Io sto ancora aspettando che arrivi
Io sto ancora aspettando che arrivi
Mi è piaciuto, ma il finale mi sembra troppo tirato per i capelli...per tutto il film si fa notareSpoiler:che dopo tutto ha la sua morale...
Musica e fotografia degne di nota...
Visto.
Me lo devo rivedere, rivedere in inglese, e con calma. Un film così, nel bene o nel male, non può lasciare indifferenti. Mette giù le carte fin dall'inizio, con quei primi 15 e passa minuti in cui non si dice UNA parola una, con delle musiche stranianti, con delle immagini assurde, con un personaggio che E' il film. Lo si dice fin dalla scena della firma sul contratto, dove leggiamo il suo nome. Lo vediamo crescere, lo vediamo cambiare, lo vediamo recitare davanti alle platee (le comunità in cui si insedia come un parassita), vediamo la sua anima, la sua "vera" anima dapprima solo in certi fugaci sguardi, ma poi, dalla "scena del pozzo" (ormai è già un piccolo classico) viene fuori tutta la sua psicologia. Lo vediamo annodarsi su sè stesso, essere sfiorato da fiammelle di umanitàSpoiler:lui che si trascina con la gamba a pezzi fino al controllo di ciò che ha appena trovato per firmare, la solitudine interiore, la feroce determinazionema spegnerle e passare oltre, il suo non è un superomismo, è una misantropia vera e pura. Eppure a me ha commosso (ma sono attimi,Spoiler:il figlio, che sembra dargli un po' di calore, viene accantonato per il profitto e per le difficoltà di comprensione, il collega "amico", con il quale sembra avere un rapporto quasi alla pari o coumque schietto, inizia a scomparire alla metà del film. Le scene con il "fratello" sono stupende, lo vediamo crederci, in modo difficoltoso e circospetto, lo vediamo al mare confidargli i suoi pensieri e proprio quando potrebbe diventare non buono, ma quasi normale, ecco la delusione che gli ammazza l'anima, e che lo porta al definitivo isolamentosono solo lampi). QUesto film ha delineato un personaggio che farà la storia del cinema, ha scavato all'interno di un personaggio che di solito, nei film normali, è il villain, è il cattivo che si oppone alle vicende degli eroi, è quello che si frappone tra l'inizio e il lieto fine, è quello che di solito soccombe, le prende, viene ucciso o aggirato, ma quasi mai affrontato. Questo film parla di lui, e io mi sono sorpreso a parteggiare per lui, a comprenderlo, a restarne affascinato ma sotto sotto a temerlo, come una bestia feroce. Il finale è da ovazione, da 10.Spoiler:ad esempio quando il "fratello" gli parla di sua sorella il suo sguardo si illumina, sembra svegliarsi qualcosa in lui
L'unica cosa che non mi è piaciuta è come sono stati gestiti gli stacchi temporali, forse un po' bruschi e veloci, ma siamo sul piano delle bazzecole, questo film qua è un capolavoro, e ora lo attendo in DVD.
Bellissima la copertina della colonna sonora
si splendida
A me è piaciuta la vendetta compiuta verso il predicatore ipocrita e tutto il meccanismo del bigottismo che nasconde la cupidità.
Però tra questo film e "No land for old men" che ritmi lenti, quasi sfiancanti, quest'anno!
Credo si dica cupidigia.
Lenti? Sarò abituato ai film orientali ma a me questi due film non sono sembrati per niente lenti.Però tra questo film e "No land for old men" che ritmi lenti, quasi sfiancanti, quest'anno!
Hanno un ritmo cadenzato, molto poco frenetico nel montaggio e nella narrazione. Diversi fra di loro, No Country ha l'incedere costante ed inesorabile del suo vero protagonista, mentre there will be blood racconta episodi della vita del suo eroe (quanto fa ridere "eroe" applicato al buon vecchio Plainview)per momenti, descrizione più che narrazione, per cui può spendere dieci minuti su primi piani silenziosi e dialoghi nervosi e poi portarci a mesi dopo quei fatti e fare lo stesso..poi lo fa per dieci anni dopo. Al regista mi è sembrato interessasse descriverci dei momenti circoscritti, nei loro recessi più biechi e sofferenti, che raccontarci la storiella del cercatore d'oro nero. Sono tra di loro diversissimi, ma se al 30% concordo sul ritmo *lento* (con tutte le precisazioni e le prese di distanza di cui sopra), ci aggiungo come filo rosso una tensione costante che spara a mille la pressione, senza pause.