Il commercio fra la Cina e le nazioni africane ha superato il 39% di crescita nei primi 10 mesi dell’anno scorso, lo hanno comunicato fonti ufficiali cinesi.
Questo rappresenta un nuovo record e gli analisti sottolinenano che l’impulso è stato dato principalmente dall’aumento delle
importazioni della Cina di petrolio africano, il particolare dal Sudan. Anche l’Africa comunque continua a comprare sempre di più prodotti made in China.
La Cina sta facendo in Africa grossi investimenti nel campo petrolifero per poter affrontare al meglio il suo costante
trend di crescita. Già nel 2003 superava il Giappone per transformarsi nel secondo più grande consumatore del mondo di prodotti petroliferi dopo gli Stati Uniti.
La gestione delle informazioni di energia degli Stati Uniti (EIA) aggiunge che la Cina ha rappresentato 40% della crescita totale della
richiesta globale di petrolio in questi ultimi quattro anni.
Investimenti africani
Secondo le fonti per i primi 10 mesi dell’anno scorso, le esportazioni della Cina in Africa hanno ammontato a $15.25bn, mentre le importazioni del paese dall’Africa erano $16.92bn.
Yu Yingfu, funzionario del Ministero cinese del commercio, afferma che il commercio Cina-Africa è iniziato ad aumentatare dal
China-Africa Forum svoltosi nel 2000.
Sempre secondo fonti ufficiali, nei primi 10 mesi del 2005, le aziende cinesi hanno investito un totale di $175m in vari paesi africani.
Le aziende cinesi stanno inoltre prendendo sempre più in considerazione progetti di costruzione di infrastrutture in Africa. Alcuni analisti dicono che la Cina sta facendo questo per aiutare il commercio ed il movimento delle merci.
"L’Africa è diventata più importante per la Cina come fonte di materie prime state necessarie al settore manufatturiero cinese" - dice Duncan Innes-Ker, dell’ Economist Intelligence Unit - "il petrolio è un prodotto centrale in tutto questo, soprattutto quello sudanese". Innes-Ker ha aggiunto inoltre che la Cina è ben davanti alle nazioni occidentali per quanto riguarda i contratti petroliferi con le compagnie sudanesi.
Le
industrie tessili cinesi inoltre stanno investendo molto in Africa per far fronte ai limiti delle esportazioni fissati sia dagli USA che dagli stati europei.