Quante volte abbiamo parlato, in questi anni, dell'inquinamento legato al mondo del PC, sia per quanto concerne la produzione, sia per lo smaltimento dei computer da rottamare? Adesso salta fuori che più della metà dei computer «dismessi» non vengono gettati in discarica (metaforicamente parlando), ma vengono dirottati per altri usi.
Uno studio condotto dalla MetaFacts, nell'ambito dell'annuale Technology User Profile, evidenzia che il 30.1% delle persone tengono il vecchio computer e continuano ad usarlo, il 22% lo passa ad amici e parenti, il 17.3% lo tiene da parte, «perchè non si sa mai». Un altro 8.9% dona le macchine vecchie alle associazioni di volontariato, un 8.6% cestina tutto, e solo il 3.6% degli interpellati ricicla i componenti, in percentuale molto superiore per quanto riguarda le aziende rispetto ai privati, dove chi ha figli piccoli «conserva» il doppio rispetto ai single, com'è facilmente comprensibile.
Voi da che parte state? Io in questi anni ho fatto parte di un po' tutte le categorie, ho un «cimitero dell'hardware» molto ben fornito, con alcuni pezzi introvabili e inutili, ho assemblato un paio di PC partendo dagli «scarti» dei miei che ho girato ad altri, e ho portato qualcosa in discarica. Il Gaburri, felice come una pasqua, ha assemblato un P166 con DOS per poter giocare a Dark Omen e titoli altrettanto datati.
I produttori paiono «sconcertati» dai risultati della ricerca. Ma è davvero così sorprendente?