Quindi chiunque faccia un paio di finte o salti l'uomo umilia gli avversari, allora smettiamo di giocare. Chiamarlo spocchioso ci sta, ma testa di ***** è un'offesa gratuita. Quello che fa fuori dal campo, se gli piace andare a puttane, sono affari suoi, anche perché fottere con una ***** o con una tizia qualunque non credo pregiudichi la qualità delle prestazioni (calcistiche). Io da quanto so è uno che si spacca il **** in allenamento e in gara da il massimo per tutti i 90' minuti. Questa demonizzazione di sto ragazzo perché ha "osato" far due finte a centrocampo la trovo ridicola. Pizarro che gli promette le botte e Conti che si permette il lusso di far lezioni di vita. Senza contare i giornalisti, vi posto una chicca di debbborahh ameri sul Messaggero.
di DEBORAH AMERI
MANCHESTER - Che si depilava come il Ken della Barbie già lo sapevamo. Cristiano Ronaldo ce lo ha mostrato in diretta, dall’Olimpico, quando alla fine della partita di Champions League ha scambiato la maglia con Mexès. petto liscio come un pupetto. Del resto, beckham insegna. ma pare che lui la ceretta la preferisca totale. Quello che non sapevamo è che la «meraviglia di Madeira» a 23 anni si è già sottoposto a chirurgia estetica. Precisamente ai denti. Quando è arrivato al Manchester dallo Sporting Lisbona nel 2003 puzzava ancora di latte e portava l’apparecchio per raddrizzare molari e incisivi piantati a caso tra le gengive. Grazie allo stipendio regale dello United (oltre 9 milioni di euro lordi a stagione) si è rivolto al dentista estetico e per la modica cifra di circa 10mila euro adesso può sfoggiare un sorriso da star. «Sono un po’ vanitoso, ho fatto qualche ritocco e mi piace cambiare spesso taglio di capelli. Sarebbe ipocrita da parte mia se dicessi che mi trovo brutto». I diecimila euro sono stati ben spesi, perché quando non frequenta prostitute di lusso, Ron riesce ad “addentare” notevoli bellezze, come Gemma Atkinson, la cantante portoghese Luciana Abreu, la presentatrice tv spagnola Carolina Patrocinio.
Ma Ron non è vanitoso solo con le donne, anche in campo ama mostrare la sua grandezza. Rientra nella categoria dei «furbetti del pallone», Pizarro e Bruno Conti gliel’hanno detto. Le critiche lo hanno punto sul vivo, ha subito ribattuto piccato: «Non è vero che non rispetto i miei avversari. Ho un certo atteggiamento, perché fa parte del mio carattere, l’ho sempre avuto e continuerò ad averlo».