Originariamente Scritto da
maxpay
beh ammetterai che la tua domanda è palesemente tendenziosa e non reale, visto che contiene già le tue risposte.
da parte mia però mi intrometto e rispondo all'unica domanda che secondo me centra il punto e cioè "Come sarà la sua relazione con gli altri?".
parte tutto da qui, è questo il nodo centrale. tutte le altre domande che hai fatto, infatti, non possono prescindere dalla quella che è l'impostazione della società in cui vivi.
cerco di spiegarmi meglio: se per la società nella quale vivo una coppia omosessuale è cosa "normale e quotidiana", l'impatto del bambino potrebbe essere così traumatico? Io penso di no. Ovviamente non ho prove a sostegno, come non ne hai tu, ma se ci pensi bene è un discorso molto simile a quello del colore della pelle.
Se vivi in una città di bianchi, un solo nero verrà visto come un estraneo, un alieno.
In una situazione come quella attuale - parlo dell'italia naturalmente - le coppie omosessuali non sono di fatto un qualcosa di "normale e quotidiano" (qui il retaggio culturale c'entra parecchio).
Ciò implica che la crescita di un bambino in una coppia omosessuale possa sicuramente essere critica, in questo sono d'accordo. Non lo sarebbe se, prima di tutto, l'omosessualità stessa venisse vista in modo diverso, ed è questo a mio parere il primo passo, prima ancora del riconoscimento legale di un matrimonio tra persone dello stesso sesso.