Così sembrerebbe.
Comunque almeno il primo eye non era male, mi aveva terrorizzato a dire il vero.La notizia non mi piace comunque, suona molto come "diamo fiducia a due che si sono distinti facendogli fare un film ad alto budget, con un remake illustre, con un attore di richiamo".Siamo molto lontani dai presupposti di them.
the eye era quello della cieca che con le cornee nuove vedeva i mostri? mamma mia
Ho fiducia che due ragazzi che ci sanno fare non cadano in facili trappole. Probabilmente non sarà bello come Ils, ovvio, ma almeno spero sia meritevole di una visioneCosì sembrerebbe.
Comunque almeno il primo eye non era male, mi aveva terrorizzato a dire il vero.La notizia non mi piace comunque, suona molto come "diamo fiducia a due che si sono distinti facendogli fare un film ad alto budget, con un remake illustre, con un attore di richiamo".Siamo molto lontani dai presupposti di them.
Kukushka di Aleksandr Rogozhkin
http://www.imdb.com/title/tt0308476/
Fin troppo ingenuo e didascalico questo film narra la storia di due soldati, un russo e un finlandese, che durante la seconda guerra mondiale si ritrovano uno accusato di tradimento l'altro inchiodato a una roccia nel mezzo del niente. Riusciranno a rifugiarsi da una lappone che gli offrirà ospitalità e una non facile convivenza (i russi avevano invaso la Finlandia, ricordo).
Però alla fine non è così brutto, pur nel suo pacifismo acritico. L'intelligente miscuglio di lingue in cui i tre personaggi parlano senza capirsi è affascinante e indubbiamente strappa qualche sorriso. Un film che parla della convivenza tra culture diverse, senza dubbio, e questo secondo tema è trattato decisamente con più garbo e delicatezza.
***
Son contento che ti sia piaciuto Ils Grisson, film che molti non hanno capito etichettandolo come "povero". Bah.Io l'ho trovato tesissimo dall'inizio alla fine, ed il finale è un piccolo capolavoro.
Derailed di Mikael Håfström.Questo film è proprio brutto.E' la solita storia un pò thriller un pò romantica ma senza esplorare a fondo nessun genere specifico, si basa su collaudatissimi clichè (la vendetta personale, l'amico ex-carcerato redento che dispensa consigli di vita, la legge sopra la legge che chiude un occhio e regala il lieto fine) e i vari colpi di scena non sorprendono per niente (il finale era telefonato e il finalino è terribilmente artificioso).E non comincio nemmeno a parlare dei vari buchi nella sceneggiatura.Attori: la aniston ha una parte bruttissima, owen è sprecato, mi è piaciuta melissa george e ho detto tutto, però cassel è il più cattivo dei cattivi, persino troppo.A un certo punto mi aspettavo lo splatter.Il regista è quello che porterà al cinema 1408.
Monicelli 1963
Commedia all'italiana poco apprezzata. Ambientato alla fine dell'Ottocento, in quel di Torino, presenta una tipica struttura delle commedie di Monicelli. Un gruppo di sfigati italiani cerca un'impresa più grande di loro. Il contesto è la lotta di classe in fabbrica. In questo caso però, rispetto ai soliti film del Maestro, c'è una figura particolare come quella di Mas*****nni. La devo ancora ben decifrare.
Lucky Number Slevin di Paul McGuigan.Film in fondo azzeccato.Il colpo di scena funziona, la struttura a flashback pure, i personaggi non sono scritti poi tanto male e McGuigan ha più stile della stragrande maggioranza dei registi che fanno action.E' un film che parla di vendetta ma è anche senza troppe pretese.In fondo mi sono divertito.E non è poco.
Regista che ho scoperto essere lo stesso di Wicker Park (sempre con hartnett), film che mi sono ripromesso di vedere già troppe volte e mi sa che stavolta è la volta buona.
Ultima modifica di Grisson; 03-07-07 alle 00:17:25
Visto, quasi uno dietro l'altro, "The departed" e "quei bravi ragazzi".
Ora, benchè il primo sia un ottimo film con un Di Caprio che comincia sembrare un attore e non un ragazzino con i panni di un adulto, il secondo è un capolavoro che non ammette repliche: Io mi domando perchè l'oscar nn sia arrivato a Scorsese per il film con De Niro e Pesci....
