Perchè sono gli idoli della maggior parte dei tifosi Juventini. Li vedono come due martiri incastrati dall'Inter con intercettazioni falsificate perchè era l'unico modo di far vincere una squadra perdente.
Questo è il pensiero di oltre il 90% degli juventini.
La percentuale è elevata, ma non così alta... almeno spero...![]()
ma manco per idea.
Non c'è accanimento per il semplice motivo che non ci sono ancora i presupposti legali per una cosa del genere.
Ci mancherebbe altro che fossero quella quarantina di intercettazioni in cui non c'è ombra di illecito a permettere una cosa del genere.
In compenso Oriali che ha patteggiato una pena è ancora al suo posto senza aver subito alcuna richiesta di danni da parte della società stessa, si vede che erano tutti concordi
Giusto per tua informazione: il tuo idolo palazzi ha archiviato tutte le accuse nei confronti degli arbitri indagati dalla procura di napoli: effettivamente le partite le arbitravano moggi, giraudo e bettega![]()
Ultima modifica di firewall76; 10-08-07 alle 23:38:51
L’INTERVISTA Il tecnico analizza i pro e i contro, tranquillizzando i tifosi
«Abbiamo fretta di vincere»
Ranieri: «E con me sarà un Del Piero alla Zola, in campo fino a 37 anni»
«Non siamo la Juve di due anni fa: questa squadra va costruita giorno dopo giorno.
Anche Roma non è stata costruita in una notte... Impariamo a risolvere i problemi» «Chiellini? Rimane qui, non scherziamo. Per cederlo, il City deve fare follie. Acquisti? Ora è difficile. Se la società mi dirà che ci sono i soldi e le condizioni, chiederò un difensore» «Nocerino è un altro Nedved: non si scarica mai. Ha digerito meglio di altri compagni i carichi di lavoro più intensi. Emerson? No, basta nomi: il centrocampo va bene così»
GIANNI LOVATO
TORINO
CLAUDIO RANIERI, nel*lo spazio di un mese si è passati dagli entusiasmi di Pinzolo a un certo scet*ticismo sulla Juve 2007*2008. La sua verità qual è?
« L’entusiasmo è fondamen*tale ma non bisogna dimen*ticare la nostra realtà at*tuale, non siamo la Juve di due anni fa. Partiamo dai giusti presupposti: questa è una squadra che va costrui*ta giorno dopo giorno. E nemmeno Roma venne co*struita in una notte... » .
Quindi?
« Quindi per cogliere la di*mensione della nuova Juve bisogna porsi a metà tra l’entusiasmo di Pinzolo e il realismo di questi giorni. Pensate che io non mi aspettassi delle difficoltà dalla tournée inglese? La maggior brillantezza dei nostri rivali era scontata ma, per il sottoscritto e so*prattutto per il processo di crescita della squadra, an*dare subito incontro a delle situazioni critiche era fon*damentale. Per imparare ad affrontarle, a risolverle in tempo utile. Più grave sa*rebbe stato farsi belli con delle vittorie contro squa*dre di piccolo cabotaggio e poi risvegliarsi alla prima di campionato » .
A lei queste amichevoli cosa hanno detto?
« Che guido un’ottima squa*dra dal punto di vista tecni*co e caratteriale, capace di lottare su ogni pallone. An*che se è ovvio che gli ingle*si, più pronti, arrivavano a conquistarlo prima di noi questo benedetto pallone. Contro il Newcastle erava*mo belli, ma poco organiz*zati tatticamente, poi siamo migliorati. E miglioramenti ce ne saranno in ogni parti*ta che affronteremo, ne ho già visti di importanti nel triangolare di Napoli. Ho un solo rammarico: mi sa*rebbe piaciuto iniziare il ri*tiro con una ventina di gior*ni d’anticipo proprio per giocare un maggior numero di partite » .
Le poche disputate han*no segnalato la brillan*tezza di Nocerino. La scelta di non girarlo alla Fiorentina inizia a paga*re...
« Lui è un altro Nedved, non si scarica mai. Però non è che la cosa mi sorprenda, semplicemente ha digerito meglio di alcuni compagni i carichi di lavoro più intensi del solito » .
