ma infatti per ora non ha fatto assolutamente male....non è un campione ma manco un cesso tipo Almiron
ma infatti per ora non ha fatto assolutamente male....non è un campione ma manco un cesso tipo Almiron
A Genova la pensano così![]()
basta che scrivi Marek Hamsik su google sai quante ne trovi
cmq sia mica ho detto che è una pippa ho detto che mi sembra un giocatore di livello medio, ne un fenomeno ne uno scarpone....mamma mia quanto rompete come vi toccano un giocatore manco fosse figlio vostro
anzi rettifico cosi ti incazzi per bene: hamsik è una pippa insieme a quell'altro scarparo di lavezzi insieme hanno fatto 10 goal 1 in meno di Del Piero che a detta di molti è un giocatore finito.
Ps: per chi non l'avesse capito nella seconda parte del post scherzavo![]()
Hamsik non deve metterla dentro, Hamsik è uno che fa gioco a centrocampo, cosa di cui noi avremmo tanto bisogno.
Ma io seguo poco il Napoli, si bel giocatore, ma non da titolare per una "grande" almeno non per ora.
Ha margini di miglioramento.
Il centrocampo della Juve in agosto era super, ora ci rimane zuperZanetti che sta facendo una stagione da incorniciare, e il Camo se solo fosse meno sfigato e meno argentino (leggi infortuni e cartellini)
perche ho detto che la deve mettere dentro? e meno male che ho precisato che scherzavo quando ho confrontato Hamsik e Lavezzi con Del Pieroa me comunque continua a sembrare un giocatore discreto e nulla piu
magari, lo ripeto, sono io che non capisco di giovani talenti
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Hamsik è giovane e ha margini di miglioramento, io ci punterei.
Date retta a Venom,Hamsik non è da Juve
Non fateci proprio il pensierino
Spoiler:Depistaggio![]()
No dico argentino senza offesa (ho anche parenti) per dire che è nervoso
cmq la foto di marino in fasce mi inquieta
Ultima modifica di Oudinì; 19-03-08 alle 12:24:18
Dai,come fai a dire che gli argentini sono nervosi per natura.Ogni persona ha il suo carattere indipendentemente da dove nasce
Come dire che tutti i francesi non si lavano.
cmq la foto di marino in fasce mi inquieta![]()
mi riservo di commentare con una appropriata controinformazione questo articolo (chiamiamolo così)La nuova casa Juve: nel 2011 stadio da 105 mln
IL CDA HA APPROVATO IL PROGETTO PIU' AMBIZIOSO
Il nuovo stadio avrà il nome dello sponsor.
RETROSCENA: Blanc trova i soldi: "Promessa mantenuta".
Dopo i mesi di rinvii, in 90 giorni ha convinto gli scettici.
Delle due case che s’era messa sul catalogo delle possibili sistemazioni immobiliari dopo il fallimento di Euro 2012, alla fine la Juve ha scelto di costruirsi la residenza deluxe: 40.000 posti a pochi metri dal prato, senza più pista d’atletica, rivestimento esterno in lamine d’alluminio bianche e nere, of course, per una fattura da 105 milioni di euro. Cancelli aperti in tempo per la stagione 2011/2012, è la previsione. Questo ha deciso il cda di ieri, riunitosi per l’approvazione della relazione semestrale (ricavi in aumento del 5,2%), ma allungatosi ore per la discussione, e l’approvazione, del progetto del nuovo impianto.
Nessun ritocco minimale, se l’aggettivo può essere speso per interventi che pure avrebbero succhiato almeno venti milioni, ma un’abitazione praticamente nuova di zecca, «sull’area dove sorge attualmente lo stadio Delle Alpi». Contando i circa 25 milioni serviti per garantirsi i diritti di superficie dal comune, il conto totale s’impenna sui 130 milioni: cifra che nessun club, in Italia, ha mai stanziato per il proprio domicilio.
Per costruirlo, ha precisato a Borsa chiusa il club, non è previsto «un aumento di capitale». E nessuna risorsa verrà tolta alla squadra, ha fatto sapere l’Ifil, l’azionista di maggioranza. L’ad bianconero Jean-Claude Blanc è riuscito a percorrere quelle «vie innovative» di cui aveva parlato nell’ultimo incontro con il comune. Fra i mezzi di finanziamento, che tracciavano il confine tra una scelta e l’altra, è spuntata una grossa azienda di scommesse sportive e una multinazionale intenzionata a dare il proprio nome all’arena (naming right): da solo vale diversi milioni. Il prossimo passo, sarà quello di perfezionare gli accordi, con sponsor e istituzioni pubbliche. Per questo, il cda, «ha dato mandato all’ad di compiere tutte le attività e gli atti necessari o opportuni al fine di realizzare il progetto, verificandone la fattibilità, in particolare dal punto di vista amministrativo, intrattenendo tutti i rapporti necessari con le autorità competenti».
Il progetto, coordinato dall’architetto Gino Zavanella (Studio Gau), è stato affinato in otto anni, passando pure dalla visita e dall’analisi di 73 stadi europei: soluzioni continuamente modificate secondo l’altalena degli eventi, fra i quali la fallita candidatura dell’Italia per Euro 2012. Le variazioni apportate rispetto all’ultima edizione non sono radicali, ma neppur indifferenti, per impatto: a partire dall’esterno, dove la rete microforata sarà sostituita da fasce di alluminio bianche e nere. La parte est, invece, sarà completamente liberata dall’afflusso dovuto a entrate o uscite, così da consentire l’utilizzo del centro commerciale esterno anche in caso di chiusura dell’impianto per questioni di ordine pubblico. Sarà completamente rifatta anche tutta la tensostruttura, in teflon semitrasparente e acciaio. Gli interni, promettono agli spettatori calcio da prima visione, e non solo dai 120 palchi vip: eliminata la pista di atletica, la distanza fra i primi posti e il prato sarà ridotta a otto metri e mezzo, contro i cinquanta del vecchio Delle Alpi.
