eh?
Il significato è sempre quello : si tratta di una tempesta che nel 1281 affondò la flotta mongola inviata a conquistare il Giappone. Se i mongoli fossero sbarcati avrebbero senz' altro conquistato il Giappone : solo tre anni prima si erano infatti impadroniti della Cina, che era all' epoca la prima e più avanzata potenza mondiale (considera che la Cina disponeva persino delle prime armi da fuoco, con almeno 150 anni di anticipo sull' Europa), mentre il Giappone era un paese relativamente piccolo ed arretrato.............
infatti gli islamici che si fanno saltare preferisco chiamarli terroristi o attentatori autoesplosivi, per non offendere i giapponesi e i valorosi piloti che si schiantavano durante la seconda guerra mondiale
Sì, perchè quando si schiantavano lanciavano caramelle sulla folla
A mio avviso farsi esplodere è un gesto altamente artistico , peccato che i terroristi lo facciano coinvolgendo civili, in guerra i kamikaze sono uno spettacolo. Peccato che il cattolicesimo proibisca il suicidio , sennò ricorrere all'autoesplosione quando ormai tutto è perduto sarebbe la morte più soddisfacente, come non ho mancato di esporre più volte.
Diciamo che questo intervento è semiserio, va.
Calon: il nemico dell'implosione.
Sottoscrivo e quoto.A mio avviso farsi esplodere è un gesto altamente artistico , peccato che i terroristi lo facciano coinvolgendo civili, in guerra i kamikaze sono uno spettacolo. Peccato che il cattolicesimo proibisca il suicidio , sennò ricorrere all'autoesplosione quando ormai tutto è perduto sarebbe la morte più soddisfacente, come non ho mancato di esporre più volte.
Mentre l' atto terroristico è esecrabile perchè colpisce senza preavviso (cioè senza dichiarazione di guerra o senza stato di guerra) dei civili innocenti, al contrario non vedo alcuna differenza morale tra un kamikaze giapponese (pilota militare su aereo militare con regolari contrassegni che colpiva bersagli militari nemici durante un chiaro ed evidentissimo stato di guerra tra le due nazioni) ed un qualsiasi altro militare, se non il fatto che il kamikaze giapponese era decisamente più coraggioso perchè certo di andare a morire.
Inoltre non credo che attaccare un carro armato con una bomba ad asta possa considerarsi un vero suicidio : è un attacco suicida, non un suicidio, cose differenti.........
Dei giapponesi trovo invece decisamente idiote altre pratiche : tipo quella di non portare il paracadute sugli aerei, perchè secondo loro il guerriero sconfitto non doveva sopravvivere.
Pensate un po' che idioti : se il motore va in panne durante un volo di trasferimento (cosa accaduta più volte durante la seconda guerra mondiale, soprattutto ai piloti degli Hien) la sconfitta del nobile samurai dove sta ? perchè morire allora in quel caso ?
Ultima modifica di ElitePhoenix; 04-11-07 alle 21:45:57
Il guerriero sà che si può spezzare una katana in combattimento .
Beh, non è che durante la seconda guerra mondiale si siano fatti molti combattimenti con la spada..........
E comunque una spada che si spezza durante un combattimento fa uscire sconfitto il samurai, e una sconfitta per sfortuna è pur sempre una sconfitta.
Invece un motore che si pianta in un volo di trasferimento non è una sconfitta, sotot nessun punto di vista, mi pare.
Al massimo potrà essere una sconfitta per il meccanico, ma non certo per il pilota...................
Che i giapponesi siano estremamente maniaci per molti versi è assodato. Tuttavia ammiro il loro tradizionalismo, per certi aspetti.
P.s. per inciso, visto che mi piace precisare i luoghi comuni, se a un samurai si spezzava la katana si spezzava l'anima, e a grandi linee doveva o suicidarsi o darsi alla macchia. Se parliamo di guerrieri con spada eh.
E per piacere uqando aprliamo di ste cose, se diciamo catana diciamo samurai, se diciamo spada diciamo guerriero o servitore. Non mischiamo lingue e termini.
Il meccanico come il fabbro.. Sono stato troppo ermetico.Beh, non è che durante la seconda guerra mondiale si siano fatti molti combattimenti con la spada..........
