Per vedere la parte precedente di questo thread clicca qui: http://www.***************.it/forum/...read.php?t=495
Per vedere la parte precedente di questo thread clicca qui: http://www.***************.it/forum/...read.php?t=495
però è FONDAMENTALE non solo saper leggere BENE l'inglese, ma soprattutto saper leggere i modi di dire, le frasi epiche, il linguaggio utilizzato nel periodo medievale ecc.Ciabs ha scritto ven, 27 maggio 2005 alle 14:15
a priori di quanto buono sia il lavoro di traduzione secondo me in ogni caso la versione originale è meglio di quella localizzata, semplicemente perdi il gusto di come l'autore ha costruito le singole frasi, i giochi di parole e quant'altro...alternat ha scritto ven, 27 maggio 2005 alle 08:24
non sono d'accordo.Kanjar ha scritto ven, 27 maggio 2005 alle 00:05
Con l'inglese non ho grandi problemi e se questo è l'unico modo per leggere i libri così come devono essere, ben benga.Ciabs ha scritto gio, 26 maggio 2005 alle 23:58
su tre libri usciti in lingua originale (di cui il terzo diviso in due tomi) in italiano hanno pubblicato sette volumi, editi anche in paperback economico...
ma se posso darti un consiglio vai su ibs.it e comprati le versioni originali, rendono molto meglio e perlomeno ti leggi i singoli libri nell'interezza in cui sono stati scritti...
Anche perché la SIAE è una associazione a delinquere e non mi va di dare loro un sacco di soldi per comperare una decina di volumi sui quali si prendono un 20% di tasse senza alcun motivo e diritto.
E poi la traduzione è un lavoro difficile, stressante e mal pagato quindi non ne esce quasi mai nulla di buono.
la traduzione delle CdGedF è molto buona, nonostante il testo sia decisamente difficile.
sul fatto che si sia trattato di una bieca operazione commerciale per vendere sette libri invece che tre, sono invece perfettamente d'accordo, soprattutto perché l'editrice è Mondadori.
ergo se ne hai la possibilità prendili in inglese, vale davvero la pena
Insomma, senza una buona padronanza dei "tecnicismi", secondo me, si perde completamente lo spirito dello scrittore
Qualcuno sa se traducono e importano le varie cose che hanno fatto in amercia per asoiaf?
finora ho visto solo il gioco da tavola, ma so che ci sono
rpg, carte collezionabili e miniature
Io sono aperto a questo tipo di esperienze ed imparo in fretta.pierleo ha scritto sab, 28 maggio 2005 alle 16:33
però è FONDAMENTALE non solo saper leggere BENE l'inglese, ma soprattutto saper leggere i modi di dire, le frasi epiche, il linguaggio utilizzato nel periodo medievale ecc.
Insomma, senza una buona padronanza dei "tecnicismi", secondo me, si perde completamente lo spirito dello scrittore
E parto da una buona base.
appunto, quello che serve in realtà è solo la buona volontà, la maggior parte dei termini li deduci dal contesto, e più leggi più diventa semplice leggereKanjar ha scritto dom, 29 maggio 2005 alle 02:40
Io sono aperto a questo tipo di esperienze ed imparo in fretta.pierleo ha scritto sab, 28 maggio 2005 alle 16:33
però è FONDAMENTALE non solo saper leggere BENE l'inglese, ma soprattutto saper leggere i modi di dire, le frasi epiche, il linguaggio utilizzato nel periodo medievale ecc.
Insomma, senza una buona padronanza dei "tecnicismi", secondo me, si perde completamente lo spirito dello scrittore
E parto da una buona base.
IT'S DONE!!!!!
L'ha fionito, ha dato l'annuncio sul suo sito internet
Adesso dobbiamo sperare che la mondadori non lo spezzi in 50 parti
hai letto solo il titolone, vero?
non hai notato il piccolo link intitolato "sort of..." che conduceva alle seguenti parole:
No, I haven't finished writing everything I wanted to include in A FEAST FOR CROWS. I have wrapped up a whole bunch of characters and storylines since the last update in January, but "a whole bunch" does not equate to "all."
And I was facing another problem as well: the sheer size of the book.
All of the books in this series have been big, mind you. A GAME OF THRONES weighed in at 1088 pages in manuscript, not counting the appendices. A CLASH OF KINGS was even longer at 1184 pages, not counting the appendices. And A STORM OF SWORDS measured a gargantuan 1521 pages in manuscript, not counting the (etc).
Any publisher will tell you that a book as big as A STORM OF SWORDS is a production nightmare, and STORM did indeed cause problems for many of my publishers around the world. In some languages it was divided into two, three, or even four volumes. Bantam published STORM in a single volume in the United States, but not without difficulty. Pretty much everyone agreed that it would be a really good thing if the fourth volume in the series came in somewhat shorter than STORM, so I set out with the idea of delivering a FEAST closer in length to A CLASH OF KINGS.
Alas for good intentions. In hindsight, I should have known better. The story makes its own demands, as Tolkien once said, and my story kept demanding to get bigger and more complicated.
