In bocca al lupo jami
Il mio non ha un nome: per me, molto più confidenzialmente, è "Lui"...
Stefano
In bocca al lupo jami
Il mio non ha un nome: per me, molto più confidenzialmente, è "Lui"...
Stefano
bello "Lui"
il mio secondo basso lo chiamerò "Esso", oppure "Egli"
No, sinceramente, a me capita di parlargli al mio basso. Sono pazzo? Non lo so... ma è con me da tanto tempo e abbiamo condiviso un sacco di cose che non è più una "cosa".
Anche voi avete un rapporto così stretto col vostro strumento?
Stefano
Non avendo trovato il mio Strumento, io col mio basso non ho una gran confidenza. Per me resta uno strumento. Però l'ho chiamto Joker.
Quando avrò un basso definitivo probabilmente diventerà qualcosa di più di un basso... ad esempio il mio pianoforte... con il quale ho condiviso 16 anni della mia vita, non è uno strumento, è un essere vivente. Infatti con gli altri pianoforti suono da culo, con quello suono da Dio... non lo so non è una questione di abitudine... è che quel piano me lo sento mio...
Ho lasciato Sergio dal liutaio dato che non c'era lezione e la prossima è martedì prossimo. Mi chiama sabato. Come faccio senza Sergio fino allora?
Balzy ha scritto mar, 18 gennaio 2005 alle 21:03
Che tecnica è mai questa? Spero che il maestro me la insegni al più presto, voglio stare al passo di voi virtuosi! ( )
Non ce la farai mai...
Noi abbiamo dato subito una serie di nomi al nossstro bassso!
"Unico", "Inimitabile", "Il terrore dei bassisti", "Ammasso informe nero incapace di cacciare fuori due note che siano due, stobbello!" ma per gli amici é "Mister Ibbo".
Neanch'io gli parlo perchè mi fa incavolare da matti, si mangia tutte le parole e non segue un filo logico.
Scusate l' OT
Ruri, ma sei di Ramiola di Medesano? Io 10 anni fa gestivo con i miei un ristorante li, quello che sta accanto all'autostrada e che adesso è un Pub, credo... Se non sei un teenager probabilmente ci conosciamo...
Mandami un MP così non riempiamo di SPAM qui.
Tornando On Topic, volevo dare un paio di consigli a chi suona il basso e vorrebbe fare delle linee di basso efficaci anche se non ha l'ispirazione.
Praticamente tutta la musica "occidentale" si ispira al concetto di Tensione+Risoluzione: le note singole risolvono da qualche parte, gli accordi pure (le sensibili, le note tipo la quarta, le aumentate e le diminuite risolvono e gli accordi di settima pure). Bisogna avere chiaro questo concetto.
Nella scala le note "dispari" sono quelle che definiscono l'accordo (prima, terza, quinta e settima) le altre sono note che personalmente definisco "dominanti" o "risolutive" (seconda, quarta, sesta). Questo sta a significare che se suono su un accordo di DO Maggiore un LA, un RE o un Fa esse tendono a muoversi da qualche parte... Ora bisognerebbe fare una digressione: ci sono gruppetti di note che suggeriscono una data nota (esempio SI LA SOL suggeriscono il SOL; RE MIb SOL suggeriscono il MIb e così via) ma non solo, anche un fill di batteria suggerisce un accordo di secondo, di quinto o di settimo grado così anche le battute pari di un brano sono buone per eseguire un accordo di dominante o le sue sostituzioni.
Faccio un esempio: in un brano in tonalità di SOL Maggiore la prima battuta diciamo che è in SOL, la seconda La minore, la terza ha 2/4 di FA# semidiminuito (una sostituzione della dominante RE7)e 2/4 di SI7; la quarta ha 2/4 di MI minore e 2/4 di RE7. La quinta battuta torna in SOL. Non importa il genere.
Potere mettere dei gruppetti di note che suggeriscono la dominante nella battuta 2 e 4; potete mettere dei gruppetti di note che suggeriscono una tensione sugli accordi di LA minore, FA# semidiminuito, MI minore e RE7 quindi una linea di basso che giri fondamentalmente sulle note LA DO MI e/o gruppetti di note che suggeriscano quelle note appena elencate, riservandovi le note dispari per gli accordi di SOL e SI7. Ricordatevi che siete in tonalità di SOL Maggiore.
Questo che vi ho descritto è fondamentalmente il mio personale metodo di composizione di linee di basso, lo trovo efficace quando non ho l'ispirazione e quindi non "invento" ma faccio una cosa un po' più ragionata. Ovviamente il discorso è decisamente più ampio ma se partite da questa "imbeccata" sono sicuro che arriverete alle mie stesse conclusioni e magari le espanderete
Stefano
mmmm interessante. Per ora qualcosina la capisco però sono concetti sempre un pò troppo complessi per me che non ho mai studiato musica
mi serve un maestro assolutamente
piacerebbe anche a me iniziare a fare dei giri di basso oppure sapere un minimo di improvvisazione così quando si cavoleggia con gli amici posso divertirmi pure io, peccato che non ci riesco mai e sparo note a casaccio ;_;
devo anche imparare a riconoscere le note ad orecchio... ora come ora al massimo riesco a suonare sotto una canzone ed a orecchio sento se va bene c'ho che sento, parecchi giri di basso me li trovo così Però con la chitarra è un pò difficile visto che suonano quasi sempre distorti...
Già sentire se suoni le note giuste ascoltando gli altri è un buon inizio, significa che l'orecchio ce l'hai, devi solo allenarlo...conosco gente che non sente quando stona nota o va fuori tempo...
