al volo...
quali sono le maggiori differenze tra questi due filosofi?
al volo...
quali sono le maggiori differenze tra questi due filosofi?
Indubbiamente hanno nomi diversi.
well, adam smith è il filosofo del mercato (esplicitò la differenza tra valore d'uso e di scambio, vedi l'esempio dell'acqua e dei diamanti), del lavoro come valore (vedi l'esempio dello spillo) e dell'autoregolamentazione del mercato (la famosa mano invisibile).
marx è il filosofo dell'alienazione, del plusvalore, del materialismo, della lotta di classe.
più che differenze, io direi che non c'entrano una cippa l'uno con l'altro...
vorresti quindi dire che il prof mi prendeva in girowell, adam smith è il filosofo del mercato (esplicitò la differenza tra valore d'uso e di scambio, vedi l'esempio dell'acqua e dei diamanti), del lavoro come valore (vedi l'esempio dello spillo) e dell'autoregolamentazione del mercato (la famosa mano invisibile).
marx è il filosofo dell'alienazione, del plusvalore, del materialismo, della lotta di classe.
più che differenze, io direi che non c'entrano una cippa l'uno con l'altro...
cmq grazie
boh, se devo partire dal presupposto che il confronto si deve fare, c'è uno che teorizza la divisione del lavoro come fonte irrinunciabile di efficienza, e l'altro che la legge come fonte perversa di alienazione e controllo sociale.
[marx]
Bhe perverso in senso neutrale ed Hegeliano.
Come stadio storico dialetticamente superato dalla la coscienza di classe de proletariato.
Marx era molto lucido e analitico , poi durante la dogmatizzazione comunista il valore di critica si è trasformata in opposizione tra capitalista perfido e vizzioso e proletariato puro e sfruttato nella logica della creazione di una cultura proletaria anti borghese.
In realtà Marx è molto fluido e descrive l'intera dinamica della logica del servo padrone storicamente-economicamente , una questione a stadi.
Prima c'era il feudatario e il latifondo da cui per contrasto è nata la cultura borghese.
La cultura dei liberti per così dire che odiano i vizziosi feudatari gli Aristos che non producono e gi poveri che gli ricordano cos'erano , da cui parte la sistematica neccessità del efficenza e profitto il mito della produzione.
L'intero illuminismo è la grande ribellione borghese contro l'oscurantismo Aristocratico.riconoscibile evidentemente solo nella successiva coppia opposizionale del capitalista e del proletario.
Non è tanto il capitalista che sfrutta il proletariato , ma il proletariato che sfrutta sè stesso perchè sfrutta in termini industriali la famiglia è il capitalista del fango.