Quinta settimana
Rifugio all'Hotel Abbandonato, Prypjat - La Zona
giorno (30/5/2013)
ore 16:24
"due giorni di fatica ma ne è valsa la pena.. ora riesco a portare quasi 45 chili di roba ma non oltre... mi sembra di essere un dannato paracadutista della seconda guerra mondiale, stracarico di roba ed equipaggiamenti vari. nel rifugio abbiamo portato tutto quello che potevamo dal nostro vecchio rifugio al Bar. è stato un pò travagliato il viaggio ma per fortuna ce l'abbiamo fatta. la parte più difficile è stata quella dall'ingresso della città fino all'hotel. io e e Ivan con tutte le attrezzature del banco da lavoro, Misha con cibo e attrezzature varie mente Andrej doveva portarsi dietro tutte le munizioni e le altre piccole cose che rimanevano. l'ultimo tratto è stato il più duro per un imprevisto: un maledetto raduno di mercenari. tre camion per la precisione, con 30 uomini su ognuno di essi più un humvee e soldati a piedi. fortuna ha voluto che non ci hanno visto perchè c'è mancato davvero poco. il tutto perchè mentre attraversavamo la strada di fretta per non farci vedere un mercenario forse ci aveva visto di sfuggita. quel maledetto, insospettito, si era allontanato dal gruppo e si era diretto proprio nel cunicolo dove ci eravamo nascosti... meno male che l'erba alta e l'ombra ci hanno protetti. siamo rimasti dieci lunghissimi secondi con le armi spianate pronti a fare fuoco. quell'idiota è rimasto a fissare nel vuoto nella nostra direzione per quei pochi secondi finchè i compagni non lo hanno chiamato per raggiungerli.. per poco e non ci facevamo ammazzare. non dobbiamo abbassare la guardia, specialmente in questo posto e nella situazione in cui ci troviamo. per il momento ce ne stiamo qui in tranquillità nel rifugio.. il tempo necessario per ambientarci. intanto Ivan si è dato subito da fare cercando di riparare le armi in condizioni da buttare e allo stesso tempo cercando di imparare a memoria tutte le schede tecniche che aveva trovato e appeso al muro. Misha in questo momento si sta godendo la sua Wilson Super Grade.. altro che la pistoletta schifosa che aveva prima. le due desert eagle invece se le sono prese Ivan e Andrej, io ho già la mia personalizzata. e adesso che ci penso Andrej è sulla sua branda che dorme con ancora la maschera antigas sul viso.. quel tipo o pensa a dormire, o si occupa del suo VSS.. non è nel suo stile farsi sentire, specialmente negli scontri a fuoco.ci siamo già spartiti le armi: M3 super 90 e il C4 a Ivan, l'AK-47 parà a Andrej mentre il G3A3 a Misha. io invece mi sono accontentato dell' R700 e del Snayper Vintovka. dopo quello che ho provato su quella collinetta e quello che mi ha detto Dorsheslav ho capito che fucile voglio imbracciare. ancora mi chiedo però cosa ci facevano a prypjat tutti quei mercenari."
Rifugio all'Hotel Abbandonato, Prypjat - La Zona
giorno (3/6/2013)
ore 11:46
"ce ne stiamo qua ormai da quattro giorni con oggi e ormai ci abbiamo fatto l'abitudine a questo posto. stamattina ho passato tutto il tempo a fare un pò di tiro al besaglio con mutanti e zombie che giravano per la città. ho cominciato a farci un pò la mano, mi sto abituando ad usare sia l' R700 che lo il Mosin (Snayper Vintovka). il remington è molto più ergonomico e facile da maneggiare, leggermente più preciso anche ma il Mosin ha quel pizzico di carisma in più che lo fa rendere più facile da maneggiare di quello che è realmente. dopo tutta la mattinata trascorsa a colpire cani e mutanti vari mi sono accorto che non è la stessa cosa che colpire un bersaglio vero e proprio... quella sensazione.. dovevo riprovarla un'altra volta... quasi me lo dimenticavo, poco fa ho rivisto quei camion di mercenari vicino alla ruota panoramica. pare si siano accampati in quella zona. e giusto per rimanere in tema ci hanno contattato il barista, il vecchio sid, quel grassone che non sentivo da tempo e il capo dei freedom. tutti e tre con voce preoccupata. da quanto ne abbiamo capito pare che sia l'esercito a finanziare i mercenari, per questo sono aumentati di numero così improvvisamente e che sono interessati particolarmente a qualcosa. quello che si teme è un bell'attacco a sorpresa nelle parti della Zona più esterne come il Cordon o il Bar e già che c'è di mezzo anche la base freedom. se è tutta gente nuova non c'è da preoccuparsi più di tanto, ma se sono uomini esperti la cosa si fa seria.. in tal caso ci sarà un periodo in cui ci ritroveremo un pò tutti con il "peperoncino tra le chiappe". avevo detto a Dorsheslav e a qualche stalker al bar che ce ne andavamo a prypjat ma non credevo che per questo venissimo assunti per tenere d'occhio la situazione. appena si muove qualcosa ne terrò nota"