Tiago invece sembra pro*prio aver bisogno di un digestivo...
« Non sono d’accordo. Contro il Napoli l’ho schierato da*vanti alla difesa, ruolo toc*cato in precedenza ad Almi*ron, e guarda caso il porto*ghese ha toccato il doppio dei palloni di Sergio. Co*munque attenzione a dare troppo valore al calcio d’a*gosto. Se i verdetti estivi fossero definitivi, Platini e Zidane che traccia avrebbe*ro lasciato nella Juve? Noi Platini e Zidane non li ab*biamo, ma vedrete che certi giudizi sui singoli cambie*ranno » .
Tornando a Tiago- Almi*ron, l’impressione è che i due fatichino a essere una coppia...
« Questo lo dirà il campio*nato, io la penso diversa*mente » .
E’ in quell’ottica che con*tro l’Inter ha schierato l’argentino da esterno?
« Il nostro rombo si contrap*poneva al loro, con Saliha*midzic dietro agli attaccan*ti. Almiron doveva gestire il centrosinistra, ma in realtà si allargava troppo in fret*ta, andando sul loro terzino, quando avrebbe dovuto ri*manere “ chiuso”. Non è che io lo voglia così esterno » .
Magari con un Emerson alle spalle lui e Tiago fati*cherebbero meno.
« No, basta con questi nomi. Il centrocampo va bene così com’è » .
Parliamo allora della di*fesa. Chiellini resterà o fi*nirà al Manchester City in caso di ulteriore rilan*ci da parte degli inglesi?
« Chiellini resta alla Juve, non scherziamo. Quando ho dichiarato che per venderlo i dirigenti del Manchester dovrebbero farci ridere, in*tendevo sottolineare come solo in caso di vere e proprie follie potremmo rinunciare a Giorgio. Ma non è il caso. Leggo sui giornali che dob*biamo puntare sui giovani: sono d’accordo e vendere Chiellini sarebbe un contro*senso » .
Lei ha anche detto che il vostro mercato è chiuso...
« Nel calcio le cose cambiano in fretta, la situazione at*tuale però è quella. Se, per fare un esempio, avessimo venduto Boumsong al Va*lencia, sarebbe diverso » .
Eravate davvero vicini al*la firma con gli spagnoli?
« Era tutto fatto, poi Quique Flores ci ha ripensato, mo*tivando la decisione con la conferma di Del Horno. Che è un esterno. Strano, ma è andata così » .
Quindi niente acquisti.
« Se la società dovesse arri*vare e dirmi “ Ci sono i soldi per dire, per fare” ci pense*rei » .
Significa che i soldi non ci sono?
« Significa che sono stati usati per arrivare agli obiettivi che ci eravamo po*sti. Infatti prima di partire per il ritiro abbiamo detto che la Juve era fatta al 99%. L’uno per cento era ed è le*gato a eventuali partenze. E al presentarsi di condizioni favorevoli » .
Con tutti i se e i ma del caso, lei pensa a un difen*sore o a un centrocampi*sta come ultimo rinforzo?
« Con tutti i se del caso, a un difensore » .
Là dietro qualche proble*mino in effetti c’è...
« Ma no, le diagonali stanno migliorando, l’intesa cre*sce » .
Se all’ultimo giorno di mercato le condizioni fa*vorevoli portassero in di*rezione di Cannavaro?
« No, vale quanto detto per Emerson. Pensiamo alla nuova Juve, non a quella vecchia » .
Spingiamoci in attacco. Iaquinta...
« Iaquinta a me va benissi*mo perché può giocare con tutti e tre i compagni. Con Palladino, con Del Piero e pure con Trezeguet. Lui è unico nell’attaccare gli spa*zi e questa sua caratteristi*ca gli consente di fare cop*pia con tutti gli altri che ho a disposizione » .
Del Piero vorrebbe rima*nere a disposizione fino a giugno 2010, la società sembra pensarla diversa*mente.
« Questo è un falso proble*ma, vedrete che tutto si ri*solverà in fretta. Io comun*que non avverto quel clima di contrapposizione di cui ho letto » .
Ma lei del futuro agoni*stico di Del Piero cosa pensa?
