Si vede che ogni tanto alzare la voce serve a qualcosa...
E probabilmente anche la minaccia di trasformare un gioco nel "più piratato" di sempre. Ero convinto che Electronic Arts si sarebbe dimostrata molto più rigida e indifferente a questo genere di approccio da parte della community, e invece sembra aver optato per una strategia molto più conciliante e in linea con molte delle richieste provenienti dal "basso".
Dopo aver annunciato il "revoke" tool per poter rientrare in possesso delle tre installazioni concesse, nel giro di poche ore arrivano altre due "evoluzioni" al DRM di Spore, e che verranno presto rese disponibili tramite apposite patch.
La prima riguarda la possibilità di usare - all'interno del gioco - più account, così da consentire a familiari, parenti e amici di avere ciascuno il proprio profilo utente. Altro che semplice "errore di stampa"... In un post ufficiale sul forum di Spore, EA spiega che ogni installazione sarà sempre e comunque associata a un account online, ma ognuna potrà avere cinque "screen name account", detti anche profili utente, in modo che ognuna di queste cinque persone abbia i propri savegame, le proprie opzioni, ecc. Il contenuto realizzato e la MySpore Page, gli achievement e tutto il resto della fuffa di contorno saranno associati allo screen name.
La seconda notizia arriva direttamente dal presidente di EA Games Frank Gibeau, che annuncia l'intenzione di aumentare le attivazioni possibili, portandole da tre a cinque, mantenendo il "revoke" tool annunciato nei giorni scorsi: «abbiamo intenzione di modificare la nostra policy per venire incontro ai clienti. Ma speriamo che tutti capiscano anche che il sostegno al DRM è essenziale per la struttura economica che usiamo per finanziare i nostri giochi e per proteggere i diritti di chi li crea». E ancora: «abbiamo ricevuto diverse lamentele da un sacco di clienti, che accettiamo e rispettiamo. E se è facile trattare tutto questo come proveniente da chi vuole solo scambiare il file migliaia su internet, ritengo che sia necessario modificare la nostra politica per venire incontro ai clienti regolari».
Insomma, una "quasi" retromarcia totale. A questo punto secondo me tanto valeva togliere tutto l'ambaradan (come è stato fatto con Bioshock) e chiuderla lì, ma forse non sono ancora pronti per una mossa di questo tipo.
Più che altro non so come leggere questo cambio di rotta di Electronic Arts: da una parte, volendo essere ottimisti, penso che forse davvero le lamentele hanno colto nel segno, mettendo in luce un disagio che evidentemente serpeggia anche nelle stanze del potere di EA.
Oppure, volendo essere metà ottimisti e metà maliziosi, in EA hanno ritenuto che il danno di immagine delle lamentele continue e reiterate di questi giorni fosse superiore al costo della implementazione di queste piccole modifiche al sistema DRM di Spore.
Oppure ancora, e qui però si rischia di pensare davvero male (e di creare pericolosi precedenti), le vendite del gioco stanno davvero risentendo degli effetti del discutibile boicottaggio messo in atto dal giorno della sua uscita...