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certo, è vero quando in 5 lo scuotono con le lance trafitto e lo sballonzolano quà e là come un vestito di carnevale vuoto, manco pesasse 20 grammi, a un certo punto si vedono pure gli occhi di vetro.
Eh, volevi che uccidessero un giaguaro veramente, lì sono buoni trucchi vecchio stile, il finto giaguaro pare proprio un giaguaro morto ed è abbastanza per quella scena.
Il realismo prima di tutto.
Non sono un fanatico della CG ma se mi sono accorto io e se se n'è accorto pure mio padre che fottesega di ste cose ci sarà un perchè. Quando lo inquadrano che morde il tipo e poi lo uccidono non è un "buon vecchio trucco vecchio stile che bei tempi andati", è semplicemente brutto. Poteva farlo meglio. Punto. Ma tanto cambia niente, è solo un minimo dettaglio che non influisce sulla generale pessima mia valutazione di sto film.
se il giaguaro era di pezza nn me ne sono accorto, cmq quella è stata la seconda scena più divertente del filmPer fare piacere a mio padre, ho visto..
no non la metto nemmeno la locandina,
Apocalypto.
Ma che brutto.
E' incatenato entro i parametri del "solito" film, senza una virgola una di originalità, è anacronistico sia nei contenuti che nella forma, la location temporal culturale è puramente di facciata, e non sto parlando delle incongruenze "storiche", lo sto prendendo come oggetto da intrattenimento.
Brrrr...
e poi il "giaguaro" nero è di pezza, ma di quella scarsa eh..
per il resto a me è piaciuto, premettendo ke sono assolutamente ignorante in materia storica di quelle popolazioni
Più che regge manda avanti tutta la baraccaBravissimo. E poi fa sempre piacere vedere un film girato nella tua regione
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Che dire, mi aspettavo molto di più. Divertente, ma non riesce a sollevarsi dal burlesco e a dire qualcosa. Ci prova nel finale ma è un discorso che continua a distruggere l'immagine di Hitler come capo carismatico, come se ce ne fosse bisogno dopo 1h e 30 di film in cui non ha fatto altro...
Tira poi delle conclusioni che non condivido minimamente sull'impossibilità di capire quella pagina di storia. Bof.
Per un po' comunque è divertente, soprattutto la gag dei saluti nazisti ripetuti un sacco volte.
Questo mi dispiace, la cosa importante da fare è invece proprio capire a fondo quella pagina, per comprenderne cause, avvenimenti, conseguenze e reazioni.
Vabbè lo affitterò per curiosità, un giorno...mi aveva incuriosito, peccato.
niente da dire.
Eh beh, film quasi "sconosciuto" (non ne ricordo grande "pubblicità" ) basato sugli scritti e vita di Charles Bukowsky.
Film da un tatto quasi "soffice" nonostante le atmosfere che si risperino siano parecchio drammatiche, ma come nei libri di Buko tutto viene preso per quello che è, la sopravvivenza di un uomo fuori da ogni canone della società tra donne alcool e penne.
A Dillon bastano pochi sguardi per espremere al meglio quello che è lo "style-life" che Charles ha sempre descritto nei suoi libri,e cosi le sue storie prendono forma, tra qualche risata amara e qualche scena un pò triste, ma tutto con una regia lieve, che narra senza giudicare, che incalza senza troppe pomposità, e come nei libri di Buko tutto scorre come un bicchiere di birra bevuto in oscuro bar con la sigaretta tra le dita.
Poi qualcuno mi dirà che è un film che non parla di niente, che non ha una trama, che non comincia e che non finisce.
E io gli rispondo che probabilmente non hai mai letto Bukowsky, o non lo conoscono cosi bene.
Se vi capita sotto mano dategli una chance, se la merita.
Ultima modifica di Nevade; 24-01-08 alle 22:55:22
Lo apprezzeranno quasi solamente i lettori e gli estimatori di Bukowski a mio avviso, a me è piaciuto molto.
Eh beh, film quasi "sconosciuto" (non ne ricordo grande "pubblicità" ) basato sugli scritti e vita di Charles Bukowsky.
Film da un tatto quasi "soffice" nonostante le atmosfere che si risperino siano parecchio drammatiche, ma come nei libri di Buko tutto viene preso per quello che è, la sopravvivenza di un uomo fuori da ogni canone della società tra donne alcool e penne.
A Dillon bastano pochi sguardi per espremere al meglio quello che è lo "style-life" che Charles ha sempre descritto nei suoi libri,e cosi le sue storie prendono forma, tra qualche risata amara e qualche scena un pò triste, ma tutto con una regia lieve, che narra senza giudicare, che incalza senza troppe pomposità, e come nei libri di Buko tutto scorre come un bicchiere di birra bevuto in oscuro bar con la sigaretta tra le dita.
