Dopo un lungo e faticoso viaggio la compagnia tornò dunque vittoriosa al cospetto dei Valar, recando in dono il Silmaril riconquistato a prezzo di dure lotte e ardue imprese.
Le Aquile li avevano portati giorni prima nell'Imladris, dove mastro Elrond aveva provveduto a ristorarli dalle interminabili fatiche e a riparare le loro armi danneggiate. Dopo un breve riposo erano poi stati accompagnati ai rifugi oscuri: ad attenderli v'era un bellissimo vascello elfico, che li avrebbe celermente condotti sulle coste del Reame Beato.
Al momento dello sbarco sentirono che l'(eterna)avventura era finalmente approdata al suo capitolo finale: di lì a poco sarebbero stati condotti al cospetto dei Valar, e nessuno sapeva cosa aspettarsi. Nel frattempo furono donate vesti nuove a ciascuno dei membri della compagnia, ed auree corone furono poste sui loro capi; il loro abbigliamento era ora più consono alla cerimonia che l'indomani avrebbe consacrato la loro ascesa nell'olimpo degli eroi.
Nell'attesa di essere ricevuti dai custodi del Reame Beato, gli amici si concessero alcune ore di riposo in compagnia di cospiqui boccali di birra, fumando ottima erba-pipa in grandi quantità ()