In questi giorni è partito MSN Music Store, il servizio di musica online di Microsoft legato al nuovo Media Player 10, anch'esso debuttante dopo una lunga fase di beta test, che nasce con l'obiettivo - non troppo celato - di arginare il successo di iTunes, il negozio musicale di Apple che ha già venduto in poco tempo qualcosa come cento milioni di canzoni. E cercare, viste le dimensioni della torta, di prendersene una fetta. L'offerta è praticamente identica: 99 centesimi di dollaro per un brano, 9.90 $ per un disco (99 centesimi meno di iTunes, wow!). Due osservazioni: come per Apple, anche le canzoni scaricate da MSN integrano il Digital Right Management; secondo, i brani non possono essere utilizzati con iPod, che non è citato tra i dispositivi compatibili con WMP10. Il giorno che Bill Gates e Steve Jobs smetteranno di farsi i dispetti come dei bambini di otto anni, il mondo andrà certamente meglio. È interessante tuttavia segnalare la presenza di un "terzo" incomodo a tavola, la Russia, dove stanno nascendo come funghi siti che offrono lo stesso servizio facendo pagare una canzone sei centesimi di dollaro (!), perdipiù senza protezione DRM. Resta tutta da capire la legalità di questi siti al di fuori della Federazione Russa, dove i proprietari dicono di aver acquistato i diritti presso la Russian Organization for Multimedia and digital Sistems (ROMS, un nome che è tutto un programma). È solo una gigantesca bufala o è una nuova rivoluzione russa?