Quel geniaccio di Will Wright e l'ottimo ufficio di PR di Electronic Arts sono riusciti a far parlare - con grande risalto - di The Sims 2 su quasi tutti i quotidiani a tiratura nazionale, ricevendo elogi e commenti positivi più o meno ovunque, cosa alla quale noi videogiocatori di vecchia data non siamo abituati. Il che sicuramente ci rasserena, dato che una volta tanto il nostro hobby preferito non è lo strumento con il quale il demonio attira a sè nuove e giovani anime da plasmare... Senza voler anticipare la recensione del Nikazzi che troverete sul numero di TGM in edicola tra una decina di giorni, si apre il dibattito sull'impatto che un simile titolo ha nell'immaginario collettivo e nei cuori dei giocatori. Gli schieramenti sono prevalentemente due: da una parte c'è chi adora prendersi cura degli omini del gioco, farli crescere e diventare adulti, costruire loro una famiglia e tutto il resto. Si capisce anche perchè i Sims abbiano uno "zoccolo duro" di giocatrici (tra cui la mia adorata fanciulla), che vedono finalmente la possibilità di svagarsi digitalmente in maniera costruttiva, e non a colpi di BFG. C'è invece chi, come il sottoscritto, passata la fase di euforia iniziale, si stanca di doversi preoccupare di problemi quotidiani e mille altre rogne che già abbastanza incasinano la propria vita, figuriamoci quella dei sims, finendo per preferire qualcosa di molto più astratto come il suddetto BFG, con il quale svagare di più la mente. Voi da che parte state?