1 a 1, palla al centro
1 a 1, palla al centro
mi accodo al suoro...*Vazkor* ha scritto dom, 27 giugno 2004 alle 10:00
1 a 1, palla al centro
Mi accodo io pure...Mithrandir81 ha scritto dom, 27 giugno 2004 alle 10:01
mi accodo al suoro...*Vazkor* ha scritto dom, 27 giugno 2004 alle 10:00
1 a 1, palla al centro
3 a 1, non vado a vederlo
L'ho visto ieri. Sono molto stupito. Avendo ormai introiettato l'idea che i Coen stiano passando un loro periodo tutto particolare, sono entrato in sala carico di brutti pensieri.
E invece ho trovato un film gradevole, più divertente di quel che credessi (anche se di una comicità in alcuni tratti lontanissima da i "vecchi" Coen) e soprattutto di un respiro stilistico che ti riconcilia con il cinema.
Ragazzi, sono rimasto impressionato dalla composizione delle inquadrature. E nell'isotopia dello spazio (il ponte, i corpi, la chiatta) mi è parso di rivedere l'essenza dei Coen che così a lungo era mancata. In quel volo ci sono la macchina che volteggia dell'Uomo che non c'era, la vertigine di Mister Hula Hoop, il delirio di "Dude", il cappello del Crocevia della morte, il movimento di macchina di Barton Fink.
Una specie di "poetica del moto", di oggetti e corpi di cui i Coen assecondano dolcemente il fluire.
Bello, bello.
Di gran lunga lontano dai migliori Coen, ma bello.
bastava scrivere mi è piaciutoMrWolf ha scritto dom, 27 giugno 2004 12:45
L'ho visto ieri. Sono molto stupito. Avendo ormai introiettato l'idea che i Coen stiano passando un loro periodo tutto particolare, sono entrato in sala carico di brutti pensieri.
E invece ho trovato un film gradevole, più divertente di quel che credessi (anche se di una comicità in alcuni tratti lontanissima da i "vecchi" Coen) e soprattutto di un respiro stilistico che ti riconcilia con il cinema.
Ragazzi, sono rimasto impressionato dalla composizione delle inquadrature. E nell'isotopia dello spazio (il ponte, i corpi, la chiatta) mi è parso di rivedere l'essenza dei Coen che così a lungo era mancata. In quel volo ci sono la macchina che volteggia dell'Uomo che non c'era, la vertigine di Mister Hula Hoop, il delirio di "Dude", il cappello del Crocevia della morte, il movimento di macchina di Barton Fink.
Una specie di "poetica del moto", di oggetti e corpi di cui i Coen assecondano dolcemente il fluire.
Bello, bello.
Di gran lunga lontano dai migliori Coen, ma bello.
il solito sborone
Sì ma è più o meno bello di Prima ti sposo poi ti rovino?MrWolf ha scritto dom, 27 giugno 2004 alle 12:45
L'ho visto ieri. Sono molto stupito. Avendo ormai introiettato l'idea che i Coen stiano passando un loro periodo tutto particolare, sono entrato in sala carico di brutti pensieri.
E invece ho trovato un film gradevole, più divertente di quel che credessi (anche se di una comicità in alcuni tratti lontanissima da i "vecchi" Coen) e soprattutto di un respiro stilistico che ti riconcilia con il cinema.
Ragazzi, sono rimasto impressionato dalla composizione delle inquadrature. E nell'isotopia dello spazio (il ponte, i corpi, la chiatta) mi è parso di rivedere l'essenza dei Coen che così a lungo era mancata. In quel volo ci sono la macchina che volteggia dell'Uomo che non c'era, la vertigine di Mister Hula Hoop, il delirio di "Dude", il cappello del Crocevia della morte, il movimento di macchina di Barton Fink.
Una specie di "poetica del moto", di oggetti e corpi di cui i Coen assecondano dolcemente il fluire.
Bello, bello.
Di gran lunga lontano dai migliori Coen, ma bello.
Al fondatore di questo topic è bastato scrivere non mi è piaciutoEl-Mazun ha scritto dom, 27 giugno 2004 12:51
bastava scrivere mi è piaciutoMrWolf ha scritto dom, 27 giugno 2004 12:45
L'ho visto ieri. Sono molto stupito. Avendo ormai introiettato l'idea che i Coen stiano passando un loro periodo tutto particolare, sono entrato in sala carico di brutti pensieri.
E invece ho trovato un film gradevole, più divertente di quel che credessi (anche se di una comicità in alcuni tratti lontanissima da i "vecchi" Coen) e soprattutto di un respiro stilistico che ti riconcilia con il cinema.