I passed A CLASH OF KINGS last year, and still had plenty more to write. By January, I had more than 1300 pages, and still had storylines unfinished. About three weeks ago I hit 1527 pages of final draft, surpassing A STORM OF SWORDS... but I also had another hundred or so pages of roughs and incomplete chapters, as well as other chapters sketched out but entirely unwritten. That was when I realized that the light I'd seen at the end of the tunnel was actually the headlight of an onrushing locomotive.
And that's why my publishers and I, after much discussion and weighing of alternatives, have decided to split the narrative into two books (printing in microtype on onion skin paper and giving each reader a magnifying glass was not considered feasible, and I was reluctant to make the sort of deep cuts that would have been necessary to get the book down to a more publishable length, which I felt would have compromised the story).
The first plan was simply to lop the text in half. In that scenario, I would finish the last few chapters in as short a length (and time) as possible. That would have produced a story of maybe 1650 to 1700 pages in manuscript, which we would simply have broken into two chunks of roughly equal length and published as A FEAST FOR CROWS, Part One and A FEAST FOR CROWS, Part Two.
We decided not to do that. It was my feeling -- and I pushed hard for this, so if you don't like the solution, blame me, not my publishers -- that we were better off telling all the story for half the characters, rather than half the story for all the characters. Cutting the novel in half would have produced two half-novels; our approach will produce two novels taking place simultaneously, but set hundreds or even thousands of miles apart, and involving different casts of characters (with some overlap).
The division has been done, and it think it works quite well. The upshot is, A FEAST FOR CROWS is now moving into production. It is still a long book, but not too long; about the same size as A GAME OF THRONES. The focus in FEAST will be on Westeros, King's Landing, the riverlands, Dorne, and the Iron Islands. More than that I won't say.
Meanwhile, all the characters and stories removed from FEAST are moving right into A DANCE WITH DRAGONS, which will focus on events in the east and north. All the chapters I have not yet finished and/or begun are moving into DANCE. I think this is very good, if truth be told, since it will give me the room to complete those arcs as I had originally intended, rather than trying to tie them up quickly in a chapter or two so I could deliver the massively late Big FEAST.
So there it is. I know some of you may be disappointed, especially when you buy A FEAST FOR CROWS and discover that your favorite character does not appear, but given the realities I think this was the best solution... and the more I look at it, the more convinced I am that these two parallel novels, when taken together, will actually tell the story better than one big book.
And if there are those who don't agree, and still want their Big FEAST with all the trimmings set out on one huge table... well, there's an easy fix. Get both books, razor the pages out with an Exacto knife, interleave the chapters as you think best, and bring the towering stack of text that results to your favorite bookbinder... and presto, chango the Big FEAST will live again.
As for me, I am getting back to work. There's good news on that front too -- A DANCE WITH DRAGONS is half-done!!!
(And before anyone asks, yes indeed, this development means that Parris was right all along. It will now probably require seven books to complete the story).
—George R.R. Martin, May 29, 2005
Che fregatura
Ah!
Ehm....
A me non dispiaceva l'idea del mega-microlibro con lente di ingrandimento incorporata, citazione di Dune.
Non so, ma tanto in Italia divideranno i 2 libri in 6 libri.
Allegria!
e adesso Martin deve rivedere il manoscritto!!!!!
scherzo
secondo me riscriverà tutto da capo.oniecoioni ha scritto lun, 30 maggio 2005 alle 17:31
Ah!
Ehm....
A me non dispiaceva l'idea del mega-microlibro con lente di ingrandimento incorporata, citazione di Dune.
Non so, ma tanto in Italia divideranno i 2 libri in 6 libri.
Allegria!
e adesso Martin deve rivedere il manoscritto!!!!!
scherzo
giusto per farci incazzare.
E così dovremo aspettare se ci va bene altri 3-4mesi (e anche di più) dopo l'uscita del primo per sapere come continuano le storie di Jon, Bran e compagni!Ma bene! Che gran bella notizia!
Embhe? io sto aspettando da 7 anni starcraft2, giusto per fare un esempio.
Al confronto Martin è veloce.
e ricordatevi che scrivere è un opeerazione molto più lenta e rognosa che leggere.
WOOT!
Era ora!!!Il problema è che il caro vecchio zio Martin stavolta ha decisamente sbagliato strategia: la soluzione ideale era quella di creare un "a feast for crows vol.1" ed un "a feast for crows vol.2" tagliando a metà il libro come è stato fatto in molte nazioni (vedi l'Italia) con i libri precedenti.
Uno dei punti di forza della narrazione di Martin, a mio avviso, è quello di creare la storia attraverso punti di vista lontani ma sempre cronologicamente attigui, con un libro che si limita ad una parte del mondo viene a rompersi questa particolarità (ci pensate che quando avremo sotto le mani "a dance with dragons" dovremo tornare a leggere avvenimenti accaduti mesi e forse anni prima con il rischio di spoiler e grosse difficoltà a ricollegarli cronologicamente con i capitoli dei personaggi del libro precedente?)
