Le voci della telecom, per dire, pensi siano registrate?
Il Crom a cui ti riferisci è la divinità dei cimmeri o qualche professore illuminato?
Io non avrei mai la pazienza di "sbobinare", infatti la prima cosa che faccio appena inizio un nuovo corso è raccimolare appunti in qualsiasi formato dai vari colleghi, preferibilmete di sesso femminile, perchè sono scritti meglio
Ultima modifica di blastomorpha; 11-02-08 alle 13:41:02
Quello dei Cimmeri.
ahhh quindi una volta laureato diventerai un fumettistaTi droghi.
Anche perchè sai che dopo quello ci sono ancora Botanica Sistematica (dimensioni di poco inferiori, una struttura filogenetica assolutamente priva di senso, e l'erbario da fare per laboratorio), e Geologia (con laboratori da incubo, e che ha una sana componente di chimica e fisica dei minerali come accompagnamento, yuppidù).
Come dicevo, grazie a Crom è finita.
mammamia non sarei sopravvissuto piu' di 2 mesi in una facolta' simileTi droghi.
Anche perchè sai che dopo quello ci sono ancora Botanica Sistematica (dimensioni di poco inferiori, una struttura filogenetica assolutamente priva di senso, e l'erbario da fare per laboratorio), e Geologia (con laboratori da incubo, e che ha una sana componente di chimica e fisica dei minerali come accompagnamento, yuppidù).
Come dicevo, grazie a Crom è finita.
Eh, erano tutti corsi del 3° anno, avevi già fatto un bel pezzo di strada.
Comunque, per tornare più IT, ricordo che un programma di sintesi vocale piuttosto buono era usato da una persona che aveva un handicap fisico - che comportava gravissime difficoltà nella coordinazione motoria e nella dizione - e addirittura il portatile con il software le era stato fornito dall'azienda che lo sviluppava (si parla di una decina abbondante di anni fa).
ciao,
leggo che hai bisogno di sbobinare delle lezioni,
c'è una possibilità molto interessante ed innovativa.
dai un'occhiata a questo sito www.mipiacitu
su facebook Mark Zuckerberg
un saluto
Dern
Ultima modifica di Sticky©; 28-11-11 alle 21:13:17 Motivo: No pubblicità + topic resuscitato... :caffe:
Minchia che ress quasi 4 anni aveva, questo thread.
Io non ho mai capito questa mania di registrare e poi passare ore e ore a sbobinare
ma annotare ciò che dice il prof. direttamente su un quaderno ?
perdi sicuramente qualcosa
per alcuni esami perdi qualcosa, io odio farlo e per quanto posso mi affido alle mie sante colleghe, grazie ai cui appunti un giorno forse mi laurerò.
Però capita di avere esami su materie nuove in c'è poca manualistica o dottrine nuove o di dover ripetere al prof per filo e per segno la sua teoria.
A quel punto piangi, attacchi il registratore e scrivi
io per sbobbinare uso youjizz
Come ha fatto notare il "buon" PinHead, l'ultimo post risale a quasi 4 anni fa...
Credo che nel mentre, il thread-starter si sia pure laureato!
Sarà, ma io la penso diversamente. Esercitare l'attenzione a ciò che il professore dice per filtrare cosa è importante e cosa no (e annotare le prime) è già studiare. Se registri corri il rischio di non prestare attenzione "perché tanto poi lo risento". E risentirsi la lezione dopo è una perdita di tempo, perché impari molto di più a rileggere gli appunti tre volte che non risentendo la lezione nello stesso tempo. Contando che la tecnica in assoluto migliore per impararsi la lezione è quella di ricopiarsi gli appunti già presi. Per avere ogni dettaglio ci sono dispense e libri di testo.
Poi, ovviamente, ognuno ha le sue strategie.
Le strategie sono quelle richieste dalla situazione,
Mi fa piacere dirlo (e capirete perchè non mi dispiace), ma il discorso del "fare attenzione alla lezione, gli appunti vengono dopo", è valido solo quando c'è una struttura universitaria mirata a supportare lo studente, con docenti che spiegano in modo umano, dispense accessibili senza rischiare le coltellate e testi sviluppati per fornire una disamina completa dell'argomento.
La mia empirica esperienza, condivisa da chi ha affrontato il micidiale vecchio ordinamento delle facoltà scientifiche, è invece quella di una università attivamente intenzionata a mettere in difficoltà lo studente (culling! culling!), con docenti che biascicano discorsi sconclusionati da cui decriptare concetti e nozioni, dispense perlopiù inesistenti o con costi imbarazzanti, testi incompleti, frammentari, dispersivi - e con frequenza imbarazzante in contraddizione con quanto esposto in sede di lezione. E appunti che nelle copisterie sono più difficili da recuperare di un'oncia di fumo di quello buono. Una specie di tana delle tigri soprattutto mentale e psicologica.
