keiser ha scritto ven, 25 marzo 2005 alle 10:47
Un caro amico possiede una macchina non proprio recentissima che ultimamente ha dato seri problemi di stabilità. Trattantosi di un AMD non di ultima generazione, abbiamo pensato che potesse essere un problema di dissipazione del calore. Smontato il ventolozzo, e verificato che non ci fossero "vuoti" tra processore e heatsink, e che questo non fosse rovinato sulla superficie che va a contatto con la CPU, abbiamo ipotizzato un non ottimale contatto tra i due componenti. Che fare? In commercio non si trovano più ventolozzi di quel modello...
Abbiamo allora "disteso" un paio di graffette (quelle per tenere insieme i fogli, proprio loro) e le abbiamo utilizzate come "spessore", collocate tra l'heatsink e le pinzette che vanno ad agganciarsi al socket sulla scheda madre, così che la pressione esercitata sia maggiore (e migliori quindi il contatto tra CPU e dissipatore). Beh, che ci crediate o no, questa curiosa soluzione stile McGyver pare funzionare: il PC è acceso ininterrottamente da ieri pomeriggio e tiene duro.
Ammetto che non è l'unica volta che sono ricorso a questo genere di approccio per risolvere problemi di installazione/ montaggio/ cablaggio, come quando ho dovuto realizzare artigianalmente uno "sdoppiatore" molex per una PSU (
power supply unit, ossia l'alimentatore) che non aveva più cavi di alimentazione disponibili.
È capitato anche a voi di dover escogitare qualche arcana soluzione non propriamente ortodossa per ovviare a inconvenienti di tipo hardware?