Come da titolo.
Contratto in scadenza al 31/01/09, quindi fino a venerdì contando i soli giorni lavorativi. Oggi mi viene comunicato che il rapporto non ha ragione di proseguire, per fantomatiche relazioni negative da parte dei miei attuali colleghi di lavoro, capoufficio compreso. Occhio, relazioni scritte che ESISTONO (a quanto mi viene detto) ma che non mi possono essere mostrate perché non è previsto nessun obbligo in tal senso.
Va bene, dico io. Ma allora di che parliamo?
Per farla breve: lavoravo in una associazione di categoria, lavoro di consulenza per le aziende associate, argomenti: tutto quello che riguarda l'amministrazione del personale, redazione delle buste paga compresa.
Lavoro appagante e molto vario, al contrario di quanto si può pensare.
Soprattuto lavoro adatto a me, che sguazzo nelle leggi sia per formazione universitaria e per cultura di base che per passione mia personale. E un ottimo lavoro per un laureato in Legge, a mio avviso mille volte meglio (a livello di formazione umana ed esperienza lavorativa) che stare a baciare le chiappe di un avvocato a costo zero vita natural durante (altro che due anni di "pratica").
Ma tant'è, sono pur sempre punti di vista.
La mia totale lealtà nei confronti dei colleghi e dei clienti è sottolineata fin dal primo colloquio.
Lavoro su delega, prendo le pratiche che mi vengono passate dai colleghi e le porto a termine, in attesa di avere un parco-clienti tutto mio (il mio sogno..... e scrivere su questo forum ne è un misero esempio, oltre che una piccola e del tutto personale "realizzazione").
Sono sempre stato fatto oggetto di stima da tutti, vuoi perché da ultimo arrivato ho "smaltito" un sacco di pratiche dell'ufficio, vuoi perché dicono che con me si lavora bene.
Conosco a memoria la Legge Biagi e ogni tipo di contratto di assunzione in ogni suo aspetto, ho una preparazione di base in tema di rapporti sindacali (vengo dalla "scuola Confindustria") che è stata spesso fatta oggetto di invidia e attenzione particolare da chi lavorava gomito a gomito con me (sapere quali leggi tutelano il datore di lavoro e in che misura fa comodo). Vuoi per sincerità vuoi per puro opportunismo.
Nessuno dei miei colleghi giura di aver MAI scritto alcunché di negativo nei miei confronti.
Ci credevo fino a una settimana fa. Adesso viene fuori che nel nostro ufficio siamo in troppi, le aziende (anche relativamente grandi) stanno chiudendo per la crisi, e inevitabilmente il lavoro cala... Ma una grossa azienda di servizi (quali sono la Confartigianato o la Confindustria) non fallirà mai, per una questione di "legge dei grandi numeri". 200 aziende non falliranno mai nello stesso giorno, e qualche nuovo cliente si farà sempre vivo.
Semplicemente sono l'ultimo arrivato. Ho appena comprato casa, ma non ho ancora una famiglia da mantenere. Se siamo in troppi quello sacrificabile sono io, punto e chiuso. Però il coraggio di dirmelo non c'è. Il coraggio di dirmi che le "relazioni negative" non esistono non c'è. Bisogna salvare la faccia. E poi c'è la crisi.
Oggi ho detto alla mia "direttora" provinciale che non credo a una sola parola di quello che dice. La mia capufficio si è rimangiata tutto quello che mi ha detto nei giorni scorsi (e cioè che il mio contratto sarebbe stato SICURAMENTE rinnovato e che dovevo stare tranquillo), davanti alla "direttora" si è squagliata in mille colori, sostenendo quello che faceva comodo sostenere per le logiche di gerarchia.
Io ho detto tranquillamente che non avrei mai e poi mai ammesso sbagli che non mi riconosco pur di elemosinare il loro lavoro.
Ho semplicemente detto "se questa è la vostra decisione arrivederci". E non ho dato la mano a nessuno. Non ho richiuso neanche la porta, sebbene non l'abbia sbattuta.
Sono sempre stato un tipo pacifico, accomodante e disponibile a fare qualunque tipo di lavoro sporco pur di aiutare un collega di lavoro con il quale ci fosse reciproca e motivata stima.
Ma sono anche tremendamente orgoglioso, e non scendo a compromessi neanche con me stesso pur di sostenere un'idea che so essere giusta e in buona fede.
Ho detto loro che non avrei elemosinato un minuto di più del loro tempo, mi sono alzato e me ne sono andato con un secco "arrivederci". Non me ne sono ancora pentito.
Prossima tappa Ispettorato del Lavoro, quanto è vero Iddio voglio vederci chiaro.
Se siete arrivati a leggere fino qui (e il fottesega è legittimo e comprensibilissimo) avete tutta la mia più sincera gratitudine.
E non statemi a chiedere il perché di questo post.
Uno parla, si sfoga, a volte serve. Anche se non basta quasi mai.
Eppure è esperienza, è vita, è quello che siamo: delusioni e successi. E aiuta a crescere, a capire chi siamo.
E io so per certo che se non avessi avuto niente da perdere (e ho tutto da perdere: una ragazza che amo più della mia vita e un nido d'amore "under construction") oggi avrei commesso una pazzia, e sarei passato dalla parte del torto in un batter di ciglia.
E ci vuole fortuna anche nel capirlo al momento giusto.....
Da oggi non so più se ho voglia di dare consigli, nè se mi sento all'altezza di farlo avendo perso il lavoro cui tenevo di più.
Magari il bagaglio di conoscenze resta intatto, magari la voglia e la spensieratezza no.
Per fortuna che questo è un forum di appassionati di videogiochi...... Per fortuna.