Le comunità luterane non riconoscono sacerdozio e eucarestia
«Le Chiese protestanti non sono Chiese»
Nuovo documento Vaticano in materia di dottrina della Fede: le comunità ortodosse sono Chiese particolari le altre no
CITTA' DEL VATICANO - Un documento che farà discutere. Il Vaticano ribadisce, riprendendo le indicazioni già contenute nella dichiarazione conciliare Lumen Gentium (1963), che il titolo di «Chiese particolari» spetta alle diverse comunità nazionali ortodosse, accomunate alla Chiesa cattolica dal riconoscimento del sacerdozio e dell'eucarestia. Viceversa le comunità protestanti, nate dalla riforma luterana del sedicesimo secolo, non possono essere considerate, dalla dottrina cattolica, «chiese in senso proprio», in quanto non contemplano il sacerdozio e non conservano più in modo sostanziale il sacramento dell'Eucarestia. La distinzione è contenuta nel documento redatto dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, pubblicato oggi dalla Santa Sede, dal titolo «Risposte e quesiti riguardanti alcuni aspetti circa la dottrina della Chiesa».
IL DOCUMENTO - Scopo del documento è quello di sgombrare l'orizzonte teologico dalle tante confusioni e interpretazioni «infondate» che si sono accumulate negli anni attorno al documento conciliare, il già citato «Lumen Gentium» e in particolare su un passaggio in cui i padri conciliari affermano che «la Chiesa di Cristo sussiste nella Chiesa cattolica». In tale pronunciamento, alcuni studiosi cattolici - tra cui è citato esplicitamente il brasiliano Leonardo Boff - hanno visto la possibilità che la Chiesa di Cristo «sussista», con pari pienezza, anche in altre chiese cristiane, oltre che in quella romana. Si tratta - puntualizza il documento della Congregazione per la Fede - di «interpretazioni infondate», «inaccetttabili», che hanno «frainteso» l'insegnamento dottrinale del Concilio Vaticano II. La parole sussiste - afferma il testo - «può essere attribuita alla sola Chiesa cattolica», che presenta «perenne continuità storica» e «la permanenza di tutti gli elementi istituiti da Cristo». Nonostante questo dato di principio, il documento apre la porta dell'ecumenismo: benchè le altre chiese cristiane abbiano alcune «carenze» (in particolare il fatto di non riconoscere il primato del Papa su tutti gli altri vescovi), esse «non sono affatto spoglie di significato e di peso» nel «mistero della salvezza».
10 luglio 2007
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Che bello... finalmente qualcuno che rende attuali tutte quelle cose strane che si possono leggere sui libri di storia...