Salve a tutti! Con il beneplacito e l'appoggio totale di Joe Slap e di Samo79, che ringrazio di tutto cuore, dò il via a questo nuovo topic, che sperò sarà gradito a tutti voi amighisti nostalgici.
VideoLudo raccoglierà recensioni scritte dal sottoscritto dei più divertenti e famosi videogiochi per Amiga, dando spazio anche ad altri giochi meno conosciuti ma altrettanto degni di essere ricordati per le loro qualità.
Con questo topic spero di risvegliare in voi tanti bei ricordi, per suggerimenti o critiche scrivetemi pure!
Cominciamo VideoLudo con uno dei miei primi VG giocati su Amiga in assoluto. Sto parlando di una delle pietre miliari della storia dell'Amiga e in particolare del glorioso Team17.
Sto parlando di ALIEN BREED.
Con questa semplice e spartana schermata di inizio si apre una delle saghe più belle pubblicate per il glorioso Amiga: Alien Breed ci porta ad impersonare un prode Marine armato fino ai denti per fronteggiare orde di alieni assetati di sangue che hanno invaso la nostra stazione spaziale e che adesso pensano soltanto a fare un sol boccone del nostro protagonista.
Alien Breed è uno sparatutto nel senso più classico del termine: gli alieni pullulano e il vostro dito raramente si staccherà dal pulsante di fuoco, tanti sono gli attacchi a cui sarete sottoposti. Nonostante la scelta di una visuale dall'alto, che agli occhi di molti utenti "moderni" potrebbe sembrare atipica e sconveniente, il pathos e la sensazione di claustrofobia ch eil gico riesce ad offrire sono davvero impagabili.
Il livello di difficoltà è davvero alto, e cade come manna dal cielo l'opzione per poter giocare in cooperazione, affidando ad un amico con ottima mira (possibilmente) l'altro Marine disponibile. I corridoi angusti si susseguono l'uno dopo l'altro, e la possibilità di vedere in anticipo i nemici che si celano dietro le prossime porte aiuta si a prepararsi ad un nuovo e cruento scontro a fuoco, ma al tempo stesso angoscia, facendoci percepire in anticipo la quantità e la pericolosità del nemico.
Alien Breed bada alla sostanza: la grafica è nitida e ben disegnata (prendendo numerosi spunti proprio dal film "Alien" specie per quanto riguarda il design dei mostracci e l'ambientazione), riesce a sfruttare bene la palette grafica dell'Amiga pur non raggiungendo mai livelli di eccellenza, offrendo sprite semplici e ben animati, ed alcuni pregevoli effetti di luce (molto belli i livelli al buio, dove dovrete seguire esclusivamente le luci rosse dei corridoi e nei quali saranno visibili soltanto gli occhi degli alieni..)
Ogni livello viene introdotto da un briefing che ci spiega in breve gli obiettivi della prossima missione: di volta in volta si tratterà di trovare uscite lontane dal punto di partenza, cercare terminali, scovare chiavi, ma sicuramente qualunque obiettivo dobbiate portare a termine ci sarà sempre un denominatore comune:SOPRAVVIVERE.
E non sarà facile. Perchè i corridoi saranno zeppi di alieni grandi e piccoli (troveremo anche gli "strizzafaccia" di Alien, che strisciano viscidamente nel tentativo di farci la pellaccia), ma anche perchè numerosi saranno gli ostacoli al nostro peregrinare nella stazione spaziale: porte da aprire trovando la giusta chiave, campi di energia da evitare ad ogni costo, voragini improvvise da cui fuoriescono mostruosità assortite...tutto questo e molto di più per rendere la vostra vita un inferno.
Come se non bastasse, i programmatori del Team 17 hanno avuto poca pietà per noi videogiocatori-schiappa, distribuendo lungo i livelli di gioco scarse quantità di munizioni e medikit.
Fortunatamente però potrete trovare, disseminati per i corridoi, alcuni terminali ai quali connettervi, che vi daranno la possibilità, sfruttando il denaro raccolto durante il gioco, di acquistare armi più potenti (tra le quali lanciafiamme, laser e lanciarazzi..), medikit e vite extra, nonchè di visionarie una utilissima mappa del livello corrente.
Ci sarà poi la possibilità di ottenere anche, previo pagamento di una discreta sommetta, un apassword che ci permetterà di salvare il gioco in quel punto, e ne avrete bisogno!
]A parte il sonoro, che nonostante sia stato affidato ad un guru su Amiga come Allister Brimble non brilla certo per orginalità, limitandosi a qualche grugnito, alcune campionature vocali ben fatte e vari effetti ambientali, Alien Breed si rivela un'esperienza di gioco che nonostante nei primi minuti possa disarmare per una difficoltà eccessiva, lentamente vira verso la soddisfazione totale nel vedere il nostro Marine concludere felicemente una missione difficile oppure nello sterminare un'orda di alieni che sembrava non finire mai.
Pazienza, questo è il motto del gioco targato Team17, che se giocato in due vi regalerà ancora più emozioni ed un incentivo importante per portare a termine tutti gli obiettivi di gioco.
Il sistema di controllo, preciso e puntuale, ed una longevità assicurata da una discreta quantità di livelli e da una difficoltà alta ma mai impossibile, pongono questo titolo nell'olimpo dei titoli Amiga di tutti i tempi, e dal punto di vista dell'atmosfera molti giochi di oggi in vero 3d hanno molto da imparare da questo piccolo gioiellino bidimensionale.
*Uccio*
LA PAGELLA
GRAFICA 80
Pulita ed essenziale, senza troppi fronzoli.
SONORO 70
Buoni i campionamenti, nella norma effetti e musichette dei menù.
GIOCABILITA' 88
Il sistema di controllo è sempre puntuale, e non si corre mai il rischio di non sapere più cosa fare.
LONGEVITA' 90
La elevata difficoltà e i numerosi nemici da sterminare, uniti alla possibilità di giocare in due contemporaneamente danno a questo titolo una profondità invidiabile.
GLOBALE 85
Uno dei giochi più impegnativi e più adrenalici pubblicati per Amiga, azione allo stato puro.
VIDEOLUDO RICORDA:
Alien Breed è solo l'inizio di una splendida saga firmata Team17 che vedrà pubblicati su Amiga anche Alien Breed'92 Special Edition, Alien Breed 2 The horror continues, Alien Breed Tower Assault, Alien Breed 3D e Alien Breed 3D 2, tutti meritevoli di essere giocati, con una menzione particolare per Alien Breed Tower Asaault, mentre da evitare come la peste è Alien Breed 3D 2, indegna conclusione per una serie così bella.