keiser ha scritto lun, 09 maggio 2005 alle 09:26
Dopo aver scritto quasi di getto l'editoriale di sabato, ho rimuginato per tutto il fine settimana su quello che rende diversa (e per me meno appetibile) l'esperienza di gioco online da quella puramente single player, e mi è venuto in mente un altro importante e non trascurabile fattore.
Forse non ci avete mai fatto caso, ma quando giochiamo da soli, percorriamo corridoi bui con una torcia da quattro soldi sperando che non esca nessuno da dietro quell'angolo, quando affrontiamo la gara di campionato più importante della stagione, quando organizziamo le truppe per l'assalto finale al castello nemico i nemici e le macchine avversarie sono lì per noi. Il loro "mondo" non esiste senza di noi, è la nostra presenza in quel luogo a giustificare la loro stessa esistenza. Parafrasando una nota pubblicità, "tutto gira intorno a te". Un monumentale inno all'individualismo e all'affermazione di sè, e al tempo stesso una discreta sensazione di potere.
Online tutto questo non esiste, ovviamente: i server di gioco sono sempre affollatissimi, entri ed esci e non se ne accorge nessuno, se sei bravo ok, altrimenti avanti il prossimo. Quei particolari mondi esistevano prima che tu arrivassi, e continueranno ad esistere anche dopo la tua disconnessione. Non è più la tua presenza a muoverli, ma esattamente il contrario.
Un cambiamento di prospettiva che a volte riesce difficile da digerire...