Ho notato con piacere che l'editoriale di sabato è stato molto apprezzato. Come potrei allora asternermi dal proseguire su questa strada? Accanto a quelli che denigrano in maniera più o meno velata il nostro hobby preferito, ci sono persone - amici, parenti - che cercano in qualche modo di "fare colpo" (scusate la pessima espressione, ma non mi viene in mente altro) millantando una conoscenza dell'argomento che dovrebbe in qualche modo stupirmi. I casi più eclatanti sono quelli di chi, nel bel mezzo di una discussione imperniata su tutt'altro argomento, ad un certo punto se ne escono con una frase del tipo «ma lo sai che Pinco Pallino è un gioco veramente divertente?» oppure «bleargh! ma quanto farà schifo Pinco Pallino?» Pinco Pallino, nel novantanove per cento dei casi è un vecchissimo strategico uscito sette anni fa del quale nessuno ha mai sentito parlare, o un gioco uscito da due giorni sul circuito pirata e che non arriverà nei negozi prima di quattro mesi. L'esperienza videoludica di queste persone è solitamente basata sull'aver giocato solamente a Pinco Pallino. In entrambi i casi non so quasi mai come rispondere, se non abbozzando qualcosa di particolarmente dimenticabile. Questo ameno siparietto si fonda su una premessa assolutamente errata, e cioè che io (e immagino anche a voi, che mangiate pane e VG) possegga una conoscenza assoluta, granitica e totale del mondo dei videogiochi, e sia perfettamente in grado di sostenere la discussione.