Io mi sto ancora chiedendo perchè mai Stanley Kubrick tra i vari Oscar ai sui film non abbia mai ricevuto quello per Miglior Regia... Penso sia più o meno per lo stesso motivo...Visto, quasi uno dietro l'altro, "The departed" e "quei bravi ragazzi".
Ora, benchè il primo sia un ottimo film con un Di Caprio che comincia sembrare un attore e non un ragazzino con i panni di un adulto, il secondo è un capolavoro che non ammette repliche: Io mi domando perchè l'oscar nn sia arrivato a Scorsese per il film con De Niro e Pesci....
A me non è piaciuto granchè. La prima parte, per quanto troppo dipendente dallo stereotipo Richie, regge, ma nella seconda sembra quasi che McGuigan arrivi col fiato corto e non riesca a reggere il ritmo tenuto fino ad allora finendo col buttare via tutto in fase di sceneggiatura, mentre il tocco registico mi pare migliore e più originale.Lucky Number Slevin di Paul McGuigan.Film in fondo azzeccato.Il colpo di scena funziona, la struttura a flashback pure, i personaggi non sono scritti poi tanto male e McGuigan ha più stile della stragrande maggioranza dei registi che fanno action.E' un film che parla di vendetta ma è anche senza troppe pretese.In fondo mi sono divertito.E non è poco.
Regista che ho scoperto essere lo stesso di Wicker Park (sempre con hartnett), film che mi sono ripromesso di vedere già troppe volte e mi sa che stavolta è la volta buona.
The Devil Wears Prada di David Frankel.E' il classico film che la critica accoglie tiepidamente, parlando di quanto siano bravi gli attori, di quanto sia stata brava la costumista e di quanto la solita favola moderna non passi mai di moda.Tutto già visto, tutto prevedibile.Trama e morale si riassumono troppo facilmente, e a me la storiella del brutto anatroccolo non è mai piaciuta.Poi non ho capito dove sarebbe bella la parte di stanley tucci, a me è sembrata la solita caricatura dello stilista gay che dispensa consigli sul mondo della moda come metafora della vita.Però due motivi per vedere questo film li ho trovati; primo, il film non è sul mondo della moda ma è nel mondo della moda, sembra conoscere maledettamente bene di che cosa parla (e a mia memoria non esiste un precedente sull'argomento); secondo, i primi piani sulle labbra di anne hathaway, però questo è un colpo basso.
Ultima modifica di Grisson; 04-07-07 alle 10:16:15
Vacancy di Nimrod Antal:
Mi aspettavo molto da questo regista, ma purtroppo la mia attesa si è rivelata inutile.
Vacancy è un thriller a tinte orrorifiche con pochissimo sangue, attori decenti e discrete idee registiche, ma manca completamente in quello che dovrebbe essere l'elemento portante di un film del genere: la suspence. Eppure le premesse sono buone, nonostante i numerosi clichès che fanno capolino qua e là, e la figura dell'albergatore pazzo che gira snuff-movies nel suo motel è schizzata quanto basta. Wilson e la Beckinsale ce la mettono tutta per tener viva l'attenzione, non disdegnando piccoli accenni di humour nero, ma la tensione si fa sentire soltanto a sprazzi; ogni scena potenzialmente interessante svanisce nel nulla, e persino i killer diventano goffi e stupidi. Neanche la sessione "stile The Descent" nei cunicoli del motel risolleva il film dalla mediocrità. Un vero peccato.
Io invece ho visto Goodfellas, credo due giorni, fa su Sky e mi ha annoiato parecchio, a parte Joe Pesci che ha un bel personaggio.Visto, quasi uno dietro l'altro, "The departed" e "quei bravi ragazzi".
Ora, benchè il primo sia un ottimo film con un Di Caprio che comincia sembrare un attore e non un ragazzino con i panni di un adulto, il secondo è un capolavoro che non ammette repliche: Io mi domando perchè l'oscar nn sia arrivato a Scorsese per il film con De Niro e Pesci....
Insieme a Donnie Brasco, The Sleepers e forse qualcos'altro che non mi viene in mente, sono quei film che mi ero perso e che dato il cast e la storia promettono scintille e poi si risolvono in una sceneggiatura compiaciuta. Non so come spiegarmi; mi sembra che non facciano niente di concreto per essere particolarmente belli a parte avere un narratore omodiegetico e un grosso cast. Non ci trovo niente, non capisco dove vanno a parare, li trovo retorici. Non mi è piaciuto da strapparsi i capelli neanche gli Intoccabili (anche se siamo su un altro livello), quindi forse è un problema mio con questi film a cavallo fra gli 80 e i 90.
