Tra uvetta, canditi, spumante e cibarie vari sta per iniziare il trinceramento mangereccio di natale, che terrà assediate le nostre panze per almeno tre giorni (ormai conosciuti come i giorni del tacchino e del pantalone sbottonato).
Dopo aver comprato regali per parenti, dolce metà(e non sto parlando del mezzo panettone avanzato dell’anno scorso) e amici sono stato colto da una sensazione di sconforto durante il viaggio di ritorno.
Dopo la classica coda nel traffico di 5 giorni, dove la gente si accampa come nel libro “la notte del drive-in”(con relativo spazzolamento di tutta la frutta secca a portata di mano nell’abitacolo),
la sensazione era quella tipica della quaglia in autostrada quando un tir a due piani gli sta pacificamente venendo incontro: Io odio il natale.
La mia critica non è rivolta al fatto che finalmente ci si possa rincontrare con buona parte della famiglia(magari con quella maggiormente difficile da incontrare normalmente perché distante da casa tua), ma benZi() ha come bersaglio tutto quel periodo post-preparazione al giorno del giudizio bianco.
Credo che tutti siano stati colpiti almeno una volta da un attacco d’ira alla kill bill alle casse, mentre davanti a te hai altri 500 disperati, nelle tue medesime condizioni, aspettano pazientemente di pagare il panettone o qualsivoglia oggetto 50 volte più caro di quello che era due mesi prima o (come da regola) che sarà dopo capodanno.
Avrete tutti ricevuto il “malvagio regalo riciclato boomerang rotante (di voi tutti sapete chi)”, le sedute a tavola di 72 ore alla “dall’alba al tramonto, durante le quali anche il cibo si alzava da tavola per tentare una impossibile fuga.
Poi, sensazione che sarà capitata a tutti coloro che lavorano e si sono fatti un mazzo il giorno prima e magari la vigilia stessa, le classiche abbioccate durante la tombola/sette e mezzo/mercante in fiera, durante le quali ti saranno rivolte le seguenti frasi in ordine cronologico:
>Figlio con/o prole di parenti-Dai Dai!Forza Papa/(nome della persona condannata) vieni a giocare (inserire gioco a caso che non si vuole fare perché si sta cercando di digerire le 2 tonnellate di cena di roba più panettone).
>Quello che sta dando carte o numeri(se creativo anche tutto insieme)-Dai forza è il tuo turno. OPPURE –scusa ma non hai fatto ancora neanche ambo?(mentre hai la testa sprofondata tra le cartelline della tombola)
>Moglie,fidanzata o parenti alla 15° partita -Ma stai dormendo?
Quindi esposte le mie ragioni in modo civile, vi prego di esporre le vostre, splendide e splendidi (non siate modesti),abitanti del fanta-foro natalizio![]()
.