ALMS - Long Beach, Gara: Vittorie per Audi, Acura e Ferrari
Un'altra eccezionale gara nella American Le Mans series 2008, 100 minuti che hanno visto moltissimi colpi di scena sia tra i prototipi sia nella GT2 dove la gara si è decisa ai box in un'affollatissima sosta ai box collettiva che ha cambiato le sorti della corsa.
Audi ha vinto con una gara da primato, dove hanno brillato soprattutto Werner e Luhr, più forti anche delle difficoltà incontrate nelle soste ai box.
Acura ha battuto sul campo la Porsche nell'ambito della classe LMP2, conquistando un terzo posto assoluto che sarà come un banchetto nuziale per gli uomini del team Highcroft che correvano davanti a tutta l'alta dirigenza del loro "main sponsor" Patron.
In GT2 la Ferrari Tafel riesce a conquistare ai box, con una tattica sopraffina, la testa della corsa ai danni delle Porsche Flying Lizard, resta poi a "Robocop" Dirk Muller, condurre la F430 alla vittoria, chiudendo davanti alle Porsche del team americano.
Problemi per la #62 di Risi ancora rallentata da noie elettriche durante il pit-stop.
La cronaca:
3 vetture, di interesse comunque marginale, vengono retrocesse nelle ultime tre posizioni (Creation-Autocon, la Corvette GT2 e la Ford GT2).
La partenza vede un fulmineo Patrick Long (Porsche Penske) in grado di guadagnare tre posizioni e portarsi in testa davanti al compagno di scuderia Bernhard, dietro di loro le 3 Acura.
Luhr (Audi #2) in 6° posizione inizia una rimonta fuoriosa che lo porta a guadagnare 3 posizioni nei primi 15' portandosi dunque a ridosso delle vetture giallo-rosse di Penske.
La situazione resta stabile fino al 36° minuto quando grazie ai doppiaggi Luhr riesce a soffiare la seconda posizione a Bernhard.
Invariata fino ad ora la situazione in GT2.
Al 42° minuto il primo grosso colpo di scena con Luhr che rientra ai box per il pit-stop e viene rallentato dalla Lola-Intersport poco prima di fermarsi nella sua piazzola per il cambio pilota.
Subito dopo arriva un'altro colpo di scena, che favorisce l'Audi #2, una provvidenziale Safety Car che di fatto annulla i 10" persi dalla barchetta di Ingolstadt ai box.
E' quindi il turno degli altri concorrenti per la sosta ai box che arriva intorno al 50° minuto.
Dopo il valzer dei pit-stop, la classifica assoluta vede dunque:
1. Porsche LMP2 #7
2. Porsche LMP2 #6
3. Audi #2
4. Acura #15
5. Audi #1
6. Acura #26
7. Acura #9
In GT2 la sosta ai box, eseguita durante il periodo di caution, ha invece effetti significativi sulla classifica.
Prima della sosta le due Porsche Flying Lizard stavano comandando davanti alla Ferrari Risi e alla Ferrari Tafel, nella sosta ai box però la Ferrari di Melo/Salo perde 2 giri per un problema elettrico mentre quella del team Tafel riesce a guadagnare la testa della corsa senza cambiare le gomme (il team aveva scelto una mescola più dura durante le prove libere).
All'uscita dai box la classifica per questa classe era dunque:
1.Ferrari Tafel
2.Porsche Flying Lizard #45
3.Porsche Flying Lizard #46
classifica che verrà mantenuta fino al termine non senza una lunga e estenuante lotta tra Muller, Henzler e Pilet.
La corsa procede dunque senza grossi intoppi fino a un'ora e 10 di gara quando esce la penultima safety car, nel restart Werner (AUdi #2) passa la Porsche in seconda posizione, dopo 10' un'altra Safety Car offre un'altra golosa opportunità al pilota tedesco che ha ora l'opportunità di attaccare il leader della corsa Dumas, opportunità che viene sfruttata al massimo e vede dunque la Audi #2 volare in testa alla gara, mentre Pirro imita il suo compagno di scuderia e avanza fino alla 2° posizione, firmando così la pria doppietta Audi da molto tempo a questa parte.
Con 20' di azione ancora a disposizione Brabham (Acura Highcroft) inizia la sua personalissima impresa che lo porta in pochi giri dalla 5° posizione fino al posteriore della Porsche #7, terza assoluta e prima di classe LMP2, Brabham fiuta la prima vittoria per il suo team in LMP2 e dopo alcuni giri di battaglia serrata passa il francese della Porsche durante il penultimo giro andando a segnare così la prima vera sconfitta per la Porsche RS Spyder e per il team Penske.