Una «precauzione» in rispetto della costituzione: la formula deve essere impeccabile
Obama ripete il giuramento. In privato
Cerimonia per pochi intimi alla Casa Bianca dopo l'errore nel corso della manifestazione di insediamento
WASHINGTON (Stati Uniti) - Quella parola: «faithfully» (fedelmente), invertita prima dal giudice della Corte suprema John Roberts e poi da Barack Obama, nella lettura della formula del giuramento di martedì poteva creare qualche problema per il futuro presidente. Diversi costituzionalisti americani avevano invitato l'inquilino della Casa Bianca a ripetere il giuramento: «come precauzione». Così è stato.
«FACCIAMOLO PIANO» - Il 44esimo presidente statunitense ha giurato una seconda volta mercoledì sera davanti allo stesso giudice della Corte suprema, John Roberts - ma in privato alla Casa Bianca. Obama, prima di iniziare, si è rivolto a Roberts scherzando: «Questa volta lo facciamo molto piano». Il giuramento è durato appena 25 secondi. Ha sgranato gli occhi e ha sorriso Barack Obama dopo che nella cerimonia ufficiale, a causa di un errore del giudice della Corte suprema John Roberts, la formula tradizionale era stata pronunciata in modo errato. Roberts aveva infatti cambiato per errore la posizione di una delle 35 parole del giuramento inducendo così Obama a pronunciare in modo inesatto la formula (GUARDA IL VIDEO). Secondo gli esperti, la Costituzione afferma senza ombra di dubbio che la formula debba essere recitata in modo esatto.
CERIMONIA NELLA MAP ROOM - John Roberts ha amministrato per la seconda volta il giuramento presidenziale mercoledì sera, alle 19.35. «Come precauzione», ha dichiarato il consigliere legale di Obama, Greg Craig. Il pronunciamento si è svolto (senza errori) privatamente nella «Map Room» della Casa Bianca, davanti ad un piccolo gruppo di reporter ed alcuni fedelissimi del presidente. Il presidente ha detto di non avere la sua Bibbia con se, ma che il giuramento sarebbe stato valido in ogni caso. «Non si discute la validità dell'insediamento - aveva spiegato mercoledì al Washington Post, Akhil Reed Amar, professore a Yale - ma, come precauzione, si potrebbe ripetere il giuramento in forma privata come già fecero i presidenti Calvin Coolidge e Chester Arthur».
http://www.corriere.it/esteri/09_gen...4f02aabc.shtml