Non diventa una questione di strategie efficaci, di tempi persi, di forma mentis ottimale. Diventa l'unico modo per farcela - imposto per un motivo ben preciso - pazienza, determinazione, e tanto Maalox.
Questa andrebbe messa in tutte le facoltà quando ti iscrivi.Le strategie sono quelle richieste dalla situazione,
Mi fa piacere dirlo (e capirete perchè non mi dispiace), ma il discorso del "fare attenzione alla lezione, gli appunti vengono dopo", è valido solo quando c'è una struttura universitaria mirata a supportare lo studente, con docenti che spiegano in modo umano, dispense accessibili senza rischiare le coltellate e testi sviluppati per fornire una disamina completa dell'argomento.
La mia empirica esperienza, condivisa da chi ha affrontato il micidiale vecchio ordinamento delle facoltà scientifiche, è invece quella di una università attivamente intenzionata a mettere in difficoltà lo studente (culling! culling!), con docenti che biascicano discorsi sconclusionati da cui decriptare concetti e nozioni, dispense perlopiù inesistenti o con costi imbarazzanti, testi incompleti, frammentari, dispersivi - e con frequenza imbarazzante in contraddizione con quanto esposto in sede di lezione. E appunti che nelle copisterie sono più difficili da recuperare di un'oncia di fumo di quello buono. Una specie di tana delle tigri soprattutto mentale e psicologica.
Non diventa una questione di strategie efficaci, di tempi persi, di forma mentis ottimale. Diventa l'unico modo per farcela - imposto per un motivo ben preciso - pazienza, determinazione, e tanto Maalox.
Sottoscrivo in pieno.
che facoltà hai frequentato?sSarà, ma io la penso diversamente. Esercitare l'attenzione a ciò che il professore dice per filtrare cosa è importante e cosa no (e annotare le prime) è già studiare. Se registri corri il rischio di non prestare attenzione "perché tanto poi lo risento". E risentirsi la lezione dopo è una perdita di tempo, perché impari molto di più a rileggere gli appunti tre volte che non risentendo la lezione nello stesso tempo. Contando che la tecnica in assoluto migliore per impararsi la lezione è quella di ricopiarsi gli appunti già presi. Per avere ogni dettaglio ci sono dispense e libri di testo.
Poi, ovviamente, ognuno ha le sue strategie.
quoto tuttoLe strategie sono quelle richieste dalla situazione,
Mi fa piacere dirlo (e capirete perchè non mi dispiace), ma il discorso del "fare attenzione alla lezione, gli appunti vengono dopo", è valido solo quando c'è una struttura universitaria mirata a supportare lo studente, con docenti che spiegano in modo umano, dispense accessibili senza rischiare le coltellate e testi sviluppati per fornire una disamina completa dell'argomento.
La mia empirica esperienza, condivisa da chi ha affrontato il micidiale vecchio ordinamento delle facoltà scientifiche, è invece quella di una università attivamente intenzionata a mettere in difficoltà lo studente (culling! culling!), con docenti che biascicano discorsi sconclusionati da cui decriptare concetti e nozioni, dispense perlopiù inesistenti o con costi imbarazzanti, testi incompleti, frammentari, dispersivi - e con frequenza imbarazzante in contraddizione con quanto esposto in sede di lezione. E appunti che nelle copisterie sono più difficili da recuperare di un'oncia di fumo di quello buono. Una specie di tana delle tigri soprattutto mentale e psicologica.
Non diventa una questione di strategie efficaci, di tempi persi, di forma mentis ottimale. Diventa l'unico modo per farcela - imposto per un motivo ben preciso - pazienza, determinazione, e tanto Maalox.
per non parlare di quelle dispense che, misteriosamente, sono così "facilmente accessibili" che per averle si deve scendere nello scantinato per vederle, si devono consultare con la torcia elettrica e non manca solo la luce: manca anche la scala; e si trovano in fondo a un casellario chiuso a chiave che si trova in un gabinetto inservibile sulla cui porta è affisso il cartello 'Attenti al leopardo'. (cit. rielaborata)
o quelle materie che trattano argomenti che si trovano spezzettati in qualcosa come 10 libri
quoto assolutamente tutto
l'ultimo testo universitario sul quale studiai sembrava l'ulisse di joyce
dovetti copiarlo tutto con l'ocr e ricostruire passo passo i concetti
Lo sanno anche i sassi ormai che feci Informatica Umanistica
(Questa mi tornerà indietro come un boomerang Però mi piace ricordare il simpatico esame di tutta la letteratura italiana dal 1200 alla WWI, cinque volumi da 500 pagine l'uno che andavano giù che è un piacere ).
che diavolo è informatica umanistica