[RUBRICA] Oggi ho visto....

[Absint]

Ma the dark knight è uscito in versione noleggio?
No perchè altre strade le ho battute ma la qualità scarseggia...o dite che c'è speranza?

Al cinema me lo sono perso, ero curioso di vedere sto joker, ma quando l'audio me lo fa parlare come una balena inferocita chiusa in una bottiglia piena di rum e ventole per turbine, preferisco aspettare.

[oas]

Giovani aquile non ho idea di che film sia, è grave?

per il dvd di batman credo sia prestino, anche a noleggio..

[Davidian]

Penso che esca a Natale (o almeno lo spero )

[ssj100]

Giovani aquile non ho idea di che film sia, è grave?

Direi di no, puoi farne abbondantemente a meno

[Mikk]

Com'era Bertolucci?

Bertolucci era scarno. Un bene, benissimo. E' di fatto un lungo monologo scandito da foto del set di Salò e primi piani di Pasolini.
Molto consigliato non per il valore registico in sè del documentario (comunque onesto come pochi, e in molti dovrebbero imparare) quanto perchè è, diciamo, una versione light e un po' masticata di Salò. In genere questi sarebbero difetti ma vista la potenza disturbante dell'opera di cui si parla è evidente come non sia per tutti. Presentato in questa forma credo possa raggiungere e toccare un pubblico più ampio.
Certo, c'è da riflettere su quanto queste considerazioni abbiano invero un retrogusto un po' maliconico.

Edit: Ripensandoci è proprio la rimasticazione che non andrebbe giù a Pasolini. Lo ferisce a morte. Purtroppo è quello che passa il convento.

[Seraph888]

the machinist è un po' fuffa come film.

Un pò che? Recitazione del protagonista, sceneggiatura... No eh? Regia e fotografia no eh?

Va beh, lasciamo perdere va, rivisto proprio stasera insieme ad un amico ed è già la terza persona a cui è piaciuto molto.

[Hellvis 2006]

regia niente di che, sceneggiatura deludente soprattutto nella risoluzione finale. carino ma nulla più

[Seraph888]

Ah si? E come volevi che fosse finito, sentiamo?

Spoiler:

Che si sposava con persone che si era immaginato con la sua personalità ormai paranoica e doppia così che sarebbe scattato il "vissero felici e contenti"?

Il finale è pressochè P-E-R-F-E-T-T-O.

Spoiler:

Mette tutti i tasselli a posto e da un filo logico a tutto, inoltre da un collocamento a tutti i "segnali" che ti aveva dato durante il film (gli stivali, il pesce, il pupazzo clown, i post-it ecc.. ecc..).

Ce ne fossero di film così a budget 5 milioni di $.

Ci sono porcate ed enormi fail (vedi Narnia) a 40 milioni (in cui la sceneggiatura è REALMENTE deludente).

[Hellvis 2006]

Spoiler:

il tema del doppio e dell'altro immaginario

è purtroppo oramai abusato e banale. Sclavi faceva quelle cose già vent'anni fa

[Mikk]

Ah si? E come volevi che fosse finito, sentiamo?

Spoiler:

Che si sposava con persone che si era immaginato con la sua personalità ormai paranoica e doppia così che sarebbe scattato il "vissero felici e contenti"?

Spoiler:

E da quando un uomo che è totalmente perso nella sua fantasia malata da non poterne più uscire in quanto essa è talmente subdola da farlo pure sembrare contento sarebbe un lieto fine? Tenendo conto che essendo totalmente rinchiuso nel suo mondo non lascia alcuna certezza su quello che succede *fuori* da quel mondo. Un finale del genere sarebbe stato molto coraggioso e perfino significativo, se ben fatto direi anche affascinante.

Spoiler:

Mette tutti i tasselli a posto e da un filo logico a tutto, inoltre da un collocamento a tutti i "segnali" che ti aveva dato durante il film (gli stivali, il pesce, il pupazzo clown, i post-it ecc.. ecc..).