« Con me Zola ha giocato, e come ha giocato, fino a 36- 37 anni. Basta? » .
Il tridente offensivo visto in azione a Newcastle e contro il Napoli avrà un futuro?
« Dalle prossime partite uti*lizzeremo con continuità il 4- 4- 2, che rimane il sistema di gioco più adatto alle no*stre caratteristiche. Speri*mentare il 4- 3- 3 è stato uti*le per farci trovare pronti in certe partite, o in certi mo*menti di singole partita. Ma in linea di massima di at*taccanti ne vedrete in cam*po due » .
A proposito di coppie of*fensive, quella dell’Inter non sembra male...
« L’Inter era già una grande squadra e ha aggiunto un pezzo da novanta come Chi*vu. E anche Suazo, certo » .
Continuando a guardare in casa altrui, cosa vede?
« Un Milan che potrà di*sporre fin da inizio stagio*ne di Nesta a Ronaldo. Mi fa ridere chi dice che i ros*soneri sono gli stessi della scorsa stagione. E se Pato dovesse ambientarsi subi*to... Lui ha tutto per diven*tare una stella assoluto a li*vello mondiale. Insomma, le due milanesi rimangono le squadre da battere. Noi sia*mo la Juve e dobbiamo pro*vare a inserirsi in quel di*scorso, senza dimenticare quanto detto dal nostro am*ministratore delegato jean Claude Blanc, cioè che il piano è quinquennale. Ma i nostri tifosi stiano tranquil*li, qui abbiamo tutti una certa fretta di vincere. L’im*portante è perdere quella positività che ho riscontrato arrivando alla Juve » .
tuttosport
La fonte è quella che è purtroppo![]()
Ti dimentichi che per la giustizia sportiva intento di rubare e rubare sono la stessa cosa. Basta che ci sia il primo passaggio con la corruzione dei designatori poi non è necessario dimostrare che sul campo ci sia stato effettivamente il furto.
no, vi prego, basta...
Per la miseria si ricomincia.... :disperazioneportamivia:![]()
Ultima modifica di frittole; 11-08-07 alle 08:04:16
dimentichi che non c'è nemmeno il tentativo di rubare: non c'è richiesta di arbitri, né di favori.
E la corruzione dei designatori dove sarebbe, di grazia? nelle cene? quelle a cui partecipava anche facchetti? Colui che chiamava de santis come lo stesso moratti ha confermato?
Fire, ma gli amici ti mettono la musueruola quando esci con loro??
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che minchia vuol dire?L’im*portante è perdere quella positività che ho riscontrato arrivando alla Juve
Moggishow alla Versiliana, ce lo racconta Dipollina su Repubblica
11/08/2007
MARINA DI PIETRASANTA - L´estate che butta gossip di quarta lega e scarse emozioni può diventare a questo punto anche l´estate di Luciano Moggi in tour. Gira l´Italia, assume la parte di vittima sacrificale di profonde ingiustizie e indossa i panni del vendicatore, moralizzatore, raddrizzatore di torti: a testa bassa sfruttando il periodo difficile del presidente del Coni Petrucci («Le ultime vicende dimostrano dov´era il potere nel calcio: ora voglio vedere se Petrucci avrà il coraggio di dare le dimissioni come ho fatto io»). Il clou ieri, al rinomato Caffè della Versiliana, in alta Toscana. Arrivano in tremila, c´è chi lo contesta ma la maggioranza è con lui. Gli rivolgono domande così: «Come pensa che si possa riportare la pulizia nel calcio?». Lui esordisce: «Eccomi, sono il mostro», tira in ballo Fassino e D´Alema come compagni di sventura d´intercettazioni. E dà il via a un copione che appare scritto, pensato, provato e riprovato.