E comunque una spada che si spezza durante un combattimento fa uscire sconfitto il samurai, e una sconfitta per sfortuna è pur sempre una sconfitta.
Invece un motore che si pianta in un volo di trasferimento non è una sconfitta, sotot nessun punto di vista, mi pare.
Al massimo potrà essere una sconfitta per il meccanico, ma non certo per il pilota...................
Intendo dire che per capire i kamikaze, o più in generale il giapponesi, bisogna usare il loro metro di giudizio.
Il fatto è che un pilota giapponese non sarebbe mai tornato a casetta sua senza il suo areoplano, così come un samurai non sarebbe tornato indietro senza la sua katana.
@Baddo non fare il pignolo!
Ultima modifica di il Mago di Ot; 04-11-07 alle 22:19:36
concordo, sia sul samurai che sul pignolo
Non ho mai capito sta ******a idea che i civili non vanno toccati mentre i militari possono essere fatti saltati in aria come vogliono
Per significato intendevo, ora kamikaze vengono chiamati i terroristi suicidi, e quindi il ruolo del guerriero esplosivo ora è circondato da un'aura sinistra di terrorismo.Il significato è sempre quello : si tratta di una tempesta che nel 1281 affondò la flotta mongola inviata a conquistare il Giappone. Se i mongoli fossero sbarcati avrebbero senz' altro conquistato il Giappone : solo tre anni prima si erano infatti impadroniti della Cina, che era all' epoca la prima e più avanzata potenza mondiale (considera che la Cina disponeva persino delle prime armi da fuoco, con almeno 150 anni di anticipo sull' Europa), mentre il Giappone era un paese relativamente piccolo ed arretrato.............
Secondo me non conta se sono civili o militari. Sono morti e basta.
Chiamali kamikaze, terroristi, sempre morte seminano. Diamine, è come collezionare pallottole per bellezza, come se ci si dimenticasse che sono strumenti di morte.
Alla fine ci guadagnano solo le industrie delle armi. Non c'è niente di nobile nella guerra, anche se te lo dipingono come tale per farti crepare più contento.
Conta se sono civili o militari. Infatti, un militare si aspetta di rischiare di morire in guerra, perchè è il suo mestiere; il civile invece, che ha fatto di male?Secondo me non conta se sono civili o militari. Sono morti e basta.
Chiamali kamikaze, terroristi, sempre morte seminano. Diamine, è come collezionare pallottole per bellezza, come se ci si dimenticasse che sono strumenti di morte.
Alla fine ci guadagnano solo le industrie delle armi. Non c'è niente di nobile nella guerra, anche se te lo dipingono come tale per farti crepare più contento.
In effetti, un aspetto negativo dei kamikaze senza la patch "jihad 1.0", cioè di quelli che lo fanno solo in guerra, è che facendosi esplodere non possono poi difendere i civili.
è un fatto negativo perchè il soldato dovrebbe anche avere compiti protettivi.
Ti faccio presente che una volta la leva era obbligatoria, non volontaria. Ora da poco non lo è più.
Tra parentesi, un militare prima di essere tale è comunque un essere umano, e come tale non ha fatto niente di male. E' ha famiglia e tutto il resto. E questo non ne fa liberamente carne da macello.
Figurati, mica stai parlando con uno che ha il poster di Beccaris in camera o l'autografo di Cadorna nel portafoglio.Ti faccio presente che una volta la leva era obbligatoria, non volontaria. Ora da poco non lo è più.
Tra parentesi, un militare prima di essere tale è comunque un essere umano, e come tale non ha fatto niente di male. E' ha famiglia e tutto il resto. E questo non ne fa liberamente carne da macello.
Ovvio che il militare è un essere umano, mica dico che devono andare verso la morte certa impavidi. Ma se fai il militare, obbligo o meno, che è un altro discorso, lo fai per difendere la patria, cioè sai che potrebbe capitare che una pallottola venga a farsi un giro dalle tue parti, mentre se sei un civile ti aspetti che il tuo esercito ti protegga.
è un discorso serio a cui tengo, quindi rimando a dopo visto che sto uscendo per una lezione. a dopo!
Piccolo Calon, si vede che nella tua vita non ti sei dovuto confrontare con la leva obbligatoria.