Originariamente Scritto da
Hellvis 2006
Ho appena finito di vedere il terzo capitolo del cubo, cube zero. Visto il secondo orrendo episodio mi aspettavo una roba indegna, e invece sono stato piacevolmente sorpreso. La grossa novità del film è che ci mostra anche quello che succede "dall'altra parte", con i tecnici del cubo che manovrano le sale e le varie trappole. L'idea più bella del film è la chiave di lettura "politica", che mostra come il cubo sia una macchina del governo in cui gettare i sovversivi, dopo avergli fatto il lavaggio del cervello, con gli impiegati che agiscono senza ragionare, non ricordando nemmeno da quanto lavorano lì e perchè si sono fatti assumere, nutrendosi di bizzarre pillole colorate. I capi non si vedono mai, e comunicano ai sottoposti con strane schede magnetiche (però il telefono è di quelli vecchi, con il nastro di numeri da far girare
). Fantastiche le scenografie e il design generale, che coniuga sapientemente strutture decandenti e arrugginite (questo cubo è molto più "sporco" dei due precedenti) con elementi cyberpunk: da una parte i soliti guanti da cybernavigatore, dall'altra i grossi bottoncioni delle macchine, oltre al già citato telefono. Bellissimo poi il personaggio dell'"agente" del governo, spietato al punto giusto. La cosa più bella è la capacità del regista di creare un'atmosfera kafkiana squisitamente metafisica e surreale (i sogni che vengono registrati, la domanda ("credi in dio?") posta a quelli che riescono ad arrivare all'uscita... e che significa "sei condannato per le tue prossime due vite"??).
Bellissimo il prologo (ultrasplatter) e il finale.
La dimostrazione che non conta avere tanti soldi a disposizione, ma tante idee nel cervello. Un gioiellino.