Ben presto però, la tensione cresce ancora, quando scopriamo un paracadute con una sirena lampeggiante con provviste a marchio Dharma. E’ stato l’arrivo del paracadute a causare la chiusura delle blastdoors della hatch? Un altro enigma che si va a sommare a tanti altri piccoli indizi verso la verità.
Questa settimana Lost ha focalizzato la sua attenzione su Hurley e su un modo di vedere l’isola. Il suo amico immaginario, Dave, che si era creato all’Istituto di Igiene mentale Santa Rosa, mostra al confuso Hurley e anche allo spettatore cosa è l’isola: un sogno, Hurley non ha mai lasciato l’ospedale,
è tutto nella sua mente.
Quel che è peggio, è che la spiegazione di Dave ha senso, combacia con la
costante presenza dei numeri, con le stranezze dell’isola, e in più offre una risposta alla attrazione di Libby per Hurley - una bella donna potrebbe innamorarsi di lui solo nei suoi sogni. Libby è l’altro punto fondamentale dell’episodio: come ormai Lost ci abitua da un po’, alla fine viene rivelata una verità, tanto sconvolgente quanto fondamentale per comprendere, e questa volta le immagini finali rivelano che Libby era con Hurley al Santa Rosa. E lo sguardo che gli ha lanciato
in ospedale era lo stesso
dell’isola.
“
See you in another life” è l’ultimo saluto di Dave a Hurley, frase già detta da Desmond a Jack… e non si può non pensare che ci sia un collegamento.
Per finire, poco spazio a Henry Gale - che sicuramente ne avrebbe meritato di più, dopo il finale dello scorso episodio - e le sue rivelazioni a Sayid e a Locke sono poco consistenti e molto misteriose: chi è “him” a cui gli others fanno capo? cosa intendeva dire con “
God can’t see this island any better than the rest of the world can“? Avrà veramente mancato l’inserimento dei numeri o avrà inserito un codice particolare, magari per comunicare con qualcuno?