Da quando in qua una sceneggiatura viene definita perfetta se spiega anche le virgole? Intendiamoci che non lo considero un difetto eh, viste le robe sconclusionate che si vedono in giro. Epperò il compito di una sceneggiatura ben scritta è quello di affascinare, e spiegare anche il minimo dettaglio può essere fatto bene come male, così come lasciare interpretazioni e sensazioni può essere preferibile, a meno di non farsi scudo di questa scusa per lasciarsi un'incompiuta incapacità alle spalle.

Ah, The machinist mi è piaciuto

Il tema del doppio

[Seraph888]

Ok e questo ci può anche stare, ma questa si chiama tematica. Esulando dai gusti personali credo non si possa definire deludente la sceneggiatura ed il finale, che credo siano stati fatti con criterio e logica.

Riesco a capire che puoi essere saturato dal tipo di tematica (come io lo sono dei videogames che trattano la seconda guerra mondiale ad esempio), in effetti anche l'anno scorso è uscito un altro film (con Kevin Costner) che trattava questo (Mr.Brooks), anche quello un gran bel film tralaltro.

Però giudicando il film per quello che è e definirlo fuffa mi pare esagerato, non sarà un capolavoro di originalità (e su questo sono daccordo), ma è un filmettino fatto davvero come si deve, ho visto un film su cui le persone vi hanno lavorato come si deve.

[Seraph888]

Spoiler:

E da quando un uomo che è totalmente perso nella sua fantasia malata da non poterne più uscire in quanto essa è talmente subdola da farlo pure sembrare contento sarebbe un lieto fine? Tenendo conto che essendo totalmente rinchiuso nel suo mondo non lascia alcuna certezza su quello che succede *fuori* da quel mondo. Un finale del genere sarebbe stato molto coraggioso e perfino significativo, se ben fatto direi anche affascinante.

Spoiler:

Ma infatti tutto il film tratta proprio di questo, solo che ce lo rivela solo alla fine: e cioè che lui non riesce a dormire per quel che ha fatto. Le paranoie e il doppio gli scattano dopo gli eventi che noi vediamo solo nel finale, e lui riesce a liberarsene solo quando si libera del peso che gli ha causato tutti i disturbi.
Il finale di cui tu parli sarebbe potuto essere un'alternativa, sarebbe stato proprio l'opposto del finale girato, ma sarebbe stato significativo quanto questo in quanto: uno nelle sue condizioni, o ne esce o ci rimane dentro.
Non vedo in che modo il non superare una condizione di doppia personalità e paranoia sarebbe stato più significativo di superarla dopo aver combattuto e sofferto sulla sua pelle per una mancanza fatta tempo prima, un gesto orribile (il non fermarsi) che lo porta poi a quello che gli accade.

Da quando in qua una sceneggiatura viene definita perfetta se spiega anche le virgole? Intendiamoci che non lo considero un difetto eh, viste le robe sconclusionate che si vedono in giro. Epperò il compito di una sceneggiatura ben scritta è quello di affascinare, e spiegare anche il minimo dettaglio può essere fatto bene come male, così come lasciare interpretazioni e sensazioni può essere preferibile, a meno di non farsi scudo di questa scusa per lasciarsi un'incompiuta incapacità alle spalle.