Siamo a un passo da quel Forte - dei Marmi - buen ritiro di Moratti e, ultimamente, anche di Galliani. E non troppo distante dai territori di uno come Paolo Bergamo, ex designatore d´arbitri e co-tenutario di tessere telefoniche che - sorpresa - si presenta all´ingresso in discreta forma estiva («Sono un libero cittadino, no? Sì, è la prima volta che lo vedo da allora. Imbarazzo? E perché, ci conosciamo da trent´anni. Sostegno? Luciano sa benissimo difendersi da solo. Ci telefoniamo? No»). Sfidano in tremila la minaccia di pioggia. Foto via-telefonino insieme a Lucianone, bambini innalzati sul mucchio per strappare l´autografo. Ma ci sono anche i contestatori e più volte si finisce a saloon: c´è uno che grida "vergogna!" e non la smette finché non lo convincono ad allontanarsi, quando Moggi le spara più grosse partono lazzi e frizzi - in fondo è la Toscana, dove è stato partorito quello striscione rimasto insuperato, l´anno scorso a Firenze ("Moggi, da te ‘un me l´aspettavo"). Ma la maggioranza è venuto a omaggiarlo, c´è un tipo più tinto di Little Tony che prende il microfono e annuncia di aver presentato ricorsi alla Corte Europea contro i soprusi subiti, un altro lo segue e declama: «Sono venuto a portarle i sensi della riconoscenza del popolo juventino nei suoi confronti». Moggi reprime il sorriso anche perché ha ormai perfettamente collaudato l´espressione afflitta del volto. Ovviamente si è invaghito del caso-basket che scuote i vertici del Coni. «E la cupola eravamo noi? Ma vi rendete conto - esplode con incerta metafora - io e Giraudo non eravamo nemmeno il batacchio del calcio!» (applausi, urla, contestazioni, grida "buffone!").
Il resto della sloganistica moggiana è anch´esso collaudato. Pillole sparse: «Moratti? E´ come Pasquale Bruno, era un pezzo di pane fuori dal campo poi giocava e lo chiamavano O´ animale». Ribadisce che se Montezemolo avesse difeso la Juve come ha fatto con la Ferrari non sarebbe finita così, ma dice anche: «Mi sono dimesso per lasciare libera la Juve di difendersi, ma se avessi saputo prima come aveva intenzione di farlo, non lo avrei mai fatto». «Parlavo al telefono con Bergamo, sì, e perché (urla) Collina poteva parlare con Meani e io non potevo parlare con Bergamo?». Smentisce la particina nel film di Banfi sul pallone, invoca la «convenzione internazionale dei diritti dell´uomo» (tumulti in platea), tira in ballo Telecom, lo spionaggio industriale, il passaporto di Recoba. Quando lo mettono un po´ alle strette sulle tessere telefoniche allora osa l´inosabile: «E Fassino e D´Alema, allora?»: nel senso, spiega, che conta l´intonazione, come si dicono le cose, quanto si è ironici, etc etc, e che comunque «le intercettazioni sono diventate una questione nazionale solo quando è toccato ai politici». Urla, applausi, buuu, e perfino tuoni dal cielo. Il grande show dell´estate, in mancanza d´altro.
Antonio Dipollina
fonte LA REPUBBLICA
I toscanacci che lo prendono a calci nel **** vita natural durante non esiston più...
siamo allo sfascio totale
ovviamente non ha detto nulla di nulla a sua difesa, e come sempre quando si parla di telefonini la butta sul ridere, che simpatico![]()
pagassero me per dire sempre le solite amenità: che vita ingiusta![]()
certo che anche dipollina ha tempo da perdereMoggishow alla Versiliana, ce lo racconta Dipollina su Repubblica
11/08/2007
MARINA DI PIETRASANTA - L´estate che butta gossip di quarta lega e scarse emozioni può diventare a questo punto anche l´estate di Luciano Moggi in tour. Gira l´Italia, assume la parte di vittima sacrificale di profonde ingiustizie e indossa i panni del vendicatore, moralizzatore, raddrizzatore di torti: a testa bassa sfruttando il periodo difficile del presidente del Coni Petrucci («Le ultime vicende dimostrano dov´era il potere nel calcio: ora voglio vedere se Petrucci avrà il coraggio di dare le dimissioni come ho fatto io»). Il clou ieri, al rinomato Caffè della Versiliana, in alta Toscana. Arrivano in tremila, c´è chi lo contesta ma la maggioranza è con lui. Gli rivolgono domande così: «Come pensa che si possa riportare la pulizia nel calcio?». Lui esordisce: «Eccomi, sono il mostro», tira in ballo Fassino e D´Alema come compagni di sventura d´intercettazioni. E dà il via a un copione che appare scritto, pensato, provato e riprovato.