...e poi voglio sapere cosa accade alla barriera
Grazie, me n'ero proprio scordato!Quote:
ricordatevi che scrivere è un opeerazione molto più lenta e rognosa che leggere.
Era questo che intendevo. Sono completamente d'accordo con StormshadowQuote:
Uno dei punti di forza della narrazione di Martin, a mio avviso, è quello di creare la storia attraverso punti di vista lontani ma sempre cronologicamente attigui, con un libro che si limita ad una parte del mondo viene a rompersi questa particolarità (ci pensate che quando avremo sotto le mani "a dance with dragons" dovremo tornare a leggere avvenimenti accaduti mesi e forse anni prima con il rischio di spoiler e grosse difficoltà a ricollegarli cronologicamente con i capitoli dei personaggi del libro precedente)
Vabbè, leggeremo meno ma almeno leggeremo
scongiuri
Quindi A feast for crows dovrebbe uscire a breve "deturpato", e Martin deve scrivere l'altra metà del 5° libro, che si chiamerà a Dance with Dragons e non sarà che il TERZULTIMO (forse) della saga?
Ho capito bene?
Intanto escono le versioni illustrate... Evviva.
http://www.georgerrmartin.com/news.html
Si, hai capito benissimo
In effetti è una strategia un po' strana.
Però ha un certo vantaggio , leggeremo la storia esattamente come la vedono i protagonisti senza colpi di spoiler perchè abbiamo seguito anche le altre storie.
Una visione parziale frammentaria che lascia intravedere più o meno nello sfondo le vicende degli altri e come influenzano il mondo.
O bhe l'importante è che esca il più velocemente possibile.
o cavolo, allora devo sbrigarmi a finire il portale delle tenebre, appena lo ritrovo nel marasma cosmico che ha colpito casa mia (arrrrg, non mi ricordo dove l'ho messo ).
Spoiler:
concordo con chi dice che la morte di quel coso di jeoffrey o come diavolosiscrive, è guduriosa...
ho riso abbondantemente e con gaudio, proprio mi stava qui (al contrario di jaime che dopo la "crisi mistica" incomincia a starmi simpatico, quindi presumo che schiatterà pure lui...)
Spoiler:
Chi erediterà il regno del nord?
Brandon?
Rickon?
Arya?
O Sansa?
Personalmente i più provabili credo che siano Rickon e Sansa.
Arya ormai è persa e diventerà un assasina.
Brandon si trasferirà in pianta stabile oltre il muro.
Sansa ha buone possibilità a patto che diventi mini Cersei e mini Ditocorto.
Ovviamente deve superare et eliminare dito corto.
Rickon a mio parere è il prescelto e diventerà il capo nominale dei resti del esercito di Rob più l'esercito degli "amici paludosi".
Mh, Penso proprio che farò il salto in lingua originale... casomai, poi, comprerò la versione economica. verrà sempre a fare meno di sei libri cartonati, col vantaggio di leggere con 5-6 mesi di anticipo.
Vabbè , anche se dovremo aspettare ancora, già il fatto che abbia finito parte del suo lavoro mi sembra un buon motivo per festeggiare
sto godendo...
certo, mi lascia un po' basito l'idea di "tell all the tale for half the characters instead than tell half the tale for all the characters", mi ricorda un po' tanto The Two Towers, e quanto fosse stata pesante la seconda parte del suddetto (certo, il nord, Dany ecc saranno sicuramente meno pallosi di Sam e Frodo a spasso per le montagne ), speriamo non sia troppo pesante...
per il resto io vi continuo a consigliare: leggetelo in inglese, è molto ma molto meglio...
non vedo l'ora che esca
vabbè, io lo leggo in inglese, però se non ci capisco una cippa vieni a casa mia e me lo leggi come una favola ai bambiniCiabs ha scritto ven, 03 giugno 2005 alle 11:50
sto godendo...
certo, mi lascia un po' basito l'idea di "tell all the tale for half the characters instead than tell half the tale for all the characters", mi ricorda un po' tanto The Two Towers, e quanto fosse stata pesante la seconda parte del suddetto (certo, il nord, Dany ecc saranno sicuramente meno pallosi di Sam e Frodo a spasso per le montagne ), speriamo non sia troppo pesante...
per il resto io vi continuo a consigliare: leggetelo in inglese, è molto ma molto meglio...
non vedo l'ora che esca
come vuoi, ma mi paghipierleo ha scritto sab, 04 giugno 2005 alle 17:46
vabbè, io lo leggo in inglese, però se non ci capisco una cippa vieni a casa mia e me lo leggi come una favola ai bambiniCiabs ha scritto ven, 03 giugno 2005 alle 11:50
sto godendo...
certo, mi lascia un po' basito l'idea di "tell all the tale for half the characters instead than tell half the tale for all the characters", mi ricorda un po' tanto The Two Towers, e quanto fosse stata pesante la seconda parte del suddetto (certo, il nord, Dany ecc saranno sicuramente meno pallosi di Sam e Frodo a spasso per le montagne ), speriamo non sia troppo pesante...
per il resto io vi continuo a consigliare: leggetelo in inglese, è molto ma molto meglio...
non vedo l'ora che esca