Originariamente Scritto da
Ben Gurion
non ha senso scindere emozione e pensiero, questo è il mio punto.
Consiglio di leggere "L'errore di Cartesio" di A. Damasio (un neuroscienziato), la massima autorità nel campo delle emozioni.
Un tempo sarà stata prima l'emozione, ora come ora per noi homo sapiens sapiens pero non ha senso parlare di un prima e un dopo.
la fobia è un discorso completamente diverso, visto che si parla di un distrubo molto piu complesso. é chiaro che le fobie sono culturalmentee definite, anzi, sono
individualmente definite visto che ognuno ha le proprie. Per inciso, non puoi avere la fobia "delle pistole" visto che per fobia si intende una paura irrazionale di un qualcosa, la paura di morire invece non è cosi stupida
il torbiandese (avrei preferito se avessi preso come esempio i !Kung Sa, sono piu simpatici visot che trombano sempre
) ovviamente sara felice per una cosa diverse rispetto a un occidentale, ma sara
felice...
questo è il punto:
ci sono emozioni che tutte le culture della terra hanno in quanto appartenenti alla stessa specie, e queste emozioni di base si esprimono con le stesse espressioni facciali. Questo è un dato che la stessa antropologia dice...
Ogni essere umano se non riesce a raggiungere un obiettivo che si è posto prova (in modo diverso ma fondamentalmente simile) quello che provi TU, ossia tristezza (per esempio). Poi tu sarai triste se non riesci a passare un esame, il torbiandese se non riesce a consegnare le sue perline scrause.
E se tu vedessi il tuo omologo "selvaggio" vedresti che ha le spalle abbassate, la testa china, un tono muscolare basso ecc ecc