Ultimamente noto un certo interesse legato ai brevetti: Microsoft, qualche settimana fa, è riuscita non so come a brevettare il doppio clic, il che vuol dire che d'ora in poi ogni società che voglia sviluppare un dispositivo che offre questo genere di funzionalità dovrà pagare le royalty a Bill Gates. Ma questa è solo la punta dell'iceberg: un sacco di altre società stanno uscendosene con richieste di brevettare cose considerate "normali" - almeno fino ad oggi, accettate nella vita di tutti i giorni, e sulle quali mi pare francamente difficile pensare ad un brevetto. L'ultima in ordine di tempo è la British Technology Group, che reclama la proprietà intellettuale sul processo di download di software e di aggiornamenti (ad esempio quelli degli antivirus) effettuati via Internet. Se la richiesta di brevetto dovesse venire accolta, questo potrebbe significare la fine di tanti servizi di aggiornamento gratuito, dal momento che i produttori che offrono questa funzionalità nei loro prodotti dovrebbero in primis pagare loro per metterla a disposizione (tra le società pronte ad essere portate in tribunale parrebbe esserci la stessa Microsoft per il suo Windows Update). Ripeto, faccio fatica a comprendere i motivi di fondo di questa nuova "corsa al brevetto" su cose ormai entrate nell'uso comune e nella pratica quotidiana, se non come una strategia per spremere denaro laddove non è possibile fare diversamente. Qualcuno di voi può aiutarmi a fare luce sulla vicenda?