Qualche settimana fa mi ero ritrovato a spulciare un vecchio, ma proprio vecchio CD di backup alla ricerca di un indirizzo email smarrito da tempo immemore; la qualità del supporto, che allora aveva richiesto ben più di quanto costi oggi un CD (anche in Italia), non si è purtroppo rivelata all'altezza, con il risultato che metà disco è illeggibile da entrambi i masterizzatori montati sul PC. Proverò su altri computer, con calma, ma temo che ci sia poco da fare.
A questo punto mi chiedo: quante delle informazioni (più o meno importanti) che ho puntigliosamente salvato su decine di CD in questi anni sono ancora utilizzabili? Qual è il prezzo da pagare per un ricordo che duri nel tempo?
Decisamente troppo, per noi poveri mortali che non possiamo accollarci l'onere di soluzioni di storage da grandi aziende. Saremo condannati a duplicare all'infinito, ogni tot di anni, le cose che vogliamo preservare dall'usura? Forse sì: cominceremo (io, almeno, lo farò senz'altro) a fare DVD che contengono sei vecchi CD di backup; fra cinque o sei anni, prima che i polimeri versatili comincino a sgretolarsi, saremo costretti a stipare dieci DVD in un Blue-Ray Disc, e così via all'infinito, o almeno fino a quando non avremo il coraggio di ammettere che di tutto quello che si trova in quei 50gb non ce ne facciamo un beneamato nulla.