Mi diverto come un cretino... Mi divertivo come un cretino quando avevo ancora Sergio, a tirare le corde mentre suono la nota
Ovvero, premo la corda sul tasto prescelto, la pizzico e mentre vibra ancora la tiro su e giù tenendola sempre premuta sul tasto. Sono certo che anche questa tecnica abbia un nome, ma per me rimane "tirare su e giù le corde". Vi garantisco che ci passerei le ore!
Mah... veramente a me è sempre venuto normale sentire se suono le note giuste o no... non credo ci voglia un grand'orecchio per quello... credo sia più complesso fare una scala a voce senza alcun punto di riferimento... oppure beccare al primo colpo la nota che uno sta facendo... comunque mi accontento di fare le scale a voce senza riferimenti... per il momento mi basta e avanza...raumizio ha scritto mer, 19 gennaio 2005 alle 12:56
Già sentire se suoni le note giuste ascoltando gli altri è un buon inizio, significa che l'orecchio ce l'hai, devi solo allenarlo...conosco gente che non sente quando stona nota o va fuori tempo...
Riguardo l'allenamento, secondo me l'unica cosa che si può fare è suonare, non tanto trovare degli esercizi particolari apposta per l'orecchio... a me l'orecchio del musicista è venuto fuori in 15 anni di musica, mica cercando di allenare proprio l'orecchio però...
Gabrivi... bending.
Come osi?!?!Balzy ha scritto mer, 19 gennaio 2005 alle 20:44
Gabrivi... bending.
Capito
Nooon ci posso credere, oggi sono riuscito ad improvvisare. Stavamo facendo delle canzoni dei Metallica (solo che ogni tanto partono con qualcosa che non conosco e quindi vado a casaccio) quando uno ha niziato a fare un riff a caso, l'altro non capiva e gli è andato dietro. Non so per quale motivo ho preso il giro giusto e sono riuscito a tirare fuori qualcosa di non troppo ripetitivo e abbastanza orecchiabile.
RuRi 1 - Musica 0
http://www.guitarland.it/
Andate sotto "liuteria" e guardate un po' nelle mani di che figuro ho lasciato il mio Sergio...
Carlo mi fa paura
Ah, a chi interessasse ho scoperto che quello è o era il negozio di fiduicia dei Meganoidi
Secoli fa hai detto di sapere dove si nasconde il bassista. non potevi costringerlo a darti le lezioni?
Meglio di no... ancora un po' e suono meglio io di quel bassista là...
Ad ogni modo se fanno chitarre loro sei in buone mani.
Io sto ancora aspettando info da Jamarcanda (o Jacaranda.... come cavolo si chiama...)
Blusteve... non è che per caso tu sei il bassista del trio bermuda? Mi è venuto questo piccolo dubbio... no perchè se non sbaglio anche lui è dell'emilia romagna... e anche lui si chiama stefano...
Questa l'ho letta ora... cacchio che sfiga... ma poi come hai risolto? Cioè il basso ora funzia?blusteve ha scritto mar, 18 gennaio 2005 alle 18:07
Anch'io faccio più o meno come te Balzy, non ho l'orecchio assoluto ma ce l'ho allenato: non appena posso accordo ad oreccho il basso ma solo la nota di riferimento che può anche non essere il LA, poi accordo con gli armonici. Ma sul palco non puoi farlo perchè c'è troppo rumore e non hai tempo quindi ben vengano gli accordatori elettronici che sono precisissimi e silenziosi. E veloci...
Domenica si è fermato il mondo: avevo il basso sul palco e ad un certo punto, non so come, è caduto dal suo supporto (colpa del "reggibasso da 2 euro e mezzo", maledetto me che sono andato al risparmio!!). Ha preso un colpo sul volume generale e quando lo muovevo dava delle scariche nell'impianto. Non avevo il basso di scorta con me e ho suonato tutta la seconda parte col volume a metà (alzando quello del Mixer altrimenti la dinamica andava a farsi benedire). Mai più un basso solo e soprattutto MAI PIU' acquistare roba da poco prezzo!!! Mi serva da lezione...
Stefano
E via! Quatro post di fila!Balzy ha scritto gio, 20 gennaio 2005 alle 00:45
Blusteve... non è che per caso tu sei il bassista del trio bermuda? Mi è venuto questo piccolo dubbio... no perchè se non sbaglio anche lui è dell'emilia romagna... e anche lui si chiama stefano...
Lisciato di brutto, il bassista del bermuda acoustic trio si chiama Giordano!
Allora: non c'è stata storia, ho comprato un potenziometro nuovo e ho sostituito quello morto. Costo del potenziometro: niente o quasi; costo della sostituzione: il valore del debito nazionale del Venezuela... Va bene che di elettronica non conosco una cippa ma per fare 3 punti di saldatura e poco altro mi sembra esagerato!!
Vabbè: era una cosa che dovevo fare... Mo' però mi faccio insegnare come si sostituisce la parte elettronica del mio strumento!
No, Balzy, come hai già scoperto non sono quel bassista: io al momento suono da ballo con un'orchestra di Parma e collaboro in sala con un mio amico sempre di Parma. Non è il mio genere preferito ma in emilia tira tantissimo, quindi mi permette di mantenermi e perciò va molto bene. Poi ci penserò...
Stefano
Mmmhh... Non ricordo bene, ma credo di essermi riferito al maestro di basso di cui mi avevano tanto parlato ma che non si trovava, che ho scoperto tenere i corsi in quel negozio e che, infine, è il mio attuale maestro di bassoRuri ha scritto gio, 20 gennaio 2005 alle 00:39
Secoli fa hai detto di sapere dove si nasconde il bassista. non potevi costringerlo a darti le lezioni?
Gianni Serino
Blusteve, non ricordo se l'hai già detto... in caso negativo... che strumento/i hai?