Non passa giorno senza che io riceva qualche email di un lettore premuroso che allega alla lettera la cosiddetta ricevuta di ritorno (o return recipt, per chi usa programmi in inglese), che di fatto non è altro che una email spedita al mittente nella quale si conferma l'avvenuta lettura del messaggio da parte del destinatario. Alcuni programmi di posta elettronica inviano di default questo messaggio senza avvertire l'utente; in generale, tuttavia, è possibile impostare nelle opzioni di decidere se e quando spedire suddetta ricevuta. Personalmente ho disabilitato l'invio di ricevute in tutti i casi in cui il mio indirizzo non sia tra i destinatari "diretti" della mail (campo To: o A:, per intenderci), e sto valutando l'idea di disabilitarla sempre e comunque. Nata senz'altro con fini e idee più nobili, la ricevuta di ritorno è diventata per me solamente un fastidio. Non tanto per il tempo che mi fa perdere, praticamente uguale a zero, ma per l'idea che il mittente del messaggio voglia sapere se e quando leggo la sua mail. Il che avviene comunque, ovviamente. Non riesco a spiegarlo bene, ma trovo questo meccanismo un po' "invasivo" della mia privacy... Da una parte perchè potrebbe generare aspettative in chi scrive ("ma come? ha ricevuto il mio messaggio da due giorni e ancora non ha risposto!"), dall'altra perchè inconsciamente mi fa sentire in obbligo di rispondere...