The departed invece mi è proprio piaciuto. Ha alcuni dei temi di Goodfellas e Donnie Brasco (il rapporto difficile con la famiglia, l'appartenere a una cosca, la difficoltà di fare l'infiltrato) senza quell'aria pesante da epica newyorkese, cerca coinvolgere lo spettatore nelle meccaniche di una trama stringente invece di affidarsi alla voce narrante che racconta fatti abbastanza intercambiabili.
Insomma, mi son tolto sto peso, offendetemi pure
Finding Neverland di Marc Forster.Il regista (quello di Stay e Monster's Ball) piace parecchio alla critica meno esigente ma rimane comunque un regista "di maniera", uno che mette d'accordo un pò tutti.Ha le idee giuste (la scintilla di questo Neverland è vincente, raccontare la storia dell'autore di peter pan) ma le sviluppa abbastanza comunemente senza troppi guizzi.Le analogie ovviamente si sprecano (l'autore del libro, il ragazzino che ha perso il padre, il regista stesso, sono tutti peter pan più o meno cresciuti), la magia e l'immaginazione sono innalzate a cure universali per tutti i mali del mondo, l'incapacità di elaborare il dolore è l'elemento contro cui bisogna lottare.Niente di nuovo, però la realizzazione fantastica è a favore dell'emozione e del colpo d'occhio, questa è una cosa di cui tener conto.
uccio, dispiace parecchio per vacancy, ci credevo quasi quasi, anche se la "produzione" non mi sembrava delle più convincenti (però mi avete convinto a guardare kontroll).Adesso rimane catacombs, attendo notizie.
Ultima modifica di Grisson; 05-07-07 alle 12:01:05
Terra e Libertà
La vita di alcuni combattenti della milizia popolare spagnola durante la resistenza contro Franco, nel '36.
Non so che altro dirvi, solo che è un film che non ho mai visto trasmettere su reti pubbliche, a mia memoria.. l'ho visto su Sky, su raisat extra mi pare
C'è chi l'ha criticato dicendo che dipinge i comunisti del tempo come peggiori del nemico franchista che combattevano... a me non è sembrato così schierato, anzi, dipinge abbastanza "realisticamente" i comportamenti di semplici esseri umani travolti in quell'immane casino.
Perchè come in tutto ad hollywood avranno i loro interessi, l'oscar vale quello che vale (non dico che sia zero eh, anzi )Visto, quasi uno dietro l'altro, "The departed" e "quei bravi ragazzi".
Ora, benchè il primo sia un ottimo film con un Di Caprio che comincia sembrare un attore e non un ragazzino con i panni di un adulto, il secondo è un capolavoro che non ammette repliche: Io mi domando perchè l'oscar nn sia arrivato a Scorsese per il film con De Niro e Pesci....
"Quei bravi ragazzi" uber, e meno male che almeno l'oscar a Joe Pesci l'hanno lanciato, quella sarebbe stata un'assurdità veramente! Non so che attori avesse contro Pesci, ma direi che alla fine del film, secondo me, ha lasciato un biglietto con scritto "...e agli altri: GG"
Hipnos di David Carreras
http://italian.imdb.com/title/tt0376650/
La trama di questo Hipnos è abbastanza sentita e risentita: una dottoressa comincia a lavorare in un manicomio dove ovviamente non tutto è come sembra, dove ci sono dottori potenzialmente più complessati dei pazienti e il solito complotto che andrà a minare la nostra protagonista dall'interno.
Pochi guizzi ci sono in una pellicola del genere, se alcune battute possono risultare interessanti ("Il camice è l'unica cosa che ci distingue dai pazienti") il resto è annegato nella banalità. Anche il twist finale è scontato e per tutta la durata si ha l'impressione che il regista non sappia far altro che giocare con delle marionette che in realtà non pensano.
Alcune scene sono però ben girate e nella sua linearità risulta piacevole per la maggior parte del tempo.
**1/2
PS: Peccato per Vacancy, comunque lo vedrò nella speranza di trovarci qualcosa di buono.