Ah, The machinist mi è piaciuto

Il tema del doppio

Per me non è perfetta in quanto spiega anche le virgole, ma "come" le spiega. É cioè fino a pochi minuti dalla fine ti lascia con un bel senso di aspettativa che viene poi a culminare in una serie di rivelazioni con tutti i "segnali" avuti durante la visione che trovano una giusta collocazione. Edit: tralaltro alcune chicche tipo l'adesivo "I'd reather be fishing" che si nota sul paraurti di un'auto mentre tenta di farsi investire sono quelle piccole cose che a me fan piacere e danno quei decimi di punti in più al tutto.
Può essere in effetti un'arma a doppio taglio, in quanto ne si perde in successive visioni e profondità di interpretazioni e della tematica stessa.
Ci sono però a mio avviso esempi di chi pecca totalmente nel lato opposto (vedi Lynch con alcune parti per esempio di INLAND EMPIRE), in cui imbastisce un ambaradan bestiale, un'architettura di personaggi doppi, decine di simboli per tutta la durata del film per poi lasciarti con alcune situazioni fin troppo aperte e, alcune volte aleatorie e, consentitemi, insignificanti ai fini della trama a favore in un'immersione e coinvolgimento di tipo estetico, di atmosfera, di tensione usando immagine, effetti e musica.

Il mio sostenere lo sceneggiatore di questo film è dovuto al fatto che spesso ne vedo altri che bellamente se ne fregano di bilanciare il tutto in un senso o nell'altro.

Questo film è quantomeno equilibrato e pensato in quello che si era prefissato di trattare.

[Hellvis 2006]

forse ho esagerato con fuffa, ma ricordo che mi aveva proprio deluso. Mi aspettavo un nuovo mullholland drive e mi sono ritrovato questo :/

[Seraph888]

forse ho esagerato con fuffa, ma ricordo che mi aveva proprio deluso. Mi aspettavo un nuovo mullholland drive e mi sono ritrovato questo :/

Ecco e lì sta il problema: ti dico solo che M.D. è il mio film preferito di Lynch, nonchè secondo me il suo migliore.

Ma, come dicevo anche nella risposta a Mikk, sono due modi diversi di fare un film. Tralasciando i gusti personali e le aspettative The machinist a mio avviso è un film fatto come si deve.

Il regista ha dato un'evoluzione a quello che aveva fatto in Session 9, ovviamente più acerbo e semplicistico sotto tutti i punti di vista (vedi la sceneggiatura), dando prova di aver fatto passi avanti e di essere maturato.

Il suo film successivo Transsiberian pare discostarsi nettamente dalle precedenti tematiche e pare essere più "normale" del solito. Nel link vi è anche il trailer.

Onestamente ammetto che non mi ispira granchè.

[dyvim tvar]

Ieri sera anche se con estremo rammarico per non essere riuscito a leggere prima il romanzo:



Veramente maschio sto film. Anche se credo che la lettura del romanzo sarà comunque obbligatoria. Mancano molte "perle di saggezza" che ho sentito citare in book machine.

[dyvim tvar]

Tra l'altro ho visto quasi di fila i tre migliori film con Josh Brolin (a parte Goonies). Stavo guardando la filmografia ma non so se gli altri meritano.

Ganzo st'attore comunque, faccia da feccione. mm'apiace.

[Absint]

E' brolin quello con la faccia matta in copertina?
Grosso...
Mo sto film me lo devo vedere pure io ma...visto che mio padre ha comprato il libro che quindi gira per casa, che dite leggo prima quello e vedo il film dopo?

[uccio]

Ho visto Hell Ride



il "film" di Larry Bishop che tenta, col supporto finanziario di Tarantino, di rispolverare il road-movie a base di moto, fighe, pistole e gente cattiva che ammazza altra gente cattiva. Il risultato francamente mi ha lasciato abbastanza perplesso, e non saprei dare una valutazione definitiva: da una parte abbiamo pienamente rispettati tutti i canoni del western-road movie-exploitation, inclusa una quantità pazzesca di culi e tette. Gli attori-feticcio ci sono, su tutti Dennis Hopper e Michael Madsen, ma la loro presenza mi è sembrata piuttosto futile, anche perchè il film vive di fatto su singole scene piuttosto ripetitive, basate sugli scontri tra gang rivali, su dialoghi che vorrebbero essere cool e tipicamente tarantiniani ma risultano noiosi e stracolmi di clichè.
Il plot infatti è pressochè inesistente, ci si limita ad assistere alla vendetta degli uni contro gli altri, a tanta violenza e ad un finale che sfiora il ridicolo.
Bishop, che è anche regista oltre che protagonista, voleva probabilmente omaggiare sia il suo idolo Tarantino che gli altri appartenenti alla scuola pulp, del passato come del presente, ma credo abbia fallito la missione: i personaggi sono troppo caricaturali e sopra le righe per avere quel minimo di credibilità necessario per dipingere la rudezza tipica di queste pellicole, suonano banali, talvolta involontariamente comici.
Un film sostanzialmente inutile, secondo il mio personalissimo punto di vista.