Poi qualcuno mi dirà che è un film che non parla di niente, che non ha una trama, che non comincia e che non finisce.
E io gli rispondo che probabilmente non hai mai letto Bukowsky, o non lo conoscono cosi bene.
Se vi capita sotto mano dategli una chance, se la merita.
L'ho rivisto anche in inglese che è anche meglio.
Molto bravo Dillon.
Ultima modifica di Seraph888; 25-01-08 alle 08:50:34
Sto (ri)guardando 28 giorni dopo...![]()
Mh, a parte che all'epoca ne vidi più volte il trailer su Comingsoon quindi è perfino uscito al cinemaEh beh, film quasi "sconosciuto" (non ne ricordo grande "pubblicità" ) basato sugli scritti e vita di Charles Bukowsky.
Film da un tatto quasi "soffice" nonostante le atmosfere che si risperino siano parecchio drammatiche, ma come nei libri di Buko tutto viene preso per quello che è, la sopravvivenza di un uomo fuori da ogni canone della società tra donne alcool e penne.
A Dillon bastano pochi sguardi per espremere al meglio quello che è lo "style-life" che Charles ha sempre descritto nei suoi libri,e cosi le sue storie prendono forma, tra qualche risata amara e qualche scena un pò triste, ma tutto con una regia lieve, che narra senza giudicare, che incalza senza troppe pomposità, e come nei libri di Buko tutto scorre come un bicchiere di birra bevuto in oscuro bar con la sigaretta tra le dita.
Poi qualcuno mi dirà che è un film che non parla di niente, che non ha una trama, che non comincia e che non finisce.
E io gli rispondo che probabilmente non hai mai letto Bukowsky, o non lo conoscono cosi bene.
Se vi capita sotto mano dategli una chance, se la merita.![]()
Comunque questo non c'entra, il grosso difetto di questo film è che è troppo pulito. Seraph dice che piacerebbe solo agli estimatori di Bukowski, io sostengo la tesi diametralmente opposta. A un vero estimatore di Bukowski questo film fa schifo. Dillon è troppo tirato e fuori parte, il tutto è troppo patinato per anche solo sognare di essere una storia del buon Buko.
Bocciato.
A proposito di Bukowski, qualcuno ha mica visto "barfly"? Com'è?
Rivisto per l'ennesima volta
Meraviglioso e indimenticabile, forse IL mio film.
Visto The Lodger (il Pensionante) di Alfred Hitchcock.
Bè niente da dire, si colgono in potenza molti indizi del genio del Maestro, sia per certi espedienti (il film è muto. Vi ricordate come faceva a rappresentare senza sonoro il rumore dei passi sopra il soffitto?Geniale!) sia per il senso di suspence e la forza di alcune scene (la massa inferocita alla fine del film fa davvero impressione!).
Ho deciso di cominciare al ricerca di tutti i suoi film
Intanto ho comprato questo:
Insomma un cofanetto con sette film suoi (poi dovrò comprare anche altri due, ho trovato il tutto a blockbuster sotto casa ad un prezzo onesto perchè usati):
Sabotatori, L'Ombra del dubbio, Nodo alla Gola, La Finestra Sul Cortile, La Congiura degli Innocenti, L'uomo che Sapeva Troppo, Psycho.
Stasera mi rivedo Psycho![]()
E patinato come è patinato un film Kaurismaki, è un film sul lato di Bukowsky piu "reale" e meno romanzesco, questo è vero, ma ci ho ritrovato quell'atmosfera di asocialità e lotta contro un destino quasi beffardo di un uomo quasi qualunque.Mh, a parte che all'epoca ne vidi più volte il trailer su Comingsoon quindi è perfino uscito al cinema![]()
Comunque questo non c'entra, il grosso difetto di questo film è che è troppo pulito. Seraph dice che piacerebbe solo agli estimatori di Bukowski, io sostengo la tesi diametralmente opposta. A un vero estimatore di Bukowski questo film fa schifo. Dillon è troppo tirato e fuori parte, il tutto è troppo patinato per anche solo sognare di essere una storia del buon Buko.
Bocciato.
film documentario del 2003.
a tratti l'ho trovato forzato.
molto interessanti le testimonianze/interviste.
comunque alla fine ti fa riflettere sull'aspetto etico e nonsolo dell'andazzo d'oggi.
(mi pare, non ricordo, me l'abbia consigliato Titus)
Beato te, e io a studia![]()