Ragazzi, sono rimasto impressionato dalla composizione delle inquadrature. E nell'isotopia dello spazio (il ponte, i corpi, la chiatta) mi è parso di rivedere l'essenza dei Coen che così a lungo era mancata. In quel volo ci sono la macchina che volteggia dell'Uomo che non c'era, la vertigine di Mister Hula Hoop, il delirio di "Dude", il cappello del Crocevia della morte, il movimento di macchina di Barton Fink.
Una specie di "poetica del moto", di oggetti e corpi di cui i Coen assecondano dolcemente il fluire.
Bello, bello.
Di gran lunga lontano dai migliori Coen, ma bello.
il solito sborone
Per me più bello
Ma meno bello degli altri, ovviamente.
Suoro
Poi la composizione delle inquadrature, l'isotopia degli spazi, sono cose che si esaminano e si ritrovano anche nei film d'azione che piacciono a te.El-Mazun ha scritto dom, 27 giugno 2004 12:51
bastava scrivere mi è piaciuto
il solito sborone
ma solo wolf ha capito il mio intervento ironico?NEO-GEO ha scritto dom, 27 giugno 2004 13:04
Poi la composizione delle inquadrature, l'isotopia degli spazi, sono cose che si esaminano e si ritrovano anche nei film d'azione che piacciono a te.El-Mazun ha scritto dom, 27 giugno 2004 12:51
bastava scrivere mi è piaciuto
il solito sborone
no sono solo io che non l'ho capito ........El-Mazun ha scritto dom, 27 giugno 2004 13:11
ma solo wolf ha capito il mio intervento ironico?NEO-GEO ha scritto dom, 27 giugno 2004 13:04
Poi la composizione delle inquadrature, l'isotopia degli spazi, sono cose che si esaminano e si ritrovano anche nei film d'azione che piacciono a te.El-Mazun ha scritto dom, 27 giugno 2004 12:51
bastava scrivere mi è piaciuto
il solito sborone
No, per il teorema di Rice!MrWolf ha scritto dom, 27 giugno 2004 alle 12:45
L'ho visto ieri. Sono molto stupito. Avendo ormai introiettato l'idea che i Coen stiano passando un loro periodo tutto particolare, sono entrato in sala carico di brutti pensieri.
E invece ho trovato un film gradevole, più divertente di quel che credessi (anche se di una comicità in alcuni tratti lontanissima da i "vecchi" Coen) e soprattutto di un respiro stilistico che ti riconcilia con il cinema.
Ragazzi, sono rimasto impressionato dalla composizione delle inquadrature. E nell'isotopia dello spazio (il ponte, i corpi, la chiatta) mi è parso di rivedere l'essenza dei Coen che così a lungo era mancata. In quel volo ci sono la macchina che volteggia dell'Uomo che non c'era, la vertigine di Mister Hula Hoop, il delirio di "Dude", il cappello del Crocevia della morte, il movimento di macchina di Barton Fink.
Una specie di "poetica del moto", di oggetti e corpi di cui i Coen assecondano dolcemente il fluire.
Bello, bello.
Di gran lunga lontano dai migliori Coen, ma bello.
?-?
cosa? teorema del riso? che è qualcosa di cinese?
no scherzi a parte non me lo vado a vedere (visti i pareri -3 a 2-) però vorrei sapere di quale rice si parla (io gnurante, io scemo, io no capisce)
Mithrandir81 ha scritto dom, 27 giugno 2004 alle 14:58
No, per il teorema di Rice!
posso basire?MrWolf ha scritto dom, 27 giugno 2004 alle 12:45
L'ho visto ieri. Sono molto stupito. Avendo ormai introiettato l'idea che i Coen stiano passando un loro periodo tutto particolare, sono entrato in sala carico di brutti pensieri.
E invece ho trovato un film gradevole, più divertente di quel che credessi (anche se di una comicità in alcuni tratti lontanissima da i "vecchi" Coen) e soprattutto di un respiro stilistico che ti riconcilia con il cinema.
Ragazzi, sono rimasto impressionato dalla composizione delle inquadrature. E nell'isotopia dello spazio (il ponte, i corpi, la chiatta) mi è parso di rivedere l'essenza dei Coen che così a lungo era mancata. In quel volo ci sono la macchina che volteggia dell'Uomo che non c'era, la vertigine di Mister Hula Hoop, il delirio di "Dude", il cappello del Crocevia della morte, il movimento di macchina di Barton Fink.
Una specie di "poetica del moto", di oggetti e corpi di cui i Coen assecondano dolcemente il fluire.
Bello, bello.