[Absint]

Ammazza se è fi ga la locandina però

[Ken Shabby]

Toni, di Jean Renoir, 1935

Toni, immigrato italiano in Francia per lavoro, al centro di una vicenda di cronaca ispirata da un fatto realmente accaduto di amore, passioni violente e morte.
Anticamera del neorealismo (anticipa tantissimi degli elementi che faranno del neorealismo italiano una stagione mitica del cinema internazionale, tuttavia non fu tenuto in considerazione all'epoca, anzi furono i Cahièrs che lo riabilitarono), in questo film tutto accade sullo stesso piano, la realtà dei fatti è al centro dell'intento del regista. La prima sensazione che si ha è che sia una specie di documentario, di occhio neutrale infiltrato nelle case e nei campi francesi di quegli anni. L'enfasi drammatica è ridotta al minimo e la realtà diventa protagonista: in scenari del tutto naturali (nessuna scena fu girata in studio, anche gli interni erano abitazioni realmente esistenti) la storia si dipana sotto lo sguardo costante della camera da presa, e morire diventa come bere un bicchiere di vino o andare al lavoro.
Attuale, frizzante e importante. Da non sottovalutare anche l'interessantissimo affresco della società multietnica francese di quegli anni, in cui spagnoli, neri, italiani si mischiavano, alla ricerca di un lavoro e di un futuro, alla popolazione francese.
Grandissimi gli attori (l'ho visto in francese e devo dire straordinaria attrice Cèlia Montalvàn, su tutti, ma anche gli altri veramente bravi) e belle anche le canzoni che si sentono durante tutto il film..

p.s. Jean Renoir si, era figlio del pittore Pierre August Renoir

[SLYVERR®]

ma basta sempre a trovare difetti de qua e dellà, de sceneggiatura e bla bla, the machinist è un film ottimo e si capisce anche subito senza andare lì a pontificare sul nulla.

ieri sera ho visto il primo ostin pauer, ha dei momenti brillanti

[Absint]

Il primo austin power secondo me è proprio figo
Quelli dopo fanno ca ga re e basta.

[dyvim tvar]

bè no dai
ciccio bastardo rulla.

[mArXiA]

Ieri sera anche se con estremo rammarico per non essere riuscito a leggere prima il romanzo:



Veramente maschio sto film. Anche se credo che la lettura del romanzo sarà comunque obbligatoria. Mancano molte "perle di saggezza" che ho sentito citare in book machine.

ma i fratelli Coen non sono quelli di Drugo?
chissà come riescono a cavarsela col drammatico.. debbono essere proprio bravi

[Mus]

Il primo austin power secondo me è proprio figo
Quelli dopo fanno ca ga re e basta.

Figo forse è eccessivo, però di sicuro è divertente. Quelli dopo non molto, ma sono comunque guardabili (più o meno).

"Ho un sacco pieno di sh qui per te..."

EDIT: ho trovato geniale però, se non mi confondo, quando fanno vedere la moglie di uno degli scagnozzi del dottor male quando parla del marito, tipo documentario; esiste questa scena, vero? Se si è mitica, se no dovrei fare un film!
Diciamo che alcune scene è da morir dal ridere, in altre mi mette quasi il nervoso il personaggio e la storia. Alti e bassi diciamo.