gangio ha scritto lun, 09 agosto 2004 alle 03:32
sgrizzo ha scritto mer, 04 agosto 2004 alle 01:26
occorre desacralizzare tutto.
dietro il sacro c'è sempre una menzogna in agguato. c'è sempre una forma di controllo. c'è sempre una forma di imposizione.
esatto. il sacro è un assoluto, quindi una bugia, consapevole o inconsapevole.
Quote:
ho bisogno che qualcuno mi spieghi cosa ci sia di avvilente nel piacere o nel fare una cosa per provare piacere.
Come scriveva Orwell in
1984, controllare la sessualità, mortificandola, negandola, distorcendola, significa controllare un'energia che si può indirizzare dove meglio si crede. E' quello che ha fatto
anche la Chiesa Cattolica.
Per questo il piacere come unico scopo viene giudicato da molti "scadente". Poi è logico che sostenere questa tesi non significa legittimare ogni azione che preveda la sofferenza di un'altra persona.
Questo fenomeno lo riscontro spesso. Negare l'assolutezza morale viene immediatamente frainteso con la giustificazione di ogni istinto.
In realtà è solo attraverso la relativizzazione che si può arrivare alla tolleranza e poi alla comprensione. Ma non alla giustificazione!
Spetta che lo ripeto, perché è importante.
Se assolutizzi non puoi comprendere, l'unica cosa che puoi fare è condannare.
Se relativizzi, puoi comprendere, quindi risolvere.
Ma relativizzare non deve portare alla giustificazione, perché la giustificazione significa il caos.