Siamo a un passo da quel Forte - dei Marmi - buen ritiro di Moratti e, ultimamente, anche di Galliani. E non troppo distante dai territori di uno come Paolo Bergamo, ex designatore d´arbitri e co-tenutario di tessere telefoniche che - sorpresa - si presenta all´ingresso in discreta forma estiva («Sono un libero cittadino, no? Sì, è la prima volta che lo vedo da allora. Imbarazzo? E perché, ci conosciamo da trent´anni. Sostegno? Luciano sa benissimo difendersi da solo. Ci telefoniamo? No»). Sfidano in tremila la minaccia di pioggia. Foto via-telefonino insieme a Lucianone, bambini innalzati sul mucchio per strappare l´autografo. Ma ci sono anche i contestatori e più volte si finisce a saloon: c´è uno che grida "vergogna!" e non la smette finché non lo convincono ad allontanarsi, quando Moggi le spara più grosse partono lazzi e frizzi - in fondo è la Toscana, dove è stato partorito quello striscione rimasto insuperato, l´anno scorso a Firenze ("Moggi, da te ‘un me l´aspettavo"). Ma la maggioranza è venuto a omaggiarlo, c´è un tipo più tinto di Little Tony che prende il microfono e annuncia di aver presentato ricorsi alla Corte Europea contro i soprusi subiti, un altro lo segue e declama: «Sono venuto a portarle i sensi della riconoscenza del popolo juventino nei suoi confronti». Moggi reprime il sorriso anche perché ha ormai perfettamente collaudato l´espressione afflitta del volto. Ovviamente si è invaghito del caso-basket che scuote i vertici del Coni. «E la cupola eravamo noi? Ma vi rendete conto - esplode con incerta metafora - io e Giraudo non eravamo nemmeno il batacchio del calcio!» (applausi, urla, contestazioni, grida "buffone!").
Il resto della sloganistica moggiana è anch´esso collaudato. Pillole sparse: «Moratti? E´ come Pasquale Bruno, era un pezzo di pane fuori dal campo poi giocava e lo chiamavano O´ animale». Ribadisce che se Montezemolo avesse difeso la Juve come ha fatto con la Ferrari non sarebbe finita così, ma dice anche: «Mi sono dimesso per lasciare libera la Juve di difendersi, ma se avessi saputo prima come aveva intenzione di farlo, non lo avrei mai fatto». «Parlavo al telefono con Bergamo, sì, e perché (urla) Collina poteva parlare con Meani e io non potevo parlare con Bergamo?». Smentisce la particina nel film di Banfi sul pallone, invoca la «convenzione internazionale dei diritti dell´uomo» (tumulti in platea), tira in ballo Telecom, lo spionaggio industriale, il passaporto di Recoba. Quando lo mettono un po´ alle strette sulle tessere telefoniche allora osa l´inosabile: «E Fassino e D´Alema, allora?»: nel senso, spiega, che conta l´intonazione, come si dicono le cose, quanto si è ironici, etc etc, e che comunque «le intercettazioni sono diventate una questione nazionale solo quando è toccato ai politici». Urla, applausi, buuu, e perfino tuoni dal cielo. Il grande show dell´estate, in mancanza d´altro.
Antonio Dipollina
fonte LA REPUBBLICA
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Si può skippare al 26 Agosto?![]()
LAPO
Chiacchierata da New York con il nipote di Gianni Agnelli: "Mi sono sentito molto vicino alla squadra nei momenti più difficili. In campo voglio vedere undici guerrieri sempre pronti a dare il massimo. La Juve ha pagato troppo, io ho 29 scudetti nel cuore, ma adesso guardiamo avanti. Cassano ha bisogno di persone che credano in lui e gli vogliano bene. Da bambino preferivo vedere gli allenamenti della Juve a Disneyworld. L'Italia ha perso gli Europei del 2012 e nessuno ha fatto autocritica".
(tuttosport)
Martes vai a donne...e portati qualcuno![]()