La sistemazione degli spalti si presenterà come quattro tribune, non corpi a se però, tipo Marassi, ma unite da piccole curvature. Tutto molto British, insomma.
Rimandato di settimane, poi di mesi, il saldo di una promessa sulla quale fin dall'inizio, davanti ad azionisti e tifosi, aveva appiccicato faccia e credibilità, da ieri Jean Claude Blanc, e con lui molta Juve che per lo stesso obiettivo s’era molto spesa, può dire di averla mantenuta: il nuovo stadio si farà, con il capitolato più prestigioso, e senza levare soldi al compito primario del club, che è poi quello di prendere a calci un pallone e, possibilmente, vincere.
L’amministratore delegato bianconero, e tutti quelli che gli lavorano attorno, in meno di tre mesi hanno ribaltato il pronostico: perché agli sgoccioli di dicembre le probabilità di costruire un impianto tutto nuovo (e costosissimo) erano in tragico ribasso. Non ne era del tutto convinta, soprattutto, Ifil, l’azionista di maggioranza del club, rappresentata in consiglio da Carlo Sant’Albano: la volontà di rifare la casa alla Juve c’era, ma c’era pure la ragionevole preoccupazione di non sottrarre risorse per l’edificazione della squadra, cioè la priorità della società. S’era inclinato, il cammino, pure perché, con il progetto già vidimato dal comune, a sorpresa era saltata la candidatura dell’Italia agli Europei del 2012, e con quella la possibilità di contributi pubblici per l’abbattimento degli interessi. Così, s’era passati di rinvio in rinvio, mentre i cda passavano: «Scadenze non ne indico più», sorrise in autunno Blanc. In ogni caso, aveva promesso, non sarebbe stato un ritocco minimale, definizione che mai gli è piaciuta: «Minimale non direi proprio - argomentò - perché ai nuovi investimenti (sui venti milioni di euro, ndr) andrebbero aggiunti i 25 milioni spesi per l’acquisto dell’area dal comune di Torino. E non mi sembra che altri club italiani abbiano finora investito una cifra simile per lo stadio».
In meno di novanta giorni, invece, l’ad ha vinto la scommessa trovando quei mezzi finanziari, «innovativi» auspicò lui stesso, necessari per realizzare il progetto. Lì è girato il futuro, quando al posto dei business plan e dei ricavi promessi da studi e ricerche, pur serissime, s’è passati a qualcosa di più sostanzioso e tangibile. Accordi e ricavi a un passo, insomma. Per questo, ieri, i membri del cda sono parsi piuttosto convinti, appena finita l’esposizione del direttore commerciale, Marco Fassone, uno di quelli che più ha lavorato a stretto contatto con l’ad. Così, si è arrivati a un investimento complessivo di 105 milioni di euro, senza «aumento di capitale». E senza togliere denari a quel mercato che dovrà rinforzare la squadra. Condicio sine qua non.
Blanc, che ieri ha ricevuto anche la telefonata di John Elkann, ci ha sempre creduto, sostenuto pure dalla tendenza continentale che accoppia le maggiori società di calcio a stadi di proprietà, presenti e futuri: dalle società della Premier League all’Olympique Lione. Non si può più prescindere dalla solidità patrimoniale e dai ricavi garantiti da un impianto, spiegava una ricerca di Deloitte. Decisione fondamentale, per un club quotato: «I milioni di euro sulla carta, non vanno in campo - disse qualche tempo fa il consigliere bianconero Gian Paolo Montali, riferendosi ad alcuni paperoni del pallone - ma per poter competere, non bisogna sbagliare nessuna scelta». Meno che mai, una da 105 milioni di euro.
(La Stampa)![]()
secondo me Hamsyk è veramente veramente forte invece....e spero che non lo compriate se no rosico troppo
oltre a grandissime doti tecniche,che potranno sicuramente crescere,e una signora visione di gioco (che per il suo ruolo è fondamentale e non tutti ce l'hanno,almeno non come lui secondo me) ha anche una grande personalità
ragazzino appena venuto da fuori,nemmeno ventenne che si prendeva già le sue responsabilità. parlo di quando era appena arrivato
amsich non c serve a un caxxo ci serve qualità,fantasia superiore ad altri,ci serve un giocatore alla Pirlo o alla Tiago del Lione.
p.s.Non vorrei dire nulla ma contro il Napoli Mimmo cèqualcosadigrandetradinoi ha annullato totalmente mifacciofareicapellidalgiardinieresich![]()
vero anche gli inglesi che manco hanno il bidet
avete visto la bella intervista di Capello insieme a Lippi su sky?
Capello ha detto che lui ha vinto 9 scudetti, anche se sono 7 in realtà per lui sono 9!
Poi ha detto che ha difficoltà in campionato perchè solo il 38% della premier è inglese.
Mentre Lippi ha detto che domenech non si lava![]()
Se la storia dello stadio finalmente va in porto è un grande risultato per una squadra italiana, e abbiamo anche i giovani che ci possono giocare per parecchi anni nel nuovo stadio, questa Juve andrà lontano.
Politica giusta lungimirante : settore giovanile, non buttare il soldi, stadio e maggior parte giocatori italiani.
Almeno la triade ci ha lasciato qualcosa......................