“Marie Antoniette” - sono molto incazzato. Ho letto critiche che osannano questo film e la sua regista. Sta “figlia di papà” che con tre pellicole non ha fatto altro che raccontare le fatiche di giovani donne alle prese con la loro fragilità, (forse varrà come trilogia, bhooo??). Ho letto che addirittura che gli si riconosce “una capacità di sintesi degna del grande Kubrick”, mai fù detta frase più sacrilega!!!!
Ma voglio esprimere il mio punto di vista sul film in questione per restare in Topic.
Si lascia guardare. La Dunst è bravissima, anche se credo reciti il ruolo dello specchio emotivo e passionale dei sogni di Sofia Coppola. Potrei anche appoggiare l’originalità, il fatto di aver scelto una narrazione più moderna e hippy evitando le ricostruzioni politiche e storiche, ma non mi ha convinto comunque. Punta i riflettori sulla giovane regina e su tutte le sue insofferenze e frustrazioni provocate dall’incompatibilità del suo spirito in conflitto con il ruolo che dovrebbe ricoprire (almeno dignitosamente) ma lo fa con troppa maniacalità dei dettagli finendo col descrivere una donna/bambina priva di carisma.
Questo mio disgusto sul film è dettato da motivi che hanno a che fare con il mio gusto personale ed incondizionato. Uno di questi potrebbe riguardare la singolare scelta di aver costruito una colonna sonora troppo presente, non passa un secondo tra un brano e l’altro. La regia… è assente completamente (il film è composto da videoclip montati uno dietro l’altro). Ci sono delle riprese molto efficaci ma nel complesso finiscono col tradire un ridicolo narcisismo della regista per il suo manierismo.
E' quasi riuscito a risalire la cima della mia personale classifica di peggior film di sempre al cui primo posto resta ancora saldo The House of the dead.
Film che inizialmente si lascia anche guardare nonostante sia imbevuto di clichè e "già visto" a go-go ma che poi prende una piega soporifera e banale come non mai. Una madre sola coi due figli che si trasferisce in nuova città per lavorare come becchina, ed il giardino della loro casa in pratica è il cimitero del paese. La casa è appartenuta precedentemente a "qualcun altro". Ecco, fate 1+1 e scommetto che anche voi potreste immaginare già tutto il film.
Senza tirarla per le lunghe il vecchio Tobe Hooper del 2005 non è più quello di Non aprite quella porta, e nella seconda parte del film ci son vomitatori di roba nera a destra e manca che mi fan solo domandare se ad un certo punto non gli è passato per la mente di farne un film comico in quanto è questo l'effetto che ottiene unito ad una massiccia dose di sbadigli.
Espressione durante il 98% del film:
Voto 1/5
Film del 1981 tratto dal famoso bestseller di Follet ma, come ormai poco meraviglia, non rende minimamente quanto il libro. E' un film sempliciotto, un pò in tutti gli aspetti. La storia e gli avvenimenti sono stati in diversi punti ritoccati e abbreviati e, pur essendoci in linea generale la trama del libro, le quasi due ore di pellicola scorrono anonime e senza particolari picchi di interesse da parte mia, nè per quanto riguarda la recitazione, nè per quanto riguarda la regia o quant'altro. Magari parte della mancanza di stimoli è dovuta alla già consapevolezza dei punti chiave e dei colpi di scena, però questo non toglie che il film a mio parere è sterile.
Voto: 2/5
“Nightmare Detective” di Shinya Tsukamoto. Una giovane e perspicace detective di nome Keiko si trova di fronte a degli omicidi/suicidi che nascondono un'oscura natura. Presto scoprirà alcuni legami tra i vari delitti che la porteranno a conoscere l'identità di un giovane in grado di entrare nei sogni delle persone.
...
Vediamo se riesco a buttare giù un pensiero di senso compiuto. Tsukamoto... è... Tsukamoto crea... un modo pieno zeppo di circostanze misteriose in cui la vera natura dei "fatti" non viene mai nascosta ma è comunque celata agli occhi chi vuole vedere e rendersi conto di quello che il regista narra. L'ambivalenza di ogni personaggio rende il quadro tanto più confuso quanto suadente e corrosivo. La visione e l'analisi dell'uomo e della metropoli emerge compatta, un pò come si vedeva in Tetsuo fino ad arrivare al "nero", alla parte più profonda oltre l'anima, l'oceano oscuro in cui l'uomo ruggisce e si dispera. Questo film è salto nel buio...
PS:
Non sò, forse stò delirando bhooo!! Comunque è quasi il film definitivo... credo... mah!!
Voto: 8.5/10