andros ha scritto gio, 26 agosto 2004 alle 14:35
Mi unisco al coro degli appassionati di Fps, anche io preferisco che la linearità regni sovrana. Come te non gradisco le scelte che cambiano l'evoluzione della trama, poichè ritengo che, come per altri media (cinema, fumetti, romanzi) l'autore ci deve condurre per mano dove ha deciso lui, magari facendoci credere che l'abbiamo deciso noi (pochi grandi ci riescono), decidendo le situazioni che possono suscitare emozioni e se ci riesce ha colto nel segno. Aborro le scelte che mozzano la trama, riducono le parti da visitare o eliminano personaggi chiave. Se Don Abbondio non si fosse fatto intimorire dai bravi, avesse sposato subito Renzo e Lucia, cosa ne sarebbe stato dei Promessi sposi? Ora senza scomodare paragoni irrispettosi, per il Manzoni s'intende, non si deve confondere l'interattività con la non linearità, sono due cose diverse. Non entro neppure nella valutazione degli RPG o degli strategici, ma negli Fps singleplayer, qualcuno ha citato capolavori come hl o Max Payne, la trama deve seguire una sua strada segnata, il bello è che se il tuo approccio è sbagliato non vai avanti e vieni regolarmente ucciso. Penso ad esempio: entrare in una stanza ad armi spianate, invece di sbirciare da una finestra ed entrare di soppiatto vedendo cosa fanno i presenti e decidere di passare furtivamente fa la differenza tra proseguire o restare uccisi. Perciò viva la non linearità e per i vari bonus, livelli segreti etc., se il gioco vale, allora mi sbatto se no finisco il gioco e buonanotte suonatore.