Forse non ci avete mai pensato, ma quando cambiate computer, vendete un hard disk o ne buttate via uno, lasciate dietro di voi delle tracce. A volte sono perfettamente accessibili, se per esempio vi dimenticate di formattarlo; altre volte lo sono meno, vuoi perchè il disco è rotto o formattato con il tradizionale (e non sicuro) comando di Windows. "E che mi frega"?, direte voi? Tendenzialmente nulla, d'accordo. C'è però in giro della gente come Simson Garfinkel che si diverte ad acquistare dischi vecchi e a frugarci dentro. E non mancano le sorprese, come ammette lui stesso, dopo anni passati a "collezionare" vecchi hard disk abbandonati.
Unità inserite nei bancomat con la registrazione delle transizioni effettuate, dischi di società finanziarie pieni di numeri di carte di credito, ma anche documenti aziendali, email personali, file e programmi di ogni genere... Ovviamente, finchè i dischi sono nostri, chissenefrega; se però la stessa leggerezza ce l'hanno anche le aziende, allora la faccenda si fa più spinosa... Uno studio condotto personalmente dal signor Garfinkel ha dimostrato che solo il 10% dei dischi gettati via è veramente pulito, cancellato con programmi ad hoc. Il resto è lì, a disposizione di chiunque. A questo punto non so cosa mi inquieta maggiormente: se il pensiero dei dati "abbandonati" negli hard disk che la gente butta via o quello di un tizio che se ne va in giro a comprarli solo per curiosarci dentro...
oh bhe,raga,qui nel "laboratorio" di pc ci sono un sacco di HD permutati o dei pc precedenti di mio padre.dai hd di 24mb (giganti!)ai attuali (insomma) 40giga.
bhe,ogni volta che ne dovrei formattare uno per preparare un pc economico,non resisto dalla voglia di darci un occhiata dentro!
e ne ho viste quasi di tutti i colori...
La formattazione è una delle procedure meno sicure che esistono.
Ci sono dei programmi che riescono a "riesumare" i dati delle precedenti 10 formattazioni e oltre, anche se il disco perde la partizione.
Questo per i dati aziendali è un problema delicato che viene molto preso sottogamba.
Ho notizie di spionaggio industriale avvenuto su hard disk aziendali rottamati.
La cosa preoccupante è in effetti la quantità di informazioni che si potrebbero ricavare da, per fare un esempio, hard disk di istituti bancari, o molto più semplicemente dal nostro vecchio hard disk gettato ai rifiuti, sul quale potrebbero esserci tracce di transazione economiche avvenute on-line (numero di CC, di bancomat, password di accesso a connessioni protette, pagamenti di utenze, ricariche di cellulari acquisti con carta di credito, ecc.), molte persone queste cose non le sanno, specie chi al computer ci si affaccia da poco
Se uno lo fa per lavoro(per spionaggio) o giusto per curiosità(un'occhiata e via) posso capire, altrimenti mi viene da pensare che c'è proprio gente malata in giro
Io sono rimasto a bocca aperta e penso che mi darebbe fastidio se un Tizio qualsiasi curiosasse nel mio hard disk.
Ma, SIMSON GARFINKEL è un nome fittizio no? Mi ricorda molto i Simon & Garfunkel.
Sono sinceramente più preoccupato a memorizzare i miei dati importanti su di un suppotro magnetico ermetico, sigillato e delicato che dall'oggi al domani (grattatina) potrebbe autodistruggersi, piuttosto che uno si prenda la briga di riesumare i dati di un PC gettato.