche stralunate e divagazioni strumentali. Una formula che nasce con The Piper At The Gates Of Dawn in cui Syd Barrett conduce una sorta di viaggio nella mente tra droghe e allucinazioni, e che si attenuerà nel tempo, a partire dal suo allontanamento dalla band, nel 1968. I reduci, capeggiati da Roger Waters prima e David Guilmour poi, continueranno a destreggiarsi tra veri capolavori di rock maturo e opere più manieristiche, al limite del commerciale. Barrett, invece, si sobbarchera’ il peso di una progressiva emarginazione da quell’universo musicale che aveva attraversato sempre in modo eccentrico e sghembo.
Nei suoi due progetti solisti, a cui parteciparono in veste di produttori gli stessi Waters e Gilmour (forse con più di un senso di colpa), la “testamatta” di Cambridge dà un saggio della sua immensa capacità creativa, del suo fervore allucinato in grado di partorire mostri e visioni, favole e incubi, col tratto delicato di una strumentazione sempre sobria e sottile, di arrangiamenti onirici e fiabeschi. Quelle evocate da Barrett sono figure in controluce, ma che sanno però aprire squarci di desolazione esistenziale. Sono visioni confuse e fragili, che riescono però a delineare uno scenario di nevrosi collettiva di assoluta modernità.
Brani come “Octopus”, “Terrapin”, “Golden Hair” riescono a suonare ancora attuali, malgrado possano sembrare a tratti paradossali, quasi naif. E capolavori come “Effervescing Elephants” o “Baby Lemonade” conservano intatta tutta la loro luce anche a distanza di trent’anni. Nel viaggio lisergico di Syd, c’è sempre molta ironia, un’ironia sottile che sembra a tratti trasfigurarsi in un ghigno sardonico, ma che nasconde un senso di desolazione, di sconfitta. E’ la sommessa rassegnazione che si intravede tra le note di pezzi come “Waving My Arms In The Hair”, “Wolfpack”, “Long Gone”.
L’antologia Wouldn't You Miss Me esce a distanza di più di dieci anni dalle out-take di Opel e a otto dal cofanetto finale Crazy Diamond. Ed è una raccolta che riesce a esprimere bene il senso di quello che Barrett ha dato alla storia del rock. Ventidue tracce in più di settanta minuti di musica, tutte remasterizzate in modo accurato, sono un bilancio sufficiente, se non esaustivo, della sua carriera. Ma per i fan c’è anche una vera chicca, un inedito assoluto: “Bob Dylan Blues”. E’ un folk-blues inciso su nastro nel 1970, in cui Syd gioca a interpretare Dylan in tutto. Una sorta di parodia a rima quasi baciata sulle caratteristiche più o meno piacevoli del cantautore americano. Un piccolo gioiello che contribusice ad accrescere i rimpianti per quello che Barrett avrebbe ancora potuto dare al mondo della musica. Non resta che condividere, perciò, quanto scrive Graham Coxon nelle note dell’album: "Mi piace immaginarlo felice mentre dipinge o passeggia nel parco. Non è lui ad aver perso il contatto col circo del pop”. Già, probabilmente è proprio il contrario.
noob dammi le tue coordinate
3:306:5slon ha scritto lun, 17 luglio 2006 alle 22:23
noob dammi le tue coordinate
il tuo pianeta si chiama IIIiIII ?simux ha scritto lun, 17 luglio 2006 alle 22:26
3:306:5slon ha scritto lun, 17 luglio 2006 alle 22:23
noob dammi le tue coordinate
sislon ha scritto lun, 17 luglio 2006 alle 22:31
il tuo pianeta si chiama IIIiIII ?simux ha scritto lun, 17 luglio 2006 alle 22:26
3:306:5slon ha scritto lun, 17 luglio 2006 alle 22:23
noob dammi le tue coordinate
che cazzo di nomesimux ha scritto lun, 17 luglio 2006 alle 22:32
sislon ha scritto lun, 17 luglio 2006 alle 22:31
il tuo pianeta si chiama IIIiIII ?simux ha scritto lun, 17 luglio 2006 alle 22:26
3:306:5slon ha scritto lun, 17 luglio 2006 alle 22:23
noob dammi le tue coordinate
vedi di ricambiare il favore in fretta
slon ha scritto lun, 17 luglio 2006 alle 22:34
vedi di ricambiare il favore in fretta
quanto mi hai mandato?
che vuoi che faccia? ti cambio grado? Reclutatore?
oltre a reclutatore cosa altro puoi fare per mesimux ha scritto lun, 17 luglio 2006 alle 22:35
slon ha scritto lun, 17 luglio 2006 alle 22:34
vedi di ricambiare il favore in fretta
quanto mi hai mandato?
che vuoi che faccia? ti cambio grado? Reclutatore?
tra 7 ore e 33 minuti saprai quando ti ho inviato
dimmi che non sei gherysimux ha scritto lun, 17 luglio 2006 alle 11:36
Hellgirl mi doveva chiedere una cosa ancora non me l'ha chiesta
Hellgirl86 ha scritto lun, 17 luglio 2006 alle 22:38
dimmi che non sei gherysimux ha scritto lun, 17 luglio 2006 alle 11:36
Hellgirl mi doveva chiedere una cosa ancora non me l'ha chiesta
no non sono gheryHellgirl86 ha scritto lun, 17 luglio 2006 alle 22:38
dimmi che non sei gherysimux ha scritto lun, 17 luglio 2006 alle 11:36
Hellgirl mi doveva chiedere una cosa ancora non me l'ha chiesta
per slon: ora ti faccio reclutatore (si capisce che compito abbia)
p.s. ti prego dimmi quanto mi hai inviato
1000 m, 1000 c e 1000 dsimux ha scritto lun, 17 luglio 2006 alle 22:40
no non sono gheryHellgirl86 ha scritto lun, 17 luglio 2006 alle 22:38
dimmi che non sei gherysimux ha scritto lun, 17 luglio 2006 alle 11:36
Hellgirl mi doveva chiedere una cosa ancora non me l'ha chiesta
per slon: ora ti faccio reclutatore (si capisce che compito abbia)
p.s. ti prego dimmi quanto mi hai inviato
potevo solo questo mi sto epandendo
sono testi di canzoniGulli262 ha scritto lun, 17 luglio 2006 alle 22:42
Wtf postate poesie?