StM ha scritto lun, 14 novembre 2005 alle 23:56
Un incrocio di sguardi, un tentativo di ritirata, la presa di coscienza che è ormai troppo tardi. Sorrisi. Ciao,
ciao. Come va? Eh, be', bene. A te? Bene. Sai, alla fine l'ho preso 'sto pezzo di carta.
Oh, bene. Già, mi son tolto un peso. E tu? Oh, via, non ho niente di particolare da dire, mi va bene. Ok.
Non si capiva bene se in giro ci fosse tanta o poca gente. Se facesse freddo o meno. Se
Sei sempre bellissima col nasino rosso.
Probabilmente faceva freddo.
Ma dai, non è possibile, ci siamo incontrati da 5 minuti dopo 5 anni e già riattacchi? Ti sei dimenticato tutto?
Sì, ho deliberatamente deciso di dimenticare tutto per i prossimi venticinque minuti.
Mi concedi questo ballo?
Che ballo, cosa di
Il ballo delle foglie morte. Avanti, prima che que
ci? E poi tu odi ballare!
sta folata di vento si spenga e ci uccida una seconda volta. No, sta
Sei impazzito?
sera no, per i prossimi ventidue minuti sarò il ballerino più amante del ballo al mondo.
Ti ho vista, stai sorridendo.
Sì.
E' un guaio, una foglia morta in genere non sorride. Cosa sono queste venature primaverili?
Credo di stare dimenticando anch'io.
Ottimo, allora i miei venti minuti di amnesia non andranno sprecati.
Oh, già solo venti?
Sì, non è saggio andare oltre.
Ma dopo cinque anni...
Sono gli stessi cinque anni di prima, eh, quelli di poco prima che mi dessi del pazzo.
Ma tu SEI pazzo! Solo...
...solo che non c'è niente di male, ne convengo.
Uffa, non rubarmi le parole di bocca.
Oh, invece sì. Te le ruberò tutte. E poi te le restituirò...
No, questo no. Piuttosto tienile.
Mi spiace, non voglio avere debiti.
Mi spiace, ma non voglio avere rimpianti.
Guastafeste.
Il vento è calato.
Guastafeste. Ma hai ragione. Il vento è calato. E quando il vento cala, una foglia morta ha da fare il suo mestiere,
ha da cadere.
Mi dispiace.
Già.
Già.
Senti, ci ho ripensato. Le mie parole, potrebbero servirmi, ancora. Me le
Per cosa mai potranno servirti, se non per ingannare?
ridaresti? Ti prego, non fare così. Hai dimenticato, ricordi? Oh, che sciocchezza... ricordarsi
di aver dimenticato, già. E' vero, ci sono ancora 4 minuti. Sì,
Ma come fai a misurare il tempo così precisamente senza controllare l'orologio?
te le restituirò. Bellezza mia, nessuna magia, c'è l'orologio sul campanile, dietro di te.
Oh, che torda. Be'...
Sì, ora è tempo di saldare il debito. Quanti te ne devo?
Uno.
Uno??? Così tanti? Mi rovinerai!
Già fatto. No, non ci pensare, scusa, hai dimenticato, ora se non ti dispiace...
No che non mi dispiace. Non badare alle lacrime... tra un minuto, quando riaprirai gli occhi, non le vedrai più.