Natale strano, quello che si sta per festeggiare in tutto il mondo.
Da un lato c'è la crisi economica, da cui anche le software house - come leggevamo in questi giorni - non escono certo immuni, al contrario: studi che chiudono, titoli tagliati, forze lavoro tagliate a blocchi di centinaia di persone alla volta...
Eppure ovunque si legge, sotto i musi lunghi e le discussioni sulla crisi mondiale, la palpabile voglia di festeggiare, a partire dalle folle di persone che si accalcano in queste ore nei centri commerciali.
Al punto che viene quasi da chiedersi se questa crisi ci sia davvero oppure no. Ovvio che c'è.
Ma come stiamo rispondendo al tempo nel quale ci troviamo a vivere?
Questa apparente insana "compulsività" consumistica, di certo non nuova, nasce forse proprio dal tentativo - magari disperato, magari no - di cercare di dimenticare, per qualche ora, per il tempo di una cena, i problemi che ci aspettano il 27 mattina, e che non sarà certo una fetta di panettone a mandare via. Quasi giocando a far finta che, in fin dei conti, è ancora tutto normale.
In tutto questo i videogiochi che c'entrano? Forse niente, forse molto.
Non sono un sociologo o analista finanziario, però non riesco a non pensare a quello dei videogame come uno dei settori che da questa crisi - e lo dico con tutto il cinismo possibile - potrebbe uscire meglio. Perché da un lato, in tempi come questi, aumenta sempre la voglia di svagarsi e di pensare ad altro, di evadere. Cosa che i VG aiutano molto bene a fare. E perché, e qui sta il cinismo, lo sanno fare a un prezzo molto più abbordabile di tanti altri "svaghi".
Se non ci sono i soldi per una settimana bianca, una crociera, una serata nel locale "in", la console a 200 euro, il "giochino" a 40 diventano ottimi ed economici succedanei dell'intrattenimento, anche per chi non ha mai coltivato una viscerale passione per i pixel animati.
Comunque siate messi, con chiunque sarete, ovunque sarete (so che molti lavorano il 25 - vi penseremo), giunga a tutti voi il nostro augurio per un Natale sereno e gioioso. Al di là dei soldi e dei videogiochi, che possa essere un giorno di festa. Auguri!