Di gran lunga lontano dai migliori Coen, ma bello.
basisco
un monumento a chi ha fatto questa gifMrWolf ha scritto dom, 27 giugno 2004 alle 17:50
Mithrandir81 ha scritto dom, 27 giugno 2004 alle 14:58
No, per il teorema di Rice!
eeeeeeeeeeh?Kizkan Lax ha scritto dom, 27 giugno 2004 17:35
?-?
cosa? teorema del riso? che è qualcosa di cinese?
no scherzi a parte non me lo vado a vedere (visti i pareri -3 a 2-) però vorrei sapere di quale rice si parla (io gnurante, io scemo, io no capisce)
scusa ma è la prima volta che vedo uno fare i calcoli matematici per andare a vedere un film se ti ispira lo vai avedere.Che senso ha stare a contare i pareri negativi e positivi?
ah si il basisco: il mostro del secondo harry potter...eddievedder ha scritto dom, 27 giugno 2004 alle 18:20
posso basire?MrWolf ha scritto dom, 27 giugno 2004 alle 12:45
L'ho visto ieri. Sono molto stupito. Avendo ormai introiettato l'idea che i Coen stiano passando un loro periodo tutto particolare, sono entrato in sala carico di brutti pensieri.
E invece ho trovato un film gradevole, più divertente di quel che credessi (anche se di una comicità in alcuni tratti lontanissima da i "vecchi" Coen) e soprattutto di un respiro stilistico che ti riconcilia con il cinema.
Ragazzi, sono rimasto impressionato dalla composizione delle inquadrature. E nell'isotopia dello spazio (il ponte, i corpi, la chiatta) mi è parso di rivedere l'essenza dei Coen che così a lungo era mancata. In quel volo ci sono la macchina che volteggia dell'Uomo che non c'era, la vertigine di Mister Hula Hoop, il delirio di "Dude", il cappello del Crocevia della morte, il movimento di macchina di Barton Fink.
Una specie di "poetica del moto", di oggetti e corpi di cui i Coen assecondano dolcemente il fluire.
Bello, bello.
Di gran lunga lontano dai migliori Coen, ma bello.
basisco
Uno dei migliori film di quel prezioso genere comico/grottesco che abbia avuto occasione di vedere. La fotografia è ricercata seppur semplice nei giochi di immagini e luci, sebbene impreziosita dal contrasto tra il gotico (i doccioni del ponte sul fiume) e l'architettura essenziale nelle forme del profondo sud delle anse del mississipi.
La trama è semplice, piuttosto lineare ma sviluppata in modo da centrarsi sulla caratterizzazione dei personaggi nelle loro peculiarità. Incredibile Tom Hanks nel ruolo del ricercato professore Dorr nella sua varietà di espressioni, bravi tutti gli altri con una nota di merito per il cantante (pip-pop) afromericano Gawain MacSam, interpretato da Marlon Wayans (il negraccio tossico di Scary Movie quello di "vedo la gente morta"), grandioso nella sua performance.
Colonna sonora superba, another shot fot the Caen Brothers.
(dopo lo scivolone amoroso con una pellicoletta da 4 soldi)
vi lascio con una frase rappresentativa del Prof. Dorr:
"Forse puoi scusarti con quell'uomo e dargli dei fiori, o un cesto di frutta, o con una cartolina che descrive un ambiente marino mistico e dedicata con sentimento".
eccezzionale
ah, per la cronaca.
avevo aperto un altro topic per parlare del film ma questo è stato amabilmente chiuso per cui ho dovuto inzozzare i miei abiti barocchi tra i commenti, oscillanti tra i il volgare e l'ignorante di una moltitudo di cialtroni che poco hanno a che fare se non aprire bocca per irrorare di fresco ossigeno buona parte delle cellule, non già necrotiche, del proprio corpo.
il film comunque è apprezzabile, meglio di se scappi con le vacche ti sposo a new york, e in ogni caso migliore di quanto può esserlo uno qualsiasi dei matrix.
vorrei rimasse scolpito in caratteri dorati su granito l'intervento, a mio avviso, più lungimirante all'interno di questa discussione, del tutto simile per utilità alle fogne a cielo aperto di calcutta, di tale Dreampainter che ha avuto il tempo nonchè il coraggio di uscire con una frasona ad effetto (preferisco di granlunga vedere la morte di un essere umano che di un animale) che si commenta da sola ma che comunque rende giustizia ad una discussione tra bestie.
Buonpomeriggio.
il principino
Conte, invero, mio stupido amico. (cit.)El-Mazun ha scritto mer, 21 luglio 2004 alle 14:55
il principino
mi scusi milordConte Eiacula ha scritto mer, 21 luglio 2004 15:00
Conte, invero, mio stupido amico. (cit.)El-Mazun ha scritto mer, 21 luglio 2004 alle 14:55
il principino
Un film fatto veramente bene, è per palati fini, tutto qui.