Rifugio all'Hotel Abbandonato, Prypjat - La Zona
giorno (4/6/2013)
ore 19:51
"tutta quell'attività dei mercenari non ci è sembrata per nulla normale.. abbiamo deciso così di avvicinarci al loro campo e tenerli d'occhio da più vicino. ci siamo piazzati in tre punti strategici: uno nei due palazzi a sud ovest e nord ovest della piazza e uno più a ovest degli altri. Misha e Ivan se ne stanno in quello a sud est, io sul tetto di quello ad ovest e Andrej su quello a sud ovest. li abbiamo tenuti d'occhio per circa tre ore e tutto quello che abbiamo visto e sentito sono stati spari, rumori di anomalie vicine, grida lontane e in alcuni momenti il più assoluto silenzio. lia abbiamo tenuti d'occhio senza perderci un attimo della scena tenendoci in contatto radio su un canale sicuro costantemente. tre ore ad osservare un branco di poveracci che scaricavano materiale.. principalmente armi.. ma anche esplosivi e dei piccoli giocattolini che non avevo mai visto prima. dopo un pò ha cominciato a imbrunire e minacciava di piovere così abbiamo deciso di ritornare al rifugio. domani riprenderemo da dove abbiamo lasciato."
Rifugio all'Hotel Abbandonato, Prypjat - La Zona
giorno (5/6/2013)
ore 08:23
"non mi aspettavo un occasione del genere. verso le cinque e mezza del mattino ho visto dal tetto del rifugio con il binocolo una pattuglia di tre mercenari che si allontanava dalla piazza. non avendo un'ottima visuale con il mosin non potevo sparare anche perchè erano ancora vicini al resto dei mercenari. sono un dannato esercito, ne abbiamo contati 114 e stavano finendo di montare un QG provvisorio proprio nel palazzo che dava sulla piazza. il gruppo degli allegri casinari si è piazzato in due punti: nel palazzo che da sulla piazza (usato come QG) e nei dintorni della ruota panoramica (usati come deposito materiale dato che il palazzo è mezzo crollato). camion e veicoli vari li hanno nascosti in un garage vicino, controllato da guardie. tornando a quei tre di prima, si stavano dirigendo sulla strada principale camminando tranquillamente e ogni tanto schivando qualche anomalia. nel frattempo avevo chiamato su da farmi da osservatore con le cartine del posto Andrej, lui con il binocolo fisso su di loro e io con il remington 700 pronto a sparare. una volta pronti ho chiesto ad Andrej la loro distanza, per poi regolarmi di conseguenza. alzo di uno e scarto a sinistra di uno, l'apripista stava attraversando la strada. potevo finalmente mettere in pratica su un uomo quello che Dorsheslav mi ha insegnato e quello che ho studiato dagli appunti degli inquilini precendenti. è bastata una semplice parola e una semplice azione per mettere nel panico totale i due mercenari che rimanevano. un perfetto colpo alla base della nuca mi ha fatto riprovare quella sensazione che tanto bramavo da quel giorno, facendomi scolpire un lieve sorriso sul volto. ero contento, un tiro perfetto per essere a 480 metri di distanza. per qualche attimo spaesati i due mercenari cercavano di capire che stava succedendo.. poi sono entrati nel panico guardandosi intorno per cercare di capire cosa fosse stato. intanto io caricavo il secondo colpo... appena hanno cominciato a correre verso un riparo ho tirato il grilletto una seconda volta. il terzo è riuscito a nascondersi dietro un albero caduto mentre l'altro giaceva a terra contorcendosi per la ferita alla gola. lo vedevo nel mirino, era lì per terra con la gola a brandelli e con il sangue che usciva a schizzi intermittenti. caricavo il terzo colpo. non rimaneva che l'ultimo, era quasi un minuto che se ne stava dietro quel tronco ma la pazienza non mi mancava. l'idiota ha fatto una cosa stupida: ha tirato fuori la testa per vedere se c'era qualcuno in giro. la scena si è ripetuta ancora, tre bossoli, tre cadaveri, poi la calma è tornata a regnare"
Edificio a Ovest della piazza: punto di osservazione, Prypjat - La Zona
giorno (5/6/2013)
ore 11:37
"poco fa Lukash ci ha contattato sul PDA, ci ha chiesto se potevamo raggiungerlo domani mattina alla base freedom, vuole parlarci. il che vuol dire ritornare al rifugio, prepararci e chiudere tutte le entrate e finestre. in caso ci fosse un blowout i 25cm di parete e le lastre di metallo da 10mm